Originariamente Scritto da
mat69
Le indicazioni più importanti sulla salute del vortice polare stratosferico le abbiamo dalla troposfera sia per quanto concerne lo status attuale, passato e sia delle possibili variazioni future.
Il mancato condizionamento della troposfera, che non significa completa carenza di risonanza delle dinamiche stratosferiche anzi (!), come detto in precedenza, dipende da una maturazione solo parziale delle vorticità potenziali del
vps stesso sulle quali aspetti contenuti e ben descritti nei più importanti papers in materia senz'altro ancora attuali, hanno dato il loro valido contributo (EQbo + minimo solare) in aggiunta a condizioni di partenza autunnali meno anomale rispetto gli anni precedenti.
L'elemento oggi importante, sostanzialmente confermato dai maggiori
gm, è dato dalla strutturazione di una Rossby che ha tutte le caratteristiche per essere definita onda critica per le velocità zonali in grado quindi di depositare calore e momento (est) verso gli strati superiori del vortice polare fino in stratosfera.
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La soppressione dei flussi con inversione dei vettori di Eliassen Palm ha carattere meramente temporaneo e rappresenta il touch down di vorticità del secondo picco dello strat cooling ma scarsamente allocate in sede polare in grado di rinforzare in troposfera un gradiente sbilanciato che tenderà, sollecitando lo sviluppo dell'onda di Rossby, a richiamare una nuova convergenza dei flussi di calore con disturbi (
SSW) verso il core del vortice polare ben visibili a quasi tutte le quote.
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Se il disturbo si manterrà persistente, mi aspetto entro al massimo 1 settimana, un crollo delle velocità zonali, al momento elevatissime, anche in alta stratosfera mentre alle quote più basse gli effetti del
SSW (probabile minor warming) dovrebbe crearsi una caratteristica configurazione del disturbo a 2 onde (visibili anche a 3 onde sotto i 70 hpa):
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