Mi sembra evidente che ci sia qualcosa che non torna,ma basta vedere gfs che non si scompone troppo...ma lo si vede da giorni con ens immobili e ufficiale che fa fatica a vedere anche uno pseudo blocco Atlanticoai terremoti modellistici credo poco vista la nostra sfiga
ma credo che rimarremo con lo scivolo nord Atlantico con qualche sortita da est di rientro quando sfilano le depressioni
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Ma già da un paio di giorni in piena fase ottimistica notavo comunque una certa difficoltà nella propagazione verso il basso, segnalando come alle quote più basse in tropo ancora non si evidenziava alcun rallentamento zonale e gli stessi vettori continuano a essere divergenti.
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Ultima modifica di UK-1050hPa; 04/02/2018 alle 09:25 Motivo: Io
Muro invalicabile asse Iberia - Norvegia
Nivofilo puro, Caldofilo dal 1 Aprile al 31 Agosto
Chiedo cortesemente chi di voi ha una tabella con tutti gli stratwarming degli ultimi 50 anni e relativa data in cui si sono verificati? Grazie.![]()
e fu cosi che con mia grossa sorpresa il 26-27 febbraio 2018 mi accorsi che la meteo era ancora VIVA!
Sono suddivisi per tipo di enso e qbo presente
NOAA ESRL CSD: Chemistry & Climate Processes: SSWC
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qui serve l'utente NEO![]()
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....tutto, secondo me, gira intorno questa carta a 240 ore. Tra le 168 e le 192 ore abbiamo lo split a 10 hPa. Se poi quel vortice canadese dovesse, a 240 ore, risultare più occidentale, intorno al 18 febbraio (forse anche poco prima) dovremmo iniziare a vedere qualcosa di "simpatico".
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
Io vedo sostanziali differenze rispetto al 1984. Nello psuedo-split che le carte vedono a 200 ore il Canadese è molto più forte, tantevvero che rimane ancorato quasi al Polo mettendo anche in discussione l'inversione dei venti zonali (siamo proprio al limite). Di contro il vortice Siberiano, che nel 1984 era più grande e dislocato sull'artico russo, nel 2018 è notevolmente ridimensionato e comunque spostato più a Sud. E' una situazione completamente diversa. Difatti mentre le carte a 10 hpa mettono in luce una certa retrogressione di aria di origine russa, nei piani isobarici inferiori, tutto questo non si vede. Ovviamente parliamo sempre di elaborazioni a svariate ore dall'evento e quindi da prendere con le pinze , ma sarei pessimista su grossi effetti in troposfera.
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Concordo con gli ultimi interventi, nei modelli non si vede niente di niente...neanche in qualche misero spago si vedono scenari "gelidi"; con un riscaldamento del genere uno si aspetta magari vari balletti dei modelli, invece da alcuni giorni i modelli hanno tracciato la strada con qualche piccolo cambiamento ma le varie uscite sono sempre più coerenti...mentre nella terza decade di gennaio abbiamo visto a continui ribaltamenti adesso sembra che l'affidabilità sia tornata molto alta. Per questo ieri dicevo di aspettare 2/3 giorni, la soluzione ce la devono dare i modelli e se i modelli continuano a non vedere nulla hai voglia a fare ipotesi.
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