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  1. #1061
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    A me sembra che già abbiamo avuto due irruzioni artiche(il suo sporco lavero il mmw già lo sta facendo) che per gennaio non è poco calcolando gli ultimi anni dunque mi aspetterei un febbraio con i "fiocchi" speriamo bene

  2. #1062
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Calibre Visualizza Messaggio
    Lo split avvenuto rientra in questa casistica o è imputabile anch'esso a un pattern a due onde?
    diciamo che per quanto possa essere intrusiva una dinamica a una singola cresta non potrà mai portare alla scissione completa e definitiva delle masse
    ma chiedendo conforto agli altri, se c'è un'occasione in cui uno split sia stato per tanta parte sbilanciato a favore della prima cresta è questo
    del resto nell'articolo prodotto si è sottolineato di alcuni aspetti anomali che lo rendono a tutti gli effetti un fenomeno con caratteri displacement

  3. #1063
    Tempesta violenta L'avatar di Marco*
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    diciamo che per quanto possa essere intrusiva una dinamica a una singola cresta non potrà mai portare alla scissione completa e definitiva delle masse
    ma chiedendo conforto agli altri, se c'è un'occasione in cui uno split sia stato per tanta parte sbilanciato a favore della prima cresta è questo
    Non vorrei sbagliarmi ma nel gennaio 2013 c'è stato un MMW di tipo split a carico prevalentemente (o quasi esclusivamente) della wave mother


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  4. #1064
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Marco* Visualizza Messaggio
    Non vorrei sbagliarmi ma nel gennaio 2013 c'è stato un MMW di tipo split a carico prevalentemente (o quasi esclusivamente) della wave mother
    hai ragione
    infatti ci sono alcuni punti in comune tra i due eventi

  5. #1065
    Tempesta violenta L'avatar di Marco*
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    hai ragione
    infatti ci sono alcuni punti in comune tra i due eventi
    Potrebbe essere interessante verificare gli effetti in troposfera di due eventi abbastanza simili tra loro.
    Ricordo che in occasione di quel MMW, più in basso assistemmo ad un "apri e chiudi" della porta atlantica con intromissioni continentali. Che poi alla fine è la soluzione a cui faceva riferimento mat qualche pagina addietro.


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  6. #1066
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Ma nell'inverno 2012/2013 la troposfera era "imprintata" in modo radicalmente diverso rispetto a quanto non sia oggi, si era ancora in fase PDO- e si usciva da una lunga fase NAO-... se l'impatto dovesse essere simile non vorrei vedere una seconda parte di inverno con apri/chiudi della porta atlantica e correnti artiche dirette prevalentemente verso Egeo e Mar Nero... con AO-(-) e NAO che resta ostinatamente positiva.

  7. #1067
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Ma nell'inverno 2012/2013 la troposfera era "imprintata" in modo radicalmente diverso rispetto a quanto non sia oggi, si era ancora in fase PDO- e si usciva da una lunga fase NAO-... se l'impatto dovesse essere simile non vorrei vedere una seconda parte di inverno con apri/chiudi della porta atlantica e correnti artiche dirette prevalentemente verso Egeo e Mar Nero... con AO-(-) e NAO che resta ostinatamente positiva.
    Molte perplessità sul timore di NAO+.
    Il ciclo nao è stato sovente riscontrato aver buona correlazione con l'indice elettromagnetico solare (Ap) e oltre a ciò ha mediamente un andamento a bassa frequenza di 5/6 anni profase.
    Dal 2013 in avanti per almeno 2 anni è stato poi forzato dal warm blob pacifico che ha instaurato un ridge quasi costante tra la W.Coast Pacifica e l'Alaska.
    Le ssta di segno fortemente negativo ma anche la temperatura delle acque sottosuperficiali dell'Atlantico in uscita dal Canada hanno mantenuto questo regime forzato dalla circolazione che tuttavia ha dato evidenti segni di controtendenza.
    Basti solo pensare che la caratteristiche fasi Mjo pro NAO+ (3/4/5) secondo le Tavole di Cassou non sono riuscite a portare il segno oltre una neutralità media dell'indice e che l'attuale segno moderatamente positivo previsto è forzato dalla ripartizione a bicella delle masse artiche a causa della propagazione parziale in sede polare dell'evento stratosferico maggiore in corso.

