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Discussione: Feed back circolatori

  1. #1
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Feed back circolatori

    Una minore ingerenza durante il periodo estivo da parte delle masse di aria calda fino alle latitudini polari e subpolari può essere causa di una più contenuta fusione dei ghiacci artici, ma qui vi richiamo sull'abstract che segue piuttosto accattivante nell'esaminare le dinamiche primarie.
    Si mette in evidenza come la situazione dei ghiacci e quindi anche conseguentemente lo stato del vortice polare prima che essere causa di altre conseguenze sul piano circolatorio, sia un effetto della circolazione a latitudini più basse:

    Lo affrontano il Dr. Michael Kelleher e il Prof. James Screen:

    Adv. Atmos. Sci.

    Da qui si possono dipartire molte osservazioni focalizzando l'attenzione sulle fasce tropicali il cui riscaldamento ad esempio dopo un evento di El Nino strong può indubbiamente generare un intensificazione del gradiente rispetto le latitudini più alte impattando sull'intensificazione della corrente a getto.
    Un'estate con AO debolmente positiva e con PNA prevalentemente positivo possono essere alla fonte di disturbi più contenuti e di scambi meridiani meno continuativi verso le regioni polari con conseguenze da valutare sul piano circolatorio anche nelle stagioni seguenti.
    Ultima modifica di mat69; 02/10/2017 alle 09:11
    Matteo



  2. #2
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    vero vero
    grazie del link

  3. #3
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    Ma un gradiente più accentuato nello stesso tempo dovrebbe favorire scambi meridiani più profondi nel semestre freddo...o sbaglio ??

  4. #4
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    Credo che l'attenzione che Matteo intende dare su questo articolo è legata alla maggiore "impermeabilizzazione" della zona artica nel periodo autunnale nei confronti dei flussi di calore che si sono determinati negli scorsi autunni.
    Dunque un jet stream che funge da "spartiacque" tra le due diverse tipologia di masse d'aria.
    Ne consegue una strutturazione del VP senza troppi impedimenti (negli scorsi si è parlato molto del ritardo di sincronizzazione tra VPS e VPT).
    Qualora, come quest'anno pare stia accadendo rispetto agli ultimi 3-4 autunni, questa sincronia avverrà nelle normali modalità potremmo avere dinamiche di maturazione del VP in modalità standard.
    Insomma le implicazioni sono tante e soprattutto stanno intervenendo modificazioni importanti non solo nella lettura delle TLC classiche ma anche su dinamiche che magari 10-15 anni fa avremmo dato per scontate.

  5. #5
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    è anche vero che a settembre ci sono stati dei bei flussi di calore verso l'artico tant'è che a naso la ao dovrebbe chiudere negativa anche se non un valore molto importante
    l'anno scorso settembre chiuse positivo mentre ottobre registrò il valore più basso della serie storica
    poi come ben si sa il valore dell'inverno fu decisamente positivo quindi in questo caso correlazione tra ao ottobrina e invernale completamente saltato
    i motivi sono in parte stati già dibattutti
    fortunatamente settembre è un mese ancora relativamente importante per le dinamiche di strutturazione del vp
    vediamo se quest'anno a ottobre si riesce ad avere una circolazione più ordinaria in artico

  6. #6
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    getto polare negli ultimi inverni


    situazione completamente invertita tra 2015 e 16









    cosa notiamo? belle differenze in tutti gli anni
    pacifico per lo più getto debole
    atlantico si alterna
    l'anno con getto forte su entrambi gli oceani? 2015-16 chissà come mai
    l'ultimo inverno netto lo sparigliamento circolatorio

  7. #7
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    getto polare negli ultimi inverni

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    situazione completamente invertita tra 2015 e 16

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    cosa notiamo? belle differenze in tutti gli anni
    pacifico per lo più getto debole
    atlantico si alterna
    l'anno con getto forte su entrambi gli oceani? 2015-16 chissà come mai
    l'ultimo inverno netto lo sparigliamento circolatorio
    Beh, la tua interessante disamina è quanto mai pertinente al thread.

    Il gradiente termico orizzontale è molto importante per lo sviluppo degli assetti circolatori in troposfera. Difatti il diminuito gradiente termico tra polo ed equatore è il primo fattore che caratterizza la modifica delle correnti a getto. In particolare sto personalmente approfondendo questo aspetto con l'EA il quale sembra che non è legato in sè in un'aumento dei geopotenziali nell'area di sua pertinenza ma bensì essendo un dato strettamente legato alla NAO ma più orientale cioè più legato a zone dell'emisfero con terraferma dove il gradiente termico orizzontale è più importante, soffre" di una aumentata "pigrizia" atmosferica dovuta a meno vorticità e quindi a meno presenza di perturbazioni il che si ripercuote sul getto che si rafforza nelle aree oceaniche.
    Naturalmente questo vale per i nostri meridiani in quanto abbiamo l'Oceano ad ovest e la terraferma ad est, non varrebbe lo stesso discorso sull'area Americana.

    E' interessante l'ultimo periodo dove pare che il gradiente termico si sia un pò più vivacizzato (vedasi ad esempio negli ultimi mesi Eurasia più fredda e polo che ad agosto aveva temperature leggermente sotto la media); la risposta non si sta facendo attendere: l'EA comincia ad avere fluttuazioni meno monotone e le configurazioni Europee si sono più diversificate rispetto agli ultimi anni dove prevalevano configurazioni di un certo tipo (che fanno sicuramente comodo a qualche orticello ma che generalmente rendono il clima un pò monotematico).

