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  1. #1021
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Ecco, nel long del parallelo gfs 06 ( over 288 h) si vede l'onda intrusiva probabilmente frutto della propagazione dall'alto...target, ultima decade di gennaio.

  2. #1022
    Fulviots
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    Fulvio solo una precisazione
    l'inversione ai 30 non è elemento dirimente della bontà propagativa di un ssw
    se vai indietro avevo postato l'andamento di alcune annate in tal senso
    vedrai come avvenne nel 12-13 ma non nel 85 tanto per citarne un paio dagli esiti diversi
    Ok, ma il succo del discorso non cambia, vengono ancora fatte delle ipotesi su una base che non si sa dove evolverà nel prossimo futuro. Io rimarrei cauto su questo fatto, ad oggi tutte le possibilità sono in gioco, quindi non escluderei nemmeno un mancato accoppiamento.
    E comunque vengono valutate evoluzioni proposte a distanze inaffidabili.

  3. #1023
    Vento forte L'avatar di Fabri93
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Nella morsa del MMW, propagazione dell'ESE in troposfera, quale futuro si profila per l'Italia (Analisi del proseguo di Gennaio più parole su Febbraio) ?? •••

    Direi di partire subito con una bella animazione che mostra l'andamento del VPS in stratosfera alla quota di 10 hpa, molto interessante quest'ultima perché utilizzata sopratutto per determinare la natura di un riscaldamento stratosferico o un raffreddamento, la loro intensità ed effetti.
    Inoltre la stessa si usa per classificare sia eventi di tipo Minor che Major così come i vari tipi di Stratcooling, usata anche in vari studi delle dinamiche stratosferiche, tra tutte le quote stratosferiche quella più importante a mio avviso, inoltre viene utilizzata per calcolare il valore del NAM index e classificare come detto gli ESE COLD ( + 1.5) o WARM ( - 3.0).
    Importante sopratutto a 60N ma anche più generalizzata come 65-90N.

    •• Si nota chiaramente una tendenza alla bilobazione del VPS con anche inizialmente SPLIT, VP che rimane comunque bilobato e molto disturbato con tendenza ad un nuovo split ancora più forte nel corso della fase 2 (capirete il discorso a fine analisi).
    Riassorbimento graduale del Warming e dell'ESE in alta strato ma l'eredità lasciata dal MMW è pesante e ormai ha condizionato fortemente tutto il piano isobarico del Vortice Polare.



    •• Eredità pesante che rimarrà per giorni e giorni.Venti stratosferici totalmente o quasi anticiclonici ciò denota e conferma come il riscaldamento stratosferico sia stato di tipo Major e più precisamente MMW.
    Solo un forte riscaldamento come quest'ultimo è in grado di invertire l'andamento dei venti zonali stratosferici sul polo che da ciclonico diventa anticiclonico.



    •• Il danno grosso è ormai stato fatto, la grande botta c'è stata e anche se i flussi si azzerano di nuovo, anche se i venti zonali si riprenderanno, anche se le temperature si raffredderanno ormai quella lama spietata (MMW) ha compromesso in maniera pesante tutta la vita del VP invernale nord-emisferico e quindi in troposfera la situazione continuerà a vedere chiaramente un VPT Weak anche se nei piani più alti in stratosfera forse si potrebbe riprendere ma non in maniera preoccupante.
    L'EPV inoltre suggerisce, i suoi vectors suggeriscono la possibilità di nuovi riscaldamenti che in un contesto di generale debolezza, fiacca potrebbero risultare letali per il VP e potrebbero portare, sfociare addirittura in un Final Warming anticipato, quest'ultimo comunque è solo una mia breve supposizione, pensiero.


    •• Riazzeramento dell'attività delle waves ma terrei d'occhio sopratutto in previsione la seconda visto che la prima ormai ha già dato e nemmeno poco XD, dobbiamo a lei il grosso del lavoro per il MMW.




    •• Per certi versi il confronto con l'innominabile non era poi così campato in aria dal punto di vista termico.



    •• Inutile dire che il NAM avrà già sfondato la soglia critica, non mi fermerei al solo grafico del Lamma che purtroppo non viene aggiornato spesso.

