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  1. #1251
    Vento forte
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    L'opposizione termica, per poter realizzare i più reconditi sogni freddofili, deve trovare complicità in una corrente a getto polare non troppo invadente la quale, avvicinandosi al continente europeo, tenda a sfilacciarsi fino a divergere.
    Una parte in genere sfila bassa unendosi al getto subtropicale, l'altra sfila verso nord costruendo la propaggine dinamica sull'artico russo-scandinavo a fungere da collegamento per l'avvezione continentale.

    Allegato 474988

    Con un getto sparato del genere, pensare ad una dinamica simile è quantomeno prematuro.

    Esempi tipici:

    Allegato 474989Allegato 474990

    Allegato 474992

    Notate la netta similitudine fra le figure: una forte corrente a getto pacifica e in Atlantico un ramo meridionale del getto che sale ad est della Groenlandia, uno discendente ad est della scandinavia e la divergenza di parte del j.s. verso i subtropici afro mediterranei
    Sei fantastico

  2. #1252
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    La stratosfera, ambiente contraddistinto da inversione termica e quindi da strati sovrapposti di masse d'aria identificati e distinti attraveso uguale entropia=fattore K (oltre che dall'altezza dei piani isobarici), comunica nei confronti dei reciproci strati, nelle fasi riscaldamento, attraverso gli eddy heat flux ( e di trasporto di fase cioè momentum) mentre, nella propagazione delle dinamiche cold, attraverso le Vorticità potenziali (EPV).
    Infatti lo scorrimento delle masse d'aria sovrapposte è tipicamente quello laminare dei fluidi, in questo caso per massima parte gassosi, ove l'attrito è praticamente nullo.
    Quindi per trasmettere moto da un piano isentropico ad un altro più basso ove la massa d'aria risulta più densa (meno rarefatta e più fredda) il vps si serve delle EPV che fungono da vettore di collegamento e quindi di trasporto di moto.
    Pertanto i cd. fenomeni propagativi dovrebbero essere verificati non solo attraverso evidenze di natura statistica che, ricorrendo, calzano molto bene su situazioni di partenza definibili come "normali" come la soglia del NAM, ma anche in base al reale stato delle epv la cui composizione non necessariamente va a coincidere con la profondità del vps.
    Infatti se notiamo, a discapito di un vortice strato molto profondo a partire dalle alte e medie quote della stratosfera, quest'anno abbiamo una concentrazione di epv molto sottomedia .
    Immagine.png

    Molto del segnale strato quindi, ove viene registrato il NAM (AO a 10 hpa) tenderà verosimilmente a disperdersi (letteralmente a scivolare nel nulla senza propagarsi) nel passaggio verso i piani inferiori.
    La soglia di +1.5 è una soglia statistica che ricopre e rispetta quindi, come detto sopra, tutte le situazioni ove le epv rispettino praticamente le condizioni normali mentre al di sotto può non bastare come potrebbe altresi bastare anche una soglia più bassa (magari +1.3) se le epv fossero più elevate del normale.
    Una componente minima di opposizione può poi derivare anche dalla troposfera ma i casi sono troppo numerosi e forse neppure così sensibili nella campionatura.


    oggi si nota molto bene il fattore dispersivo sostanzialmente rinvenibile tra 10 hpa ove l'anomalìa barica è molto marcata e i 50 hpa ove è al più moderata
    10hpa_north_pole_Zanomaly.png 30hpa_north_pole_Zanomaly.png50hpa_north_pole_Zanomaly.png




    Matteo



  3. #1253
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    magistrale Matteo
    ora mi viene da pensare che questo tuo ragionamento di valutazione post sc possa essere unito a quello che facevo i giorni scorsi sulla valutazione della fase "preparatoria" al fatidico momento del superamento soglia in rapporto all'andamento dei flussi nelle settimane precedenti per andare a valutare nei singoli casi le ragioni di comportamenti a volte anche diametralmente opposti nei fenomeni di sc della serie storica
    questo in ordine a fattori di risposta puramente strato a cui poi vanno aggiunte le peculiarità tipicamente troposferiche in rapporto a variazioni più o meno importanti dell'assetto circolatorio da un anno all'altro
    in rapporto per esempio alla modulazione della corda atlantica nei momenti di risonanza delle epv

  4. #1254
    Brezza tesa L'avatar di Giacomo 72
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Cioè ragazzi standing ovation per l'apporto didattico di tutti i partecipanti alla discussione, una menzione particolare a mat69, assoluto spettacolo. Bravissimi e continuate così, sto imparando tantissimo!!!!!!

  5. #1255
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Fantastico Mat69, interventi chiari e di grande spessore allo stesso tempo.
    Ma se le epv sono così importanti nella trasmissione dello sc la domanda successiva diventa: quali sono i fattori che determinano la maggiore o minore concentrazione di epv?

  6. #1256
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    A questo punto sarà decoupling : pertanto mi aspetto a livello tropo delle temporanee accelerate (fronti polari marittimi) fino al 10/12 gennaio circa e poi una netta riduzione degli zonal Wind con tutte le conseguenze da valutare...

  7. #1257
    Vento forte
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    La stratosfera, ambiente contraddistinto da inversione termica e quindi da strati sovrapposti di masse d'aria identificati e distinti attraveso uguale entropia=fattore K (oltre che dall'altezza dei piani isobarici), comunica nei confronti dei reciproci strati, nelle fasi riscaldamento, attraverso gli eddy heat flux ( e di trasporto di fase cioè momentum) mentre, nella propagazione delle dinamiche cold, attraverso le Vorticità potenziali (EPV).
    Infatti lo scorrimento delle masse d'aria sovrapposte è tipicamente quello laminare dei fluidi, in questo caso per massima parte gassosi, ove l'attrito è praticamente nullo.
    Quindi per trasmettere moto da un piano isentropico ad un altro più basso ove la massa d'aria risulta più densa (meno rarefatta e più fredda) il vps si serve delle EPV che fungono da vettore di collegamento e quindi di trasporto di moto.
    Pertanto i cd. fenomeni propagativi dovrebbero essere verificati non solo attraverso evidenze di natura statistica che, ricorrendo, calzano molto bene su situazioni di partenza definibili come "normali" come la soglia del NAM, ma anche in base al reale stato delle epv la cui composizione non necessariamente va a coincidere con la profondità del vps.
    Infatti se notiamo, a discapito di un vortice strato molto profondo a partire dalle alte e medie quote della stratosfera, quest'anno abbiamo una concentrazione di epv molto sottomedia .
    Immagine.png

    Molto del segnale strato quindi, ove viene registrato il NAM (AO a 10 hpa) tenderà verosimilmente a disperdersi (letteralmente a scivolare nel nulla senza propagarsi) nel passaggio verso i piani inferiori.
    La soglia di +1.5 è una soglia statistica che ricopre e rispetta quindi, come detto sopra, tutte le situazioni ove le epv rispettino praticamente le condizioni normali mentre al di sotto può non bastare come potrebbe altresi bastare anche una soglia più bassa (magari +1.3) se le epv fossero più elevate del normale.
    Una componente minima di opposizione può poi derivare anche dalla troposfera ma i casi sono troppo numerosi e forse neppure così sensibili nella campionatura.


    oggi si nota molto bene il fattore dispersivo sostanzialmente rinvenibile tra 10 hpa ove l'anomalìa barica è molto marcata e i 50 hpa ove è al più moderata
    10hpa_north_pole_Zanomaly.png 30hpa_north_pole_Zanomaly.png50hpa_north_pole_Zanomaly.png




    Matteo due quesiti (non so come fai tra poco ti facciamo impazzire) dove prendi quei grafici specie delle EPV... e da cosa dipende il fatto che siano poco strutturate...magari dal buon grado di maturaz stagionale del vortice autunnale? grazie

  8. #1258
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da sponsi Visualizza Messaggio
    Matteo due quesiti (non so come fai tra poco ti facciamo impazzire) dove prendi quei grafici specie delle EPV... e da cosa dipende il fatto che siano poco strutturate...magari dal buon grado di maturaz stagionale del vortice autunnale? grazie

    NASA Ozone Watch: 2017/2018 Arctic MERRA-2 Potential Vorticity

    in questa pagina
    l'ultima voce
    850K corrisponde all'incirca alla strato medio alta e via a scendere

    gli altri sono qui

    Stratosfera | Previsioni | Reggio Emilia Meteo

    se guardi a destra trovi le voci temperatura, anomalia termica e barica
    c'è sia il grafico di compendio che quelli con i vari run riferiti alla singola altezza

  9. #1259
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    NASA Ozone Watch: 2017/2018 Arctic MERRA-2 Potential Vorticity

    in questa pagina
    l'ultima voce
    850K corrisponde all'incirca alla strato medio alta e via a scendere

    gli altri sono qui

    Stratosfera | Previsioni | Reggio Emilia Meteo

    se guardi a destra trovi le voci temperatura, anomalia termica e barica
    c'è sia il grafico di compendio che quelli con i vari run riferiti alla singola altezza
    Grazie ale..!! E sul resto che pensi

  10. #1260
    Vento forte
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    L'opposizione termica, per poter realizzare i più reconditi sogni freddofili, deve trovare complicità in una corrente a getto polare non troppo invadente la quale, avvicinandosi al continente europeo, tenda a sfilacciarsi fino a divergere.
    Una parte in genere sfila bassa unendosi al getto subtropicale, l'altra sfila verso nord costruendo la propaggine dinamica sull'artico russo-scandinavo a fungere da collegamento per l'avvezione continentale.

    Allegato 474988

    Con un getto sparato del genere, pensare ad una dinamica simile è quantomeno prematuro.

    Esempi tipici:

    Allegato 474989Allegato 474990

    Allegato 474992

    Notate la netta similitudine fra le figure: una forte corrente a getto pacifica e in Atlantico un ramo meridionale del getto che sale ad est della Groenlandia, uno discendente ad est della scandinavia e la divergenza di parte del j.s. verso i subtropici afro mediterranei
    Tipo gfs 12 over 200 mi pare faccia isolare l est.. e il getto affonda basso se ho imparato bene

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