Quindi Matteo, se ho ben capito, ritieni che un eventuale e buon raffreddamento/innevamento del settore euroasiatico non sia comunque essenziale per apportare una destrutturazione o indebolimento del VP, sebbene (da quel che so io eh ) i flussi di calore prendano il via anche da quelle zone?
In sostanza, sarebbero i tre "big" del trend in questione (QBO/minimo solare ed eventuale Enso neutro) a poter imporre il proprio gioco, indipendentemente dal SAI?
Ma siamo d'accordo Marco che il conoscere il segno della NAO invernale a priori è un po' come scoprire il Sacro Graal nella meteo (per i freddofili), tuttavia sono gli indici descritti in precedenza che agiscono sull'oscillazione Nord Atlantica così come sullo stato del VP, e non viceversa .
Si sa che la NAO- è favorita negli inverni "prossimi" al minimo solare, avevamo già postato nello scorso inverno uno degli ultimi studi Gray:
A simulated lagged response of the North Atlantic Oscillation to the solar cycle over the period 1960–2009 - IOPscience
Così come in inverni prossimi al minimo solare e caratterizzati da una QBO-/Nina debole aumentano le possibilità di disturbi importanti al VP, giusto per postare qualcosa metto uno studio di Taguchi del 2014:
https://www.jstage.jst.go.jp/article..._2015-007/_pdf
Tuttavia sapevo anche che il segno della NAO era correlato al SAI (circa dello 0.6), ed ero curioso di sapere da Matteo se non valutasse la copertura nevosa euroasiatica come "fattore discriminante" o comunque di importanza paragonabile a quella dei tre "big" di questo trend per una buona riuscita invernale, proprio a causa della bassa affidabilità riscontrata negli ultimi anni da questo indice
Intanto la NA O descrittiva viene vista in calo per settembre..avevo letto che dopo alcuni anni dal massimo solare relativ scorso , Che saremmo entrati in fase di calo..e per di più pure la P D O più umana farebbero pensare ad assetti atlantici migliori..ora la mia domanda e '..ce la faremo in questa stagione a liberarci dal motivetto circolatorio ed assetto delle s sta degli ultimi anni..o saranno ancora così dominanti?
Probabilmente perché il rapido aumento della copertura non è più riconducibile ad una spia del successivo V P E sua strutturazione mediante forcing indotto dallo stesso , ma...da un meccanismo circolatorio magari ciclico o transitorio legato al rilascio di calore dal settore artico che inficia quello che era un sistema ben rappresentato dal SAI ..insomma se il meccanismo e ' cambiato per motivi vari ...il SAI e' ormai legato a vecchie e superate logiche interpretative . Avrò detto cacx
Secondo me hai detto molto bene. Il SAI da solo dice pochissimo o nulla. Invece la variazione del getto in aperto atlantico e la tendenza all'aumento dei geopotenziali e delle temperature sull'Area Balcanica e del Mediterraneo Orientale in uno schema EA+ like dice moltissimo sul tempo del semestre freddo dei nostri comparti.
Se non altro questa variazione delle correnti a getto spiegano benissimo la continua anomalia di geopotenziale e di temperatura in libera atmosfera su tutta l'area Russa Europea e sul nostro centromeridione.
Il tutto riconducibile (anche se sono delle carte estive), a quel riscaldamento che nel thread sulle temperature globali postato da elz oggi fanno vedere benissimo le aree dove ha picchiato veramente duro e guarda caso la Puglia ad esempio rientra nella zona più penalizzata nell'ultimo quarantennio....
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