Interdecadal Pacific Oscillation
Dal 2013 è diventato anch'esso positivo... nel 2016 il supernino, ipo+, amo+.... EA ++++++++ :D
Per cortesia risparmiati questa tua sottile ironia che non ha ragione di esistere.
Ti sembra che nella proiezione stagionale postata da Elz abbia cercato il mio orticello?
Un ao+++++ accompagnata da nao+++++ e flusso zonale fino al cuore della Siberia dove cavolo abbia mai potuto cercare il mio orticello?
Quella carta rappresenta un inverno segnato per tutto il continente euroasiatico, altro che orticelli..
Ho solo fatto presente, perchè molti ancora non lo sanno, che una Siberia fredda o con un innevamento molto sviluppato a ottobre non è assolutamente predittiva sul valore dell'ao invernale e soprattutto sulle temperature che poi si registreranno in eurasia nel successivo inverno.
Voi dite che questa cosa ormai sia chiara a tutti, ma non ne sarei cosi sicuro.
Infatti a qualcuno non "quadravano" le anomalie positive in Russia-Siberia previste in inverno prendendo come riferimento ciò che "sta succedendo adesso" in quelle zone.
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
la tua risposta dimostra che non hai capito la, presunta, sottile ironia
oppure fai finta di non capire
"non c'è nessuna correlazione tra quello che succede in ottobre in Siberia e l'inverno successivo, è una delle tante illusioni e leggende da forum."
questa affermazione come la devo leggere secondo te? la gente pensa che: stato ottobrino siberiano X uguale inverno italico (o quantomeno europeo) Y
sei tu che parli di forumisti che si illudono, non io
allora ti ho fatto semplicemente notare che chi guarda alle vicende siberiane per una migliore comprensione della circolazione emisferica può avere interesse a farlo senza presupposti di causa-effetto univochi
anzi proprio l'eccezione o il consolidamento di un risultato in contrasto con questo tipo di approccio deterministico ci offre molte più informazioni e spunti di riflessione, non ti pare?
quindi ben venga la tua riflessione se non condita da polemiche come quella di cui sopra
resta un dato di fatto che uno sviluppo di condizioni favorevoli alla creazione di hp termici offre maggiori opportunità di inverni rigidi in eurasia
e non è un caso che proprio da una decina di anni a questa parte un rinnovato aumento del siberian high sia coinciso con dinamiche circolatorie euroasiatiche che si credevano estinte
che poi questo possa non interessare minimamente l'italie l'europa occidentale è un dato di fatto altrettanto inoppugnabile ma qui appunto entroa in gioco su cosa ci si sofferma
Che poi riassumendo è crollata la forte correlazione tra AO e NAO.
E allora torniamo sempre al solito punto di come, al netto degli indici descrittivi, si vanno a posizionare le onde planetarie.
Al di là delle definizioni di NAO ed EA, si può dire che le sorti del Mediterraneo sono influenzate in buona parte sia dall'indice EA quanto dalla NAO (per capirci meglio: per "influenzate" intendo che a decidere sono i centri di alta e bassa pressione che i 2 indici rappresentano, perché NAO ed EA sono solo descrittivi, come molti di voi già sapete).
Questo fatto è documentato ( Serrano, Garcıa ,(1999); Saenz, Rodriguez-Puebla, Fernández (2001) ;Rodríguez-Fonseca , Serrano (2002); Lorenzo , Taboada (2005) ; Vicente-Serrano, Lopez-Moreno (2006) ; DeCastro , Gomez-Gesteira (2008)
;Lorenzo , Taboada (2008) ; Rodríguez-Puebla , Encinas (2010) ).
La regione dell'ENSO non è estranea al comportamento del pattern rappresentato dall'EA ( avevo accennato qualcosa nella Discussione dei Modelli di Ottobre), le due aree sono collegate tramite "ponte atmosferico" (Alexander, Bladè (2002)).
