Al tris unisco gli effetti di un ITCZ che si farà sentire a lungo con bolla altopressoria europea.Ne conseguirebbe un getto passante molto alto liberando ed isolando dalla penetraz zonale l area asiatica libera di raffreddarsi e con un ramo del V P..Certo se il pattern NA O non muta e non calano i GEOP europei difficile sfruttare l eventuale manna..ad est o magari comparsate specie in prima parte un regime statico..una impressione che poi però potrebbe andare meglio in seconda parte specie perché in area pacifica si nota una P D O meno positiva modificando il js ATTENDO FORECAST )
No, scusami, ma leggere di un'influenza dell'ITCZ sulla seconda parte dell'inverno 2016/2017, ora come ora mi lascia come minimo perplesso. In gennaio, anche in corrispondenza della superficie continentale africana, il posizionamento dell'ICTZ è prossimo all'Equatore (pochissimo a Nord all'altezza del Camerun, parecchio a Sud verso il Mozambico). Quindi che influenza vuoi che possa avere il posizionamento dell'ITCZ su gennaio e febbraio alle latitudini mediterranee, visto che, fino a prova contraria, l'ITCZ non si è ancora spostato così a Nord e l'Italia non ha ancora lo stesso clima del Senegal. Può darsi che tra qualche decennio i monsoni estivi raggiungano il Mare del Nord, allora potremo parlare di influenza dell'ITCZ sul prossimo inverno mediterraneo o meglio: sulla prossima stagione secca...
Ultima modifica di galinsoga; 24/08/2017 alle 13:44
No nn hai capito il mio discorso. So bene che l itcz nulla c'entra con l inverno ma influenzando il clima europeo a lungo in autunno...difficile sparisca in fretta va a disporre le anomalie in un certo modo. Di certo una fascia altopressoria e di GEOP alta in sede europea farebbe scorrere molto a nord il getto ..riparando dallo stesso le aree ad est..unica cosa con un pattern NA O positivo che se non muta..dico se rischiamo un impianto statico pronto a bloccare Anche la prima fase stagionale...parlo di autunno che rischia di mettere un bel mattone per Il seguito . Il resto d' un semplice gioco sia chiaro . Un abbraccio
Scusami sponsi, ma non è che non abbia capito, è che sei stato poco chiaro tu... Bastava dire che l'anomala espansione delle fasce anticloniche subtropicali potrebbe lasciare un segno (più che altro) sulla prima parte del semestre freddo... e sarei stato d'accordo.
Ciao e a presto!
Potrebbe una buona copertura nevosa del settore euroasiatico (autunnale), a cui poi si collega il SAI, aiutare i 3 indici nella riuscita invernale?
Forse è presto per parlarne, ma dalla tabella Rutgers, nel mese di luglio (consolidato), non mi sembra siamo messi malissimo per quanto riguarda l'Eurasia (0.39 milioni di km quadrati) :
Rutgers University Climate Lab :: Global Snow Lab
Al 23 agosto l'estensione della copertura nevosa dell'Eurasia scende a 0.31 milioni di km quadrati:
multisensor_4km_ea_snow_extent_by_year_graph.jpg
https://www.star.nesdis.noaa.gov/smc...year_graph.png
Si può poi aprire un trend a parte, ho voluto soltanto aggiungere un tassello... Chissà che, l'eventuale tris d'assi (causa possibile Nina debole) non possa così trasformarsi in un poker.
Mah.....SAI alias OPI (ovvero traduzione del primo mediante parametri vari) hanno fallito negli ultimi inverni in modo piuttosto palese la previsione di un indice che da solo comunque ormai dice poco.
La tendenza ad un raffreddamento del continente eurasiatico può essere legata all'amplificazione artica mentre per recenti studi si inquadrerebbe all'interno di meri fattori di variabilità climatica
Matteo
Beh, pero lo scorso anno l'eurasia il suo gran gelo lo ha avuto ed anche un buon orso...lo stesso che poi ci ha parzialmente interessati in gennaio....il SAI a mio avviso resta un buon indicatore soprattutto per quanto riguarda il continente euroasiatico, poi per noi europei - mediterranei si devono incastrare altre cose, in primis una NAO e un EA su valori "umani", ovvero fra il neutro/negativo.
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