    EDH1-168.gif.png cdas-sflux_ssta_global_1.png

    La PDO positiva può effettivamente avere un effetto translativo verso est del ridge atlantico in caso di propagazione del wave train ondulatorio e un tendenziale effetto traslativo delle masse artiche dal polo canadese verso la semipermanente di Islanda ma non può inibire la fase negativa della NAO quando ne ricorrono i presupposti.
    Al massimo può temperarne gli effetti derivanti da un'eccessiva negatività in grado di generare una deriva occidentale delle masse artiche retrograde in caso di dinamiche antizonali e retrogressive.
    Ultima modifica di mat69; 10/01/2019 alle 15:36
    Matteo



  8. #1068
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Una domanda per i più esperti. Mi chiedo se i venti equatoriali in strato così anomali e poco coerenti (vedi qbo+ a 30hpa e qbo- a 50 hpa) non possano alterare i flussi legati alla BDC e di conseguenza magari creare un ostacolo a detta circolazione con tutte le conseguenze del caso...(minore compressione adiabatica sul polo e minore propagazione dell'attuale segnale S-T?)...

    ...è giusto un ipotesi...che ne pensate?

  9. #1069
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Copernicus64 Visualizza Messaggio
    Una domanda per i più esperti. Mi chiedo se i venti equatoriali in strato così anomali e poco coerenti (vedi qbo+ a 30hpa e qbo- a 50 hpa) non possano alterare i flussi legati alla BDC e di conseguenza magari creare un ostacolo a detta circolazione con tutte le conseguenze del caso...(minore compressione adiabatica sul polo e minore propagazione dell'attuale segnale S-T?)...

    ...è giusto un ipotesi...che ne pensate?
    Ci avevo pensato ma a sto punto propenderei per una risposta negativa derivante dal fatto che la propagazione del disturbo stratosferico ha pienamente passato la quota dei 30 hpa e paradossalmente si è...impantanata sotto laddove i venti stratosferici equatoriali sono ancora orientali.
    La B&D è alla base di una cattiva propagazione dell'ozono stratosferico ( e quindi di un tendenziale raffreddamento della stratosfera).

    Mi sa che non sia questo il nostro caso….

    CIAO.jpg

    Più che altro comincerà a crollare proprio ora dopo il MMW a causa dell'interposizione degli strati antizonali che ne inibiranno da ora in avanti ulteriori apporti dal basso
    Matteo



  10. #1070
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Ci avevo pensato ma a sto punto propenderei per una risposta negativa derivante dal fatto che la propagazione del disturbo stratosferico ha pienamente passato la quota dei 30 hpa e paradossalmente si è...impantanata sotto laddove i venti stratosferici equatoriali sono ancora orientali.
    La B&D è alla base di una cattiva propagazione dell'ozono stratosferico ( e quindi di un tendenziale raffreddamento della stratosfera).

    Mi sa che non sia questo il nostro caso….

    CIAO.jpg

    Più che altro comincerà a crollare proprio ora dopo il MMW a causa dell'interposizione degli strati antizonali che ne inibiranno da ora in avanti ulteriori apporti dal basso
    Credo inoltre che il ritardo derivi principalmente da 2 fattori (che sono peraltro tra loro collegati):

    1) l'asincronia o sfalsamento dei piani del vps tra le quote alte (1/20 hpa) e quelle medie (30/50 hpa) derivante dall'effetto di un evento stratosferico che alcuni papers hanno definito "misto" ovvero composto da una prima fase dalle caratteristiche di un displacