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  1. #1351
    Vento teso L'avatar di Sandro58
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da zago remigio Visualizza Messaggio
    Io porrei l'attenzione sulla netta baroclinicità tra VPS e VP. Posto che la AA (amplificazione artica) determina frequenti condizioni di VP in dipolo artico (non importa se + o -), siamo sicuri che un ese cold inneschi un condizionamento "canonico" o possa invece forzare l'effetto pendolo di una trottola per niente in asse ?..........
    Finalmente una saggia considerazione di "forma". Concordo pienamente ! Qui mi pare che molti guardino ai numerelli scolastici ma non si guardi alla realtà effettiva, di forma e sostanza !

  2. #1352
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Le indicazioni più importanti sulla salute del vortice polare stratosferico le abbiamo dalla troposfera sia per quanto concerne lo status attuale, passato e sia delle possibili variazioni future.
    Il mancato condizionamento della troposfera, che non significa completa carenza di risonanza delle dinamiche stratosferiche anzi (!), come detto in precedenza, dipende da una maturazione solo parziale delle vorticità potenziali del vps stesso sulle quali aspetti contenuti e ben descritti nei più importanti papers in materia senz'altro ancora attuali, hanno dato il loro valido contributo (EQbo + minimo solare) in aggiunta a condizioni di partenza autunnali meno anomale rispetto gli anni precedenti.
    L'elemento oggi importante, sostanzialmente confermato dai maggiori gm, è dato dalla strutturazione di una Rossby che ha tutte le caratteristiche per essere definita onda critica per le velocità zonali in grado quindi di depositare calore e momento (est) verso gli strati superiori del vortice polare fino in stratosfera.

    fluxes.gif
    La soppressione dei flussi con inversione dei vettori di Eliassen Palm ha carattere meramente temporaneo e rappresenta il touch down di vorticità del secondo picco dello strat cooling ma scarsamente allocate in sede polare in grado di rinforzare in troposfera un gradiente sbilanciato che tenderà, sollecitando lo sviluppo dell'onda di Rossby, a richiamare una nuova convergenza dei flussi di calore con disturbi (SSW) verso il core del vortice polare ben visibili a quasi tutte le quote.

    ecmwfpv850f240.gif

    ecmwfpv475f240.gif

    Se il disturbo si manterrà persistente, mi aspetto entro al massimo 1 settimana, un crollo delle velocità zonali, al momento elevatissime, anche in alta stratosfera mentre alle quote più basse gli effetti del SSW (probabile minor warming) dovrebbe crearsi una caratteristica configurazione del disturbo a 2 onde (visibili anche a 3 onde sotto i 70 hpa):

    ecmwfzm_ha2_f240.gif
    Matteo



  3. #1353
    Skiri
    Ospite

    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Le indicazioni più importanti sulla salute del vortice polare stratosferico le abbiamo dalla troposfera sia per quanto concerne lo status attuale, passato e sia delle possibili variazioni future.
    Il mancato condizionamento della troposfera, che non significa completa carenza di risonanza delle dinamiche stratosferiche anzi (!), come detto in precedenza, dipende da una maturazione solo parziale delle vorticità potenziali del vps stesso sulle quali aspetti contenuti e ben descritti nei più importanti papers in materia senz'altro ancora attuali, hanno dato il loro valido contributo (EQbo + minimo solare) in aggiunta a condizioni di partenza autunnali meno anomale rispetto gli anni precedenti.
    L'elemento oggi importante, sostanzialmente confermato dai maggiori gm, è dato dalla strutturazione di una Rossby che ha tutte le caratteristiche per essere definita onda critica per le velocità zonali in grado quindi di depositare calore e momento (est) verso gli strati superiori del vortice polare fino in stratosfera.

    fluxes.gif
    La soppressione dei flussi con inversione dei vettori di Eliassen Palm ha carattere meramente temporaneo e rappresenta il touch down di vorticità del secondo picco dello strat cooling ma scarsamente allocate in sede polare in grado di rinforzare in troposfera un gradiente sbilanciato che tenderà, sollecitando lo sviluppo dell'onda di Rossby, a richiamare una nuova convergenza dei flussi di calore con disturbi (SSW) verso il core del vortice polare ben visibili a quasi tutte le quote.

    ecmwfpv850f240.gif

    ecmwfpv475f240.gif

    Se il disturbo si manterrà persistente, mi aspetto entro al massimo 1 settimana, un crollo delle velocità zonali, al momento elevatissime, anche in alta stratosfera mentre alle quote più basse gli effetti del SSW (probabile minor warming) dovrebbe crearsi una caratteristica configurazione del disturbo a 2 onde (visibili anche a 3 onde sotto i 70 hpa):

    ecmwfzm_ha2_f240.gif
    Grande! L'hai spiegato benissimo!

  4. #1354
    Vento forte
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Le indicazioni più importanti sulla salute del vortice polare stratosferico le abbiamo dalla troposfera sia per quanto concerne lo status attuale, passato e sia delle possibili variazioni future.
    Il mancato condizionamento della troposfera, che non significa completa carenza di risonanza delle dinamiche stratosferiche anzi (!), come detto in precedenza, dipende da una maturazione solo parziale delle vorticità potenziali del vps stesso sulle quali aspetti contenuti e ben descritti nei più importanti papers in materia senz'altro ancora attuali, hanno dato il loro valido contributo (EQbo + minimo solare) in aggiunta a condizioni di partenza autunnali meno anomale rispetto gli anni precedenti.
    L'elemento oggi importante, sostanzialmente confermato dai maggiori gm, è dato dalla strutturazione di una Rossby che ha tutte le caratteristiche per essere definita onda critica per le velocità zonali in grado quindi di depositare calore e momento (est) verso gli strati superiori del vortice polare fino in stratosfera.

    fluxes.gif
    La soppressione dei flussi con inversione dei vettori di Eliassen Palm ha carattere meramente temporaneo e rappresenta il touch down di vorticità del secondo picco dello strat cooling ma scarsamente allocate in sede polare in grado di rinforzare in troposfera un gradiente sbilanciato che tenderà, sollecitando lo sviluppo dell'onda di Rossby, a richiamare una nuova convergenza dei flussi di calore con disturbi (SSW) verso il core del vortice polare ben visibili a quasi tutte le quote.

    ecmwfpv850f240.gif

    ecmwfpv475f240.gif

    Se il disturbo si manterrà persistente, mi aspetto entro al massimo 1 settimana, un crollo delle velocità zonali, al momento elevatissime, anche in alta stratosfera mentre alle quote più basse gli effetti del SSW (probabile minor warming) dovrebbe crearsi una caratteristica configurazione del disturbo a 2 onde (visibili anche a 3 onde sotto i 70 hpa):

    ecmwfzm_ha2_f240.gif
    Da rimanere di sasso grazie! La terza onda in basso potrebbe rimettere in piedi un azzorriano meno penalizzante degli ultimi periodi?

  5. #1355
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Sostanzialmente , anche se mat non lo ha scritto (ma so che lo pensa ), lo sviluppo di una cosiddetta "onda critica", ovvero una situazione di blocco coriaceo alla zonalità proprio in virtù del fatto e come da proiezioni postate da mat, l'onda sarebbe presente a tutte le quote....secondo me vedremo a breve delle code del modello americano (post 192 h) molto "esplosive" , mentre ecmwf sta già battendo come un martello...lasciando ovviamente perdere al momento termiche e quant'altro ma guardando l'impianto barico che propone.

  6. #1356
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Le indicazioni più importanti sulla salute del vortice polare stratosferico le abbiamo dalla troposfera sia per quanto concerne lo status attuale, passato e sia delle possibili variazioni future.
    Il mancato condizionamento della troposfera, che non significa completa carenza di risonanza delle dinamiche stratosferiche anzi (!), come detto in precedenza, dipende da una maturazione solo parziale delle vorticità potenziali del vps stesso sulle quali aspetti contenuti e ben descritti nei più importanti papers in materia senz'altro ancora attuali, hanno dato il loro valido contributo (EQbo + minimo solare) in aggiunta a condizioni di partenza autunnali meno anomale rispetto gli anni precedenti.
    L'elemento oggi importante, sostanzialmente confermato dai maggiori gm, è dato dalla strutturazione di una Rossby che ha tutte le caratteristiche per essere definita onda critica per le velocità zonali in grado quindi di depositare calore e momento (est) verso gli strati superiori del vortice polare fino in stratosfera.

    fluxes.gif
    La soppressione dei flussi con inversione dei vettori di Eliassen Palm ha carattere meramente temporaneo e rappresenta il touch down di vorticità del secondo picco dello strat cooling ma scarsamente allocate in sede polare in grado di rinforzare in troposfera un gradiente sbilanciato che tenderà, sollecitando lo sviluppo dell'onda di Rossby, a richiamare una nuova convergenza dei flussi di calore con disturbi (SSW) verso il core del vortice polare ben visibili a quasi tutte le quote.

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    Se il disturbo si manterrà persistente, mi aspetto entro al massimo 1 settimana, un crollo delle velocità zonali, al momento elevatissime, anche in alta stratosfera mentre alle quote più basse gli effetti del SSW (probabile minor warming) dovrebbe crearsi una caratteristica configurazione del disturbo a 2 onde (visibili anche a 3 onde sotto i 70 hpa):

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    Un febbraio 56..più forteMonitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18scherzi a parte post magnifico e chiaro complimenti


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  7. #1357
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Intanto doverosamente per la cronaca conclamiamo, sulla base delle mappe Lamma, il superamento della soglia di +1.5 in data 26/12 e quindi l' ESE cold:

    gfs_nam_web_1.png

    Ultima modifica di mat69; 03/01/2018 alle 12:19
    Matteo



  8. #1358
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    così ci siamo levati il pensiero

  9. #1359
    Brezza tesa L'avatar di Francesco94
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    così ci siamo levati il pensiero
    Che non basta arrivare a +1.5 per mandare a donnine l'inverno

  10. #1360
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Monitoraggio Vortice Polare semestre invernale 2017/18

    Citazione Originariamente Scritto da Francesco94 Visualizza Messaggio
    Che non basta arrivare a +1.5 per mandare a donnine l'inverno
    anche perchè in presenza di una strato forte come quella di questi ultimi anni il valore in senso assoluto è più facilmente alla portata ma ha un suo valore relativo da correlare a tanti altri parametri tra cui quelli citati negli ultimi post di Matteo

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