    ––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––

    •• MMW Propagation Prediction ?? Cosa è atteso a Gennaio e parte di Febbraio in Italia, Europa ?? (Proseguo invernale)

    Direi di partire con questo collage che spero possa togliere tantissimi dubbi sopratutto a chi li possiede per quanto riguarda la propagazione e i tempi di realizzazione delle '' pulsazioni '' strato-troposfera durante lungo tutto il lag temporale. Una quasi '' anatomia '' di un MMW e dei suoi effetti, ho impiegato molto tempo a realizzarlo quindi spero possa piacere.Più chiaro di così nessuno può farlo, vi sfido, ahaha...



    Capirete bene quindi in base al collage sopra che tutta la dinamica si prenderebbe quasi tutto il proseguo del periodo invernale.

    In Italia, Europa cosa è atteso in base al collage sopra ??

    Discorso che si traduce per noi troposferici in un clima che continuerà e punterà al dinamismo, frequenti affondi di aria fredda continentale sull'Est Europa con strizzate anche feroci, in base all'invadenza del '' famoso '' VP canadese in Atlantico coadiuvato ovviamente dall'attività dell'Anticiclone della Azzorre potremo essere interessati da fasi invernale anche crude nei periodi cui avviene lo svuotamento di vorticità canadese e l'elevazione azzorriana.
    Uno schema quasi a bartlett high (non so se si dice così) in evoluzione graduale al classico e possibile Scand +.

    9 - 18 Gennaio 2019 In Italia quindi dal 9 a circa il 14 Gennaio in regime di AO negativa potremo avere un nuovo affondo di aria fredda più '' articata '' che continentale quanta basta comunque per mantenere il clima freddo e invernale con anche ovviamente la possibilità di qualche fenomeno nevoso alle quote più basse, indicativamente sul solito lato adriatico ma stavolta anche quello basso tirrenico. Europa orientale ancora molto fredda.

    • Temporanea pausa ma nemmeno più di tanto tra il 18 ed il 22 Gennaio.

    22 Gennaio - 15 Febbraio 2019
    Temporaneità che ci dovrebbe condurre verso la seconda (Il numero 2 del collage sopra) e ben più intensa, profonda, duratura '' pulsazione '' del MMW in troposfera con AO ---. Qui mi aspetto se tutto va come deve una possibile forte e duratura fase invernale in Europa, Italia intensa contraddistinta da aria continentale, una cosa similare per certi aspetti al 1 Marzo 2018, il Febbraio 2012 sarebbe il top ma sto a fantasticare...

    Febbraio proseguo...Ancora sotto gli effetti del MMW, dinamico e freddo...

    ••• Chiudo qui il discorso e spero di avervi tolto diversi dubbi, grazie mille per l'attenzione, vi ricordo che l'analisi è tutta frutto del mio sacrificio e della mia passione, non copiatela facendola passare per propria ma valorizzate il mio lavoro e le mie ore spese a stilarla per spiegare a tutti concetti alquanto difficili in maniera più chiara...

  4. #1024
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Fulviots Visualizza Messaggio
    Ok, ma il succo del discorso non cambia, vengono ancora fatte delle ipotesi su una base che non si sa dove evolverà nel prossimo futuro. Io rimarrei cauto su questo fatto, ad oggi tutte le possibilità sono in gioco, quindi non escluderei nemmeno un mancato accoppiamento.
    E comunque vengono valutate evoluzioni proposte a distanze inaffidabili.
    certo ma le precisazioni non sono fatte necessariamente in ottica previsionale
    a volte sono delle mere costatazioni didattiche

  5. #1025
    Vento teso L'avatar di SnowBurian
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Fabri93 Visualizza Messaggio
    Nella morsa del MMW, propagazione dell'ESE in troposfera, quale futuro si profila per l'Italia (Analisi del proseguo di Gennaio più parole su Febbraio) ?? •••

    Direi di partire subito con una bella animazione che mostra l'andamento del VPS in stratosfera alla quota di 10 hpa, molto interessante quest'ultima perché utilizzata sopratutto per determinare la natura di un riscaldamento stratosferico o un raffreddamento, la loro intensità ed effetti.
    Inoltre la stessa si usa per classificare sia eventi di tipo Minor che Major così come i vari tipi di Stratcooling, usata anche in vari studi delle dinamiche stratosferiche, tra tutte le quote stratosferiche quella più importante a mio avviso, inoltre viene utilizzata per calcolare il valore del NAM index e classificare come detto gli ESE COLD ( + 1.5) o WARM ( - 3.0).
    Importante sopratutto a 60N ma anche più generalizzata come 65-90N.

    •• Si nota chiaramente una tendenza alla bilobazione del VPS con anche inizialmente SPLIT, VP che rimane comunque bilobato e molto disturbato con tendenza ad un nuovo split ancora più forte nel corso della fase 2 (capirete il discorso a fine analisi).
    Riassorbimento graduale del Warming e dell'ESE in alta strato ma l'eredità lasciata dal MMW è pesante e ormai ha condizionato fortemente tutto il piano isobarico del Vortice Polare.

    Immagine


    •• Eredità pesante che rimarrà per giorni e giorni.Venti stratosferici totalmente o quasi anticiclonici ciò denota e conferma come il riscaldamento stratosferico sia stato di tipo Major e più precisamente MMW.
    Solo un forte riscaldamento come quest'ultimo è in grado di invertire l'andamento dei venti zonali stratosferici sul polo che da ciclonico diventa anticiclonico.

    Immagine


    •• Il danno grosso è ormai stato fatto, la grande botta c'è stata e anche se i flussi si azzerano di nuovo, anche se i venti zonali si riprenderanno, anche se le temperature si raffredderanno ormai quella lama spietata (MMW) ha compromesso in maniera pesante tutta la vita del VP invernale nord-emisferico e quindi in troposfera la situazione continuerà a vedere chiaramente un VPT Weak anche se nei piani più alti in stratosfera forse si potrebbe riprendere ma non in maniera preoccupante.
    L'EPV inoltre suggerisce, i suoi vectors suggeriscono la possibilità di nuovi riscaldamenti che in un contesto di generale debolezza, fiacca potrebbero risultare letali per il VP e potrebbero portare, sfociare addirittura in un Final Warming anticipato, quest'ultimo comunque è solo una mia breve supposizione, pensiero.Immagine



    •• Riazzeramento dell'attività delle waves ma terrei d'occhio sopratutto in previsione la seconda visto che la prima ormai ha già dato e nemmeno poco XD, dobbiamo a lei il grosso del lavoro per il MMW.


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    •• Per certi versi il confronto con l'innominabile non era poi così campato in aria dal punto di vista termico.

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    •• Inutile dire che il NAM avrà già sfondato la soglia critica, non mi fermerei al solo grafico del Lamma che purtroppo non viene aggiornato spesso.

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    •• MMW Propagation Prediction ?? Cosa è atteso a Gennaio e parte di Febbraio in Italia, Europa ?? (Proseguo invernale)

    Direi di partire con questo collage che spero possa togliere tantissimi dubbi sopratutto a chi li possiede per quanto riguarda la propagazione e i tempi di realizzazione delle '' pulsazioni '' strato-troposfera durante lungo tutto il lag temporale. Una quasi '' anatomia '' di un MMW e dei suoi effetti, ho impiegato molto tempo a realizzarlo quindi spero possa piacere.Più chiaro di così nessuno può farlo, vi sfido, ahaha...

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    Capirete bene quindi in base al collage sopra che tutta la dinamica si prenderebbe quasi tutto il proseguo del periodo invernale.

    In Italia, Europa cosa è atteso in base al collage sopra ??

    Discorso che si traduce per noi troposferici in un clima che continuerà e punterà al dinamismo, frequenti affondi di aria fredda continentale sull'Est Europa con strizzate anche feroci, in base all'invadenza del '' famoso '' VP canadese in Atlantico coadiuvato ovviamente dall'attività dell'Anticiclone della Azzorre potremo essere interessati da fasi invernale anche crude nei periodi cui avviene lo svuotamento di vorticità canadese e l'elevazione azzorriana.
    Uno schema quasi a bartlett high (non so se si dice così) in evoluzione graduale al classico e possibile Scand +.

    9 - 18 Gennaio 2019 In Italia quindi dal 9 a circa il 14 Gennaio in regime di AO negativa potremo avere un nuovo affondo di aria fredda più '' articata '' che continentale quanta basta comunque per mantenere il clima freddo e invernale con anche ovviamente la possibilità di qualche fenomeno nevoso alle quote più basse, indicativamente sul solito lato adriatico ma stavolta anche quello basso tirrenico. Europa orientale ancora molto fredda.

    • Temporanea pausa ma nemmeno più di tanto tra il 18 ed il 22 Gennaio.

    22 Gennaio - 15 Febbraio 2019
    Temporaneità che ci dovrebbe condurre verso la seconda (Il numero 2 del collage sopra) e ben più intensa, profonda, duratura '' pulsazione '' del MMW in troposfera con AO ---. Qui mi aspetto se tutto va come deve una possibile forte e duratura fase invernale in Europa, Italia intensa contraddistinta da aria continentale, una cosa similare per certi aspetti al 1 Marzo 2018, il Febbraio 2012 sarebbe il top ma sto a fantasticare...

    Febbraio proseguo...Ancora sotto gli effetti del MMW, dinamico e freddo...

    ••• Chiudo qui il discorso e spero di avervi tolto diversi dubbi, grazie mille per l'attenzione, vi ricordo che l'analisi è tutta frutto del mio sacrificio e della mia passione, non copiatela facendola passare per propria ma valorizzate il mio lavoro e le mie ore spese a stilarla per spiegare a tutti concetti alquanto difficili in maniera più chiara...
    Complimenti vivissimi, come al solito hai fatto un lavoro meraviglioso, tu, insieme agli utenti del comitato tecnico scientifico (sia lodata la loro pazienza) siete una medaglia al valore per questo forum.
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    Io quando vedo un blocco atlantico.

  6. #1026
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Ecco alcuni determinismi a lungo che dettano la fatidica propagazione dello stratwarming che a quanto pare più lento è nel propagarsi più gli effetti saranno duraturi. Fv3 mostra uno scenario (possibile e naturalmente ora solo sulla carta) con le teleconnessioni attuali e soprattutto con le rossby attuali. I passi cominciano sul mediolong (192 ore) per poi concretizzarsi da li a 7 giorni. Una cosa che discutevo stamattina con qualcuno prima che uscisse il parallelo e che poi si è tramutato proprio nel mio pensiero.
    passo1.pngpasso2.pngpasso3.pngpasso4.png

    p.s. se per assurdo l'onda azzorriana è più pompante e più ficcante e il tutto va secondo questo schema rischiamo l'evento del secolo.
    Ultima modifica di fabio.campanella; 07/01/2019 alle 15:05

  7. #1027
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Condivido le considerazioni di Fabio alle quali aggiungo una personale speculazione che deriva dall'osservazione dell'intera colonna del vps.
    E' cosa del tutto atipica il dover osservare un vps alla quota di riferimento (10 hpa) che rimane praticamente in stato di split per circa 15 giorni tanto più ad inizio gennaio ovvero nel momento in cui il raffreddamento radiativo dovrebbe percorrere tempistiche di sviluppo molto rapide.
    Laddove infatti il disturbo si andrà a risolvere e quindi dall'alta stratosfera come in ogni dinamica di MMW split, il raffreddamento radiativo sarà galoppante e a 10 giorni si osservano temperature negative già abbondantemente fuori scala:

    gfs_t01_nh_f240.png

    Questo mentre a 10 hpa si osserva ancora una situazione di split con chiara separazione dei nuclei delle epv e velocità zonali negative:

