Ieri mentre stavo grigliando il mondo animale, pensavo al prossimo inverno :
Qbo-/min sun/ nada(?).
Il classico tris d' assi per un rigido inverno.
Ma basterà questa mano a sconfiggere il bluff di un vps condizionato ultimamente da partenze tardive e dirompenti accelarazioni nel cuore della stagione ?
Nel dubbio io vado agressivamente già all in con i miei assi.
Mal che vada grigliero il mondo vegetale che costa meno
Ciao.
Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare
Mi riservo di approfondire un quesito interessante come questo.
Ora banalmente mi limito a ribadire un concetto elementare che è insito nel termine "teleconnessioni" ovvero trasmissione in atmosfera, anche a notevole distanza rispetto al focus (sorgente), di forzanti che concorrono a creare, modificare pattern in maniera non lineare e il comportamento stesso della circolazione atmosferica.
Se le condizioni al contorno entro al quale opera una o più forzanti teleconnettive si modificano non c'è alcun motivo per non ritenere che anche lo stesso comportamento indotto dalla forzante stessa o dal loro concorso non possa produrre risultanze diverse nel contesto.
E' la ragione per cui evidenze statistiche oggi debbano passare sotto il maglio della verifica e lo studio delle teleconnessioni debba concentrarsi più sul loro funzionamento che rivolgersi agli output messi in archivio...
Ultima modifica di mat69; 11/07/2017 alle 08:14
Matteo
Altro ragionamento e considerazione che possiamo "buttare lì" è la "persistenza configurativa" o pattern scarsamente evolutivi.
Già dai primi anni 2000 abbiamo avuto periodi diversi tra loro che si sono alternati con "scarsa frequenza".
Indubbiamente caliamo il tris d'assi............ma stiamo giocando ancora "poker" o a "tre-sette"????
Le carte sono sempre ottime ma riusciamo a vincere??? e se si, come????
E sempre parlando di "persistenza" vedremo come evolverà il coriaceo pattern in area atlantico-Europea......
Costruiremo l'inverno sin da subito.....
E l'AA come inciderà sul VPS?????
Forte riscaldamento artico->Ridotto gradiente termico orizzontale->vps che parte debole->forte raffreddamento radiativo stratosferico->disaccoppiamento tropo/stratosferico->risoluzione disaccoppiamento->aumento dei venti zonali negli oceani->partenza più fredda invernale seguita da pattern più umidi e caldi nella sua seconda parte.
Questo è lo schema "classico" della maggior parte degli ultimi inverni con svariate configurazioni teleconnettive occorse.
Alla fine ciò che conta è il forte riscaldamento artico e il rigonfiamento della cella subtropicale a dettare le sorti della stagione fredda....
Si.
A questo la variante nel tema (ormai del tutto da verificare sul piano pratico ) sarebbe costituita da Qbo orientale e fase di minimo solare in avvicinamento (2018/2019) con diminuzione dell'indice Ap ovvero di elettromagnetismo con possibile incidenza sulla NAO (che potrebbe quindi non risultare positiva ma neutro/negativa)
Vedremo
Matteo
Il problema caro Bugi, sarà il comportamento di questo qui:
ea.timeseries.gif
.... inverno potenzialmente più freddo per alcuni o per tutti?!?.... io la risposta già me la sono data..... ma non vi tedio più di tanto.... fa caldo
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