A quella distanza la determinazione in se non mi dice, personalmente s'intende, poi molto....
Ieri
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oggi 216
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Oggi 240
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nelle nebbie del determismo e conseguentemente delle sue ENS il quadro mi pare piuttosto stabile......
Anzi la pulsazione a 240 è veramente intensa
Pour parler
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facciamo un sunto:
ultima decade di novembre che appare sempre più determinante
da qui
a qui
si confermerebbe anche in questa fase la sinergia già discussa nei precedenti post con disposizione davvero ideale che appare già in questa carta (notare l'accenno di warming in atlantico) e dovrebbe accentuarsi nei pannelli che avremo nei prossimi giorni
sbilanciamento delle vorticità verso il settore canadese
a questo punto sempre nei prossimi giorni dovremmo assistere a un rientro delle velocità zonali e delle termiche anche alle alte quote della struttura dopo la tendenza fisiologica al rialzo nell'iniziale fase di compressione
con un vps che diverrebbe più malleabile (il che non vuol dire che debba splittare, basta che mantenga un profilo tendenzialmente neutro)
in tropo cosa possiamo immaginare nelle prossime emissioni con questi presupposti?
nell'ultima decade certamente un fisiologico rientro verso una condizione meno estrema degli indici
con la predisposizione tra pacifico e atlantico in troposfera che abbiamo apprezzato in questo avvio di novembre e che viste le proiezioni dovrebbe accentuare le anomalie tipiche da pdo-
notate come stanno cambiando le sst nel pacifico settentrionale
questi presupposti andranno valutati in fase di ricostruzione delle vorticità canadesi e in rapporto al serbatoio freddo esteso sull'eurasia con anomalie gpt positive indotte dal forcing pacifico che metterebbero buoni presupposti per la termicizzazione delle strutture altopressorie
sottolineo anche un aspetto puramente statistico
tutte le annate con condizioni teleconnettive affini sia in annate recenti 09-10 e 05-06 che negli inverni in avvio degli anni '40 (che cito per la fase solare, amo+ in fase centrale, uscita da enso+ e ipo+ e diverse annate con pdo+) sono state a "trazione anteriore"
riassumendo che segnali abbiamo per inizio dicembre??
ore 1.00 del 08/08/2013
temperatura 31 gradi
umidità 43%
Il gioco pericoloso del lungo termine stamattina mostra, soprattutto con ECMWF, segnali differenti rispetto ai giorni scorsi.
Parliamo del determinismo di un run ufficiale ma notiamo, sempre in area pacifica, la tendenza a rimozione dell'instrusività e stazionarietà dell'onda pacifica.
In tal senso ci può stare benissimo una variazione sul tema ma, senza fare troppi allarmismi, parrebbe possibile una maggiore dinamicità in quell'area con l'onda troposferica oggetto di esame che potrebbe divenire "mobile".
Ribadisco, stiamo commentando il nulla a 10 gg., ma le determinazioni in se ci raccontano questo.
A tal proposito anche le ENS di GEFS, da giorni, mostrano una ricucitura del getto in quell'area pur non mostrando grossi scossoni in quell'area.
Diciamo che la risoluzione del disturbo troposferica non pare fare danni più in alto (ed è già qualcosa rispetto ai super NAM degli scorsi anni) e allo stesso tempo ci mostra la possibilità di avere un VP invernale meno contratto degli anni scorsi.
P.s.: se a livello locale i GM faticano sul lungo termine è vero allo stesso tempo che su macro aree funzionano con buona affidabilità
Ottima rappresentazione nel quoting di Gio:
Potential_vorticity.jpg
che poi di fatto viene sintetizzata e aggiornata dal grafico:
edge.jpg
ove una maggiore contrazione del vortice (gli edge letteralmente sono i bordi/confini) tende a concentrare le EPV incrementando l'indice medio zonale e facilitando la trasmissione verso il basso.