    ecmwf10f240.gif ecmwfpv850f240.gif

    La sussistenza a tale distanza temporale della presenza di ancora 2 lobi del vps rappresenta già di per sé un'eccezione in letteratura ove solitamente la risoluzione dello split avviene mediante ricostituzione del vps dal lobo eurasiatico mentre quello presente in sede americana viene di norma distrutto.
    Al di là della letteratura è mia convinzione che alla base di questo rallentamento propagativo vi sia proprio questa situazione di stallo che funge come da….impedimento alla ricostruzione del vps e alla contestuale traslazione del disturbo verso i piani bassi tenendo peraltro presente che la presenza di questi 2 lobi è motivo di ulteriori attriti interni al vps….
    Peraltro questo "tappo" la cui sommità si trova a circa 10 hpa (o poco più in alto) va ad isolare, come visto sopra, l'alta stratosfera da nuovi flussi di calore provenienti dal basso con il risultato di esasperarne moto zonale e raffreddamento:

    fluxes.gif

    Quanto potrà ancora resistere la medio alta stratosfera a questo forcing sempre più intenso che viene da sopra?
    E quali risultati potrebbero crearsi se in modo repentino la strada del trasferimento di moto dovesse aprirsi?

    Ovviamente lascio a ciascuno le proprie considerazioni nel merito
    Matteo



  8. #1028
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    e aggiungo solo con riferimento alla situazione a tale quota
    non è un caso che queste particolarità si verifichino in un'annata in cui avevamo evidenziato come il vps presentasse quello scarso grado di coesione interna correlato ad una ancor più anomala presenza di epv negative nel core della struttura nella fase in cui ancora i disturbi maggiori erano di là da venire
    Ultima modifica di Alessandro1985; 07/01/2019 alle 16:55

  9. #1029
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    bravi tutti, davvero. un piacere leggere le ultime due pagine. grande anche Fabio, che quando vuole la spiega a dovere!
    Si vis pacem, para bellum.

  10. #1030
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Condivido le considerazioni di Fabio alle quali aggiungo una personale speculazione che deriva dall'osservazione dell'intera colonna del vps.
    E' cosa del tutto atipica il dover osservare un vps alla quota di riferimento (10 hpa) che rimane praticamente in stato di split per circa 15 giorni tanto più ad inizio gennaio ovvero nel momento in cui il raffreddamento radiativo dovrebbe percorrere tempistiche di sviluppo molto rapide.
    Laddove infatti il disturbo si andrà a risolvere e quindi dall'alta stratosfera come in ogni dinamica di MMW split, il raffreddamento radiativo sarà galoppante e a 10 giorni si osservano temperature negative già abbondantemente fuori scala:

    gfs_t01_nh_f240.png

    Questo mentre a 10 hpa si osserva ancora una situazione di split con chiara separazione dei nuclei delle epv e velocità zonali negative:

    ecmwf10f240.gif ecmwfpv850f240.gif

    La sussistenza a tale distanza temporale della presenza di ancora 2 lobi del vps rappresenta già di per sé un'eccezione in letteratura ove solitamente la risoluzione dello split avviene mediante ricostituzione del vps dal lobo eurasiatico mentre quello presente in sede americana viene di norma distrutto.
    Al di là della letteratura è mia convinzione che alla base di questo rallentamento propagativo vi sia proprio questa situazione di stallo che funge come da….impedimento alla ricostruzione del vps e alla contestuale traslazione del disturbo verso i piani bassi tenendo peraltro presente che la presenza di questi 2 lobi è motivo di ulteriori attriti interni al vps….
    Peraltro questo "tappo" la cui sommità si trova a circa 10 hpa (o poco più in alto) va ad isolare, come visto sopra, l'alta stratosfera da nuovi flussi di calore provenienti dal basso con il risultato di esasperarne moto zonale e raffreddamento:

    fluxes.gif

    Quanto potrà ancora resistere la medio alta stratosfera a questo forcing sempre più intenso che viene da sopra?
    E quali risultati potrebbero crearsi se in modo repentino la strada del trasferimento di moto dovesse aprirsi?

    Ovviamente lascio a ciascuno le proprie considerazioni nel merito
    Domandina...
    Non è che si corre il rischio di avere l'effetto contrario a quanto ci auspichiamo?
    Ovvero, quando la forte ripartenza del VPS dall'alto riuscirà a forzare i piani più bassi, non potrebbe essere così violenta da andare a "riassorbire" le anomalie antizonali senza che queste abbiano modo di propagarsi in troposfera?

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