Ottimo, lo abbiamo negativo: farà freddo quest'anno
Basta guardare il grafico e ci rendiamo conto, amplificazione artica a parte e relative differenze di incremento dell'innevamento dell'NH quanto questo indice sia a mio parere inaffidabile:
2010: inverno freddo in europa: SAI NEGATIVO
1998-1999: inverno freddo su gran parte dell'europa orientale: SAI NEGATIVO
2014-2015-2016: inverni caldi in europa con qualche eccezione: SAI POSITIVO
2013: inverno abbastanza freddo in europa occidentale ed alcune zone di quella orientale: SAI NEGATIVO
Bastano 4 indizi per dire che il SAI non ha alcuna rilevanza sugli inverni europei?
Da assoluto profano della materia ammetto che questa cosa l'ho capita. In effetti non c'è tutta questa anticorrelazione tra SAI e intensità del freddo in Europa, però spesso non basta una AO negativa per far arrivare il freddo in Europa e l'indice SAI è stato sviluppato per studiare e predire l'indice AO nel trimestre invernale. Ditemi se ho detto stupidaggini
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Avatar: passaggio di uno dei primi Irisbus Citelis di GTT in via Villa della Regina a Torino, nella giornata invernale del 26 gennaio 2010
Ciao Enrico,
siamo lì...
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Come puoi vedere sugli anni citati il SAI non si è correlato neppure con la AO.
Non ci siamo proprio!!
Matteo
Concordo con te Matteo.
Parimenti vorrei puntare su di un altro aspetto.
Questo benedetto SAI mediamente punta sulla velocità dell'incremento dell'innevamento al di sotto del 60 parallelo.
Periodo di esame: Ottobre.
Sappiamo benissimo che negli ultimi 3 anni abbiamo avuto 3 falsi positivi con dislocamento del VPT in Eurasia dovuto ad esiti del rilascio in atmosfera di aria "calda" correlata al Nino.
Quest'anno, invece siamo rientrati nei ranghi senza quelle condizioni che hanno generato ciò che sappiamo.
Diversamente però in condizioni di "costruzione" del VP abbiamo avuto un Settembre "esagerato" come innevamento tant'è vero che Cohen sottolinea la stasi segno evidente della precedente anomalia.
E allora come lo "leggiamo" questo Settembre???
Rimarco, ma lo sappiamo tutti, che il calcolo del SAI è figlio di un dato empirico temporizzato e non è lettura di un pattern e ancora di più non è lettura di ciò che l'ha determinato.
Sarebbe interessante valutare anche Settembre in tal senso......
beh ma se come tu stesso dici il grado di maturazione è completato non ci serve a molto
a noi interessa valutare come si sviluppa il vortice
ottobre è il mese che presenta il massimo incremento di nuclei vorticosi alias basse pressioni nel comparto artico
quindi è una cartina di tornasole non solo per il vp in se ma anche per lo stato di salute dell'area all'uscita del semestre caldo
come ricorda giuseppe se invece di basse pressioni troviamo gpt elevati in artico non ci serve a molto che un nucleo si dislochi sull'eurasia in autunno perchè quella è una manovra che avviene in pieno inverno solitamente quindi ci da il sengo di un'anomalia con cui prima o dopo ci si ritrova a fare i conti
ma se un vp si sviluppa ben bilanciato e saldo nella sua sede ma riesce allo stesso tempo a garantire un buon innevamento oltre una certa latitudine è segno di uno stato di salute significativa
questa poi, a livello di climatologia classica in rapporto agli inverni più freddi, si rifletterà sullo sviluppo del SH e quindi porterà le prime divergenze consistenti del getto che proprio in funzione della sua intensità diverranno una spina nel fianco in grado di minare la stabilità della struttura
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