Matteo
dato che come avevamo avuto già modo di discutere va naturalmente di pari passo in modo inversamente proporzionale con la vortex area
Schermata 2017-11-11 alle 09.59.01.png
ovviamente anche qui si palesa la notevole anomalie nell'avvio dello scorso anno
Non è affatto banale la tua considerazione Giuseppe e quindi merita di ritornarci sopra.
E' evidente tu ti riferisca al rischio di un blocco semistazionario generato da un'onda di Rossby avente velocità inferiore a quella critica.
Ricordo che un blocco circolatorio semistazionario ove la velocità dell'onda di Rossby sia inferiore a quella critica genera un'inibizione nella trasmissione verticale dei flussi di calore con le immaginabili conseguenze.
Banalmente: si tratta di situazione di blocco anomale in quanto vengono generate non tanto da un comportamento dinamico della troposfera bensì da fattori anch'essi anomali di riscaldamento oceanico.
Ci si riferisce in particolar modo al Blob warm del nord pacifico il quale ha caratterizzato e, crediamo, condizionato sensibilmente la circolazione autunno-invernale degli anni dal 2012/2013 al 2014/2015 grazie ad una situazione di blocco al getto polare generato appunto da un forte riscaldamento oceanico.
In tal caso veniva a crearsi una divergenza del jet stream al di sotto di tale blocco.
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Trattandosi, come si diceva prima, di un'onda stazionaria costituente un blocco importante alla circolazione polare, andava a generare flussi verticali scarsamente propagativi e come tali impattanti sul raffreddamento della media alta stratosfera.
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Il dubbio, legittimo viene a riproporsi a proposito del trend ondulatorio attuale ove spesso l'onda pacifica, in posizione centrale rispetto i meridiani oceanici, tende a configurare un'anomalìa media di geopotenziale in qualche modo assimilabile alle dinamiche anzidette.
Se vogliamo attribuire, come in premessa, la causa di tale anomalìa all'anomalo riscaldamento del Pacifico settentrionale, mi sentirei più tranquillo nel non considerare l'attuale anomalìa media di geopotenziale assimilabile a quella del blob pacifico in quanto quest'ultimo può dirsi in tutto o quasi risolto dalla modifica del comportamento della circolazione del Pacifico tropico -equatoriale sulla quale non entro ora nel merito (vedi modifica IPO- in IPO+ post ENSO 2015/2016).
Mi pare invece un'anomalìa caratteristica del segnale ENSO- e connotata da PNA negativa in quanto comunque si nota una tendenziale diminuzione del geopotenziale alle latitudini medie e subtropicali e che pertanto rende papabile una tendenza alla divergenza del getto.
compday.5CThle3vPy.gif
ma con una componente dinamica maggiore evidenziata da una migliore propagazione dei flussi di calore:
compday.Ub7wF7rUE6 (1).gif
Ovviamente questo non significa escludere la possibile insorgenza di raffreddamenti stratosferici tanto più, come ben si evidenziato, in condizioni di La Nina ove mediamente non di rado il vps risulta mediamente più forte, tuttavia mi sento di attribuire all'attuale sinottica pacifica un comportamento maggiormente riferibile a fattori di normale variabilità climatica e quindi suscettibili di maggiori variazioni vista la prevalente componente dinamica della circolazione.
Ultima modifica di mat69; 11/11/2017 alle 10:14
Matteo
nel post al solito molto didattico proposto da Matteo mi soffermerei su due punti:
- dinamicità della circolazione che riscontriamo nell'aspetto di sinergia tra le onde di cui si parlava ieri evitando condizioni di prolungata stazionarietà a opera della sola onda madre (esemplare il confronto con il novembre dell'anno passato)
- ripidità delle rossby, l'altro ingrediente fondamentale per garantire una buona comunicazione tropo-strato nelle dinamiche dei flussi, che non dovrebbe mancare visto che tutti i dati che abbiamo preso in considerazione fin'ora specialmente se rapportati a quelli degli ultimi due anni ci dicono di una circolazione decisamente agli antipodi
in presenza di una stratosfera fortemente caratterizzata da bassi valori gpt sono aspetti fondamentali
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