  8. #8
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    getto polare negli ultimi inverni

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    situazione completamente invertita tra 2015 e 16

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    cosa notiamo? belle differenze in tutti gli anni
    pacifico per lo più getto debole
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    l'anno con getto forte su entrambi gli oceani? 2015-16 chissà come mai
    l'ultimo inverno netto lo sparigliamento circolatorio
    Ciao Alessandro,

    differenze interessanti tuttavia, se vai a considerare il trimestre invernale, il feed back risulta parecchio compromesso nella sua già non linearità da altre componenti: in primis la stratosfera che incide in modo diverso sulla base di molteplici fattori grossomodo noti (venti stratosferici equatoriali e fase solare, interrelazione e coupling tropo - strato, ecc).
    Se invece andiamo a considerare le stagioni precedenti, estate ed autunno quindi, abbiamo da relazionarci con dinamiche più prettamente di natura troposferica o comunque su dinamiche influenti t-s senza rebound s-t, considerando che ESE cold ricorrenti sono verosimilmente attribuibili da una cattiva risonanza dei flussi troposferici e da una ritardata maturazione del vpt oltre ad un accentuato incremento di u.r. in prossimità della tropopausa polare.
    Potremmo quindi confrontare il getto delle estati post enso 2015/2016 rispetto quelle precedenti a partire da quelle che seguirono l'evento strong del 97/98.

    BCrUSa7ECw.png

    Un getto piuttosto teso e alto in Atlantico (SNAO+), normale sostanzialmente nel Pacifico (PNA legg. +) e un'evidente "nicchia" polare creata dalla permanenza di un core del vp poco disturbato dalle dinamiche meridiane.
    Il punto cruciale sta nel comprendere quanto il maggiore riscaldamento delle fasce tropicali e l' innalzamento della linea mediana stia incidendo da ultimo su una ripartenza meno "sofferta" del vortice polare.
    Dopo di ciò si potranno operare ulteriori considerazioni circa le conseguenze all'insegna di un denominatore comune consistente in una maggior dinamicità circolatoria che parte da un gradiente più marcato.
    Matteo



  9. #9
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    ciao matteo, grazie opportuna precisazione la tua
    ti faccio due domande
    - il core di cui parli è lo stesso che si osserva nei miei plot per esempio guardando alla zona cruciale per la semipermanente islandese e che se noti è sempre di segno opposto (in atlantico) rispetto all'anomalia del getto oceanico, quindi pare che nel momento in cui c'è un cedimento di quest'ultimo la circolazione polare si rafforza a latitudini ancora più elevate
    - mia curiosità: possiamo utilizzare il dato delle vorticità potenziali nella fascia isoentropica 360k per avere un'idea dello stato di salute della circolazione polare unitamente al vortex edge ti faccio l'esempio dell'attuale previsione che vede per l'inizio di ottobre addirittura un'area tanto estesa che prossima ad uscire dalle deviazioni standard mentre ovviamente di contro il vortex edge è su valori bassissimi penso che questo possa dare un'idea di quanto il vortice sia in grado di contenere le masse artiche rispetto a una circolazione molto "lasca"

    p.s.
    sono andato per curiosità a vedere le anomalie del getto negli anni immediatamente seguenti al nino 98 in rapporto a quelle degli ultimi due anni e guarda che salta fuori





    questo invece la media per fare il paragone con il tuo plot

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    Ultima modifica di Alessandro1985; 02/10/2017 alle 17:13

  10. #10
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    Predefinito Re: Feed back circolatori

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    è anche vero che a settembre ci sono stati dei bei flussi di calore verso l'artico tant'è che a naso la ao dovrebbe chiudere negativa anche se non un valore molto importante
    l'anno scorso settembre chiuse positivo mentre ottobre registrò il valore più basso della serie storica
    poi come ben si sa il valore dell'inverno fu decisamente positivo quindi in questo caso correlazione tra ao ottobrina e invernale completamente saltato
    i motivi sono in parte stati già dibattutti
    fortunatamente settembre è un mese ancora relativamente importante per le dinamiche di strutturazione del vp
    vediamo se quest'anno a ottobre si riesce ad avere una circolazione più ordinaria in artico
    Forse c'è appunto da ragionare circa la differenza tra una circolazione "lasca" estiva con ao prevalentemente negativa e una ripresa autunnale del vp che può portare ad ao-.
    La differenza sta nella dinamicità della circolazione: debole nel primo caso con una ripidità molto modesta nelle onde di Rossby, più accentuata nel momento in cui il segno dell'ao viene variato proprio da uno scambio ripido e repentino.
    Non sono per nulla convinto del fatto che una ripresa di scambi meridiani accentuati in autunno possano danneggiare lo sviluppo del vortice polare al pari di una scarsa o nulla zonalità estiva ove il vettoriamento del calore verso l'artico avviene sfruttando un gradiente molto debole.
    Questo mi richiama ad un ragionamento circa le dinamiche di accoppiamento tropo-stratosferiche spesso ritardate in questi ultime stagioni proprio da un vortice polare troposferico troppo debole e frammentato e da eddy heat flux funzionanti a singhiozzo, terminate sovente con un deciso raffreddamento del vortice stratosferico.
    Ultima modifica di mat69; 02/10/2017 alle 22:53
    Matteo



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