In ragione di questo collegamento e questa correlazione, ci sono discrete probabilità di ritrovarsi, a breve, con una situazione da indice EA neutro, se non negativo (per quanto, ovviamente, è impossibile saperlo).
Anche per quanto riguarda IPO ed ENSO potrebbero esserci correlazioni interessanti (in una delle prossime previsioni sull'ENSO ci torno, riproponendo una verifica su una mia ipotesi).
P.s.: come dice Porano, l'indice in sé da indicazioni relative, che vanno accompagnate da come si muovono le onde planetarie, per esempio.
tramite Tapatalk
Ho come l'impressione che il "tafazzismo" sia piuttosto accentuato, forse figlio dell'attuale fase meteo.....io direi che è il caso di restare tranquilli ad osservare senza farsi prendere nè da facili entusiasmi e nè dal pessimismo cosmico ben consci inoltre del fatto che molte "regole" teleconnetive sono da rivedere e riconsiderare...KEEP AND CALM.
Assolutamente d'accordo, soprattutto in considerazione di questo:
Altezze GPT sempre più elevate sul nostro Pianeta, segno che per spiegare il presente occorre guardarci intorno, pensare "fuori dagli schemi" e trovare la risposta alla domanda: perchè oggi è così diverso da ieri? Io ci ho provato e ci sto provando anche in questi giorni, ma non è per niente facile (purtroppo).
I GPT aumentano perchè aumentano le T° globali. Temperature più alte portano ad avere una dilatazione della quota gpt (che noi vediamo a 500mb solitamente). Questo si spiega con il fatto che l'aria più calda è più leggera e meno densa ,occupa quindi un volume maggiore che sviluppa in altezza (incrementando quindi la quota gpt)
Viene confermato da 2 dati
1) Temperature globali in continuo aumento
tseries_4616.png
2) La correlazione (a 0.95) tra t° e aumento gpt
correl_3747.jpg
Penso piuttosto che si dovrebbe partire dall'ipotesi che le correlazioni trovate in passato fossero spurie e noi umani (al contrario dei modelli che in questi ultimi anni hanno dato buoni risultati) ci facciamo fregare in continuazione. Può sembrare strano ma anche correlazioni su 30-40 anni possono avvenire per caso e fortunatamente ci sono metodi per testare questa ipotesi, infatti Douville 2016 contiene anche questa utile informazione sulla relazione snowcover/ NAO (che prima era snowcover/PNA):
snow.pngIt should be here recognized that the confidence intervals shown in Figure 2 are most likely too narrow since they assume normally distributed data and independent years.
It should be also emphasized that the presence of interdecadal modulation in actual or hypothetical teleconnections is ubiquitous and can arise from stochastic noise.
Following the Monte Carlo technique proposed by Gershunov et al. [2001], the standard deviation of the running correlations shown in Figure 2b can be compared to the range of standard deviations which is obtained by simulating N = 5000 sequences of running correlations between pairs of correlated white noise time series.
Using the overall correlation coefficient between the SCI anomalies and each of the selected dynamical index estimated from the full record (111 years), we find that the 95th percentile ofthe standard deviation is comprised between 0,20 and 0,23 depending on the selected dynamical index. The actual standard deviation of the time series shown in Figure 2b is comprised between 0,15 (for the AO index)and 0,22 (for the EOF-derived PNA index) and is therefore weaker than might be expected by chance. This result means that the recent strenghtening of the snow-AO anticorrelation might be a purely stochastic variation.In other words, any empirical prediction of the winter (N)AO based on the recent anticorrelation withthe Siberian snow cover in fall will be obviously overconfident
Tutto questo non esclude ovviamente che molte cose effettivamente possono variare o essere modulate da variabilità multidecennale; però magari si dovrebbe partire dall'ipotesi che le correlazioni specie quelle di 0.8-0.9 con un singolo indice non hanno ragione di essere e sono solo conseguenza del fatto che andiamo a cercare a posteriori proprio le correlazioni che si sono verificate a partire dall'infinito numero di possibili combinazioni.
Ultima modifica di elz; 13/10/2017 alle 09:22
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