ritornando IT
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Always looking at the sky
per chi non lo conoscesse
A reconstructed Siberian High index since A.D. 1599 from Eurasian and North American tree rings - D'Arrigo - 2005 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library
negli ultimi anni
Ultima modifica di Alessandro1985; 30/09/2017 alle 09:38
siberia che continua il sopramedia
il dato continentale segue naturalmente
da annotare per statistica che gli ultimi inverni con ao fortemente negativa presentano valori molto più bassi rispetto all'incremento recente sia in settembre che in ottobre
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1 milione e mezzo di km2 in più della media+deviazione standard, 20% in più circa
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Estensione di anomalia
Rutgers University Climate Lab :: Global Snow Lab
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Premetto di essere ignorante in materia; però da quello che ho sentito negli ultimi anni sul SAI ottobrino mi sembra che non sia una gran roba avere un innevamento sopramedia ai primi di ottobre, in quanto la retta del SAI (scusate se lo spiego con i piedi) dovrebbe essere più in salita possibile verso l'alto, quindi innevamento scarso ai primi di ottobre per poi salire alla fine.
Quest anno invece siamo partiti già molto alti e dalle carte che vedo la siberia andrà incontro ad un aumento consistente di temperatura a lungo termine ,quindi con diminuzione probabile dell'innevamento cosi che la retta sarà all'incontrario di come dovrebbe essere.
Una roba del genere mi sembra accadde a ottobre 2013 e ottobre 2006 se non sbaglio.
Però ripeto quello che ho scritto è frutto più di "sentito dire" che altro, ora sta ai più esperti rispondermi in merito.
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Infatti in questo caso non si sta parlando del SAI che analizza l'incremento nevoso nel corso del mese di ottobre ma della relazione tra anomalìe artiche e quindi debolezza del vortice troposferico e anomalo raffreddamento del continente eurasiatico.
Temo che l'insorgenza di queste anomalìe abbiano fatto saltare il banco a molti indicatori che al pari del SAI avevano l'ambizione di poter pronosticare il segno dell'AO invernale.
Matteo
Sostanzialmente il SAI non è riuscito a predire la qualità del vortice polare in inverno, ci sono tanti esempi in anni recenti in cui il predittore così come è stato definito (vedi andamento crescente della pendenza di snowcover eurasiatica in ottobre) è venuto meno alla sua funzione di driver per l'AO invernale. La retta del SAI si impennava in ragione della dislocazione di un lobo secondario in Siberia in ottobre, con AO molto negativa nel momento in cui invece sarebbe dovuto partire il raffreddamento radiativo. Qui l'elemento causa-effetto era invertito: incrementava la snowcover perché l'AO in ottobre era negativa non già perché, viceversa, era l'incremento di snowcover che aumentava gli eddy/flussi di calore verso la bassa stratosfera in grado di disturbare un VP ben formato (con AO al più neutrale), successivamente in novembre e soprattutto in dicembre.
Quest'anno in estate il VP è rimasto attivo, come già l'anno scorso. Nel 2016 l'incremento della retta di snowcover registrata con un piccolo shift di una ventina di giorni (20 ottobre-20 novembre 2016) potrebbe così essere messo in relazione con la AO di gennaio, così come avveniva nel periodo ante anni duemila in cui Cohen mise a punto l'indice. Questo topic va a monitorare appunto se queste mie speculazioni sono vere o se le cause sono altre e meno note.
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Dati meteo in diretta dalla mia Davis VP2 sul sito del Centro Meteo Lombardo http://www.centrometeolombardo.com/c...tType=Stazioni
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