Noto una maggiore predisposizione all'intrusivita' dell'onda troposferica pacifica rispetto agli ultimi autunno/inverno. Se notate c'è la tendenza a formazioni di vorticita' su America sett.le. prima le ondulazioni tendevano ad alliattirsi in area pna.
Io direi bene in prospettiva invernale
intanto a proposito di onda pacifica le prime botte al vps arrivano proprio (come di consueto) da quella zona
niente di eclatante ma in grado di dare un primo disturbo alla struttura che tenderà verosimilmente a perdere di centralità e spostare le sue masse vorticose verso l'eurasia
piccola riflessione sull'importanza dell'umidità in eccesso in area polare nella maturazione del vp
prendo come esempio un anno di grande anomalia come quello scorso
situazione di forti anomalie positive
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la cui impronta si riscontra chiaramente in quelle gpt
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con grande coerenza sui piani isobarici
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facciamo la controprova nel 2008 che è anno da ao decisamente positiva in ottobre
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Ultima modifica di Alessandro1985; 21/10/2017 alle 17:54
Bravo Ale, complimenti!
E' (anche) un'anomalia collegata al fenomeno dell'amplificazione artica e di cui ne abbiamo parlato anche in altra sede: non dimentichiamoci che il vapore acqueo (umidità, "moisture" in inglese), se non erro, è uno dei più potenti gas serra e la sua eventuale concentrazione nei pressi dell'artico contribuisce ad un suo riscaldamento anche perché favorisce una maggiore copertura nuvolosa. Le nubi, a loro volta, mantengono più caldo lo strato prossimo al livello del mare in quanto ne riducono la perdita di calore.
Riporto qua un'analisi che avevo postato qualche mese fa di Jennifer Francis che spiegava bene questo concetto, ovvero che l'apporto di UR verso l'artico fosse deleterio per il suo stato e che producesse una sorta di "retrazione del sistema":
Come siamo messi sino ad ora?
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Permane una evidente anomalia positiva nei pressi della Groenlandia ma la situazione è decisamente migliore rispetto a quella di un anno fa
riporto qui una serie di considerazioni sparse che possono essere di spunto per la discussione:
come faceva notare fabio (campanella) in altro td e come accade abitualmente ormai da anni con l'avvio del semestre freddo l'artico vede l'amplificazione al suolo delle anomalie positive
questo dato però non cozza ne attualmente sembra andare a inficare particolarmente il ritrovato vigore del vp in questo avvio di stagione
lo vediamo chiaramente nella componente zonale più centrata e chiusa
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nelle anomalie vettoriali
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e nella disposizione barica media
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ora vediamo il profilo delle anomalie gpt su tutta la colonna
rispetto all'anno scorso
e agli ultimi inverni da ao decisamente negativa
cosa notiamo?
ottobre risulta con gpt positivi in tutti i casi ma negli anni con ao negativa si smorza decisamente verso le quote superiori
novembre con gpt neutro negativi tranne nel 2009 quando lo sono stati solo in tropo
per il momento l'andamento di quest'anno è più affine agli anni con vp disturbato in attesa del segnale di novembre che a questo punto dovremmo attenderci neutro-negativo
per quanto riguarda l'asse del vpt giuseppe in altro td faceva notare che avremmo una dislocazione dello stesso sull'eurasia
a questo proposito mi pare estremamente interessante segnalare che se questa distribuzione delle masse si confermasse nel proseguio andrebbe a ricalcare la distribuzione di anomalie nel semestre caldo rispetto agli ultimi anni con enso positivo
in conclusione ottobre si avvia a chiudere con ao positiva in netto constrasto con l'anno passato quando ci fu un record della serie storica per il valore negativo
questo sembra in totale contraddizione con quanto affermano gli studi degli ultimi anni tuttavia contano, e tanto, le condizioni a contorno su cui si sviluppa il segnale, non solo il segnale in senso assoluto
come in tutte le cose non bisogna applicare ciecamente certi principi di massima ma saperli valutare caso per caso
in questo frangente inizio mese con il valore più elevato e poi successivo calo progressivo (che è un pò lo stesso discorso per cui si prende come maggioremente predittivo un incremento della copertura in crescendo)
che è ben diverso per esempio da un fondoscala negativo a inizio mese con successiva ripresa
come da statistica i primi segnali di disturbo arrivano ma arrivano nella seconda parte del mese in onda 1
questa la metto a titolo di esempio perchè ha un andamento piuttosto ricorrente
Bravo Alessandro! un gran quotone.
La discontinuità tra tropo e strato negli anni da te riportati rappresenta verosimilmente la rifrazione dell'onda troposferica a fronte di un disturbo preesistente e originato dal forte calore estivo.
A questo fa il paio la reanalisys sulla % di u.r. in alta troposfera propria di quegli anni.
Diversa è un AO che diviene negativa a fronte dell'attività delle onde di Rossby in presenza di un buon gradiente rispetto ad un AO negativa per permanente disturbo alla formazione del vpt derivante da un'estate fortemente penalizzante l'area artica.
Matteo
In futuro i gm vedono un pattern a tre onde del vpt... notare come quest'anno sia la componente canadese che asiatica del vp siano equamente sviluppati, anziché avere un vp totalmente decentrato da una parte come negli ultimi anni.
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
grazie matteo
a proposito di ur relativa e riallacciandomi al discorso precedente con Gio
ecco la situazione nel periodi di strutturazione del vpt degli ultimi anni in rapporto agli ultimi inverni con ao negativa
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per completezza inseriamo anche i plot rispetto alla media di riferimento
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quest'anno come riportato già da Gio è più simile agli ultimi e non poteva essere altrimenti ma con ur in parziale rientro
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si nota come ovvio la bassissima ur nel continente per ovvie ragioni della difficolta del getto a entrare ma è un aspetto che si è enfatizzato
in controtendenza assoluta tra i due periodi invece la zona che è certamente più interessante per le sorti europee, tra groenlandia/islanda, gb e terranova
questo aspetto può anche tornar buono per la discussione che si affronta nel td sui feedback circolatori e possiamo immaginarlo legato alla mancanza di rossby ben strutturare in atlantico negli ultimi inverni nonchè (in relazione ovviamente ad altri parametri di cui si è già parlato sempre nell'altro td quali lo status pacifico e il rinforzo del getto subtropicale) alla recente difficoltà di penetrazione del fp verso l'europa
visto che proprio l'area di cui sopra a forte concentrazione di ur è l'unico punto che segna una forte discontinuità tra la fase pdo+/- recente e l'analoga precedente
Ultima modifica di Alessandro1985; 26/10/2017 alle 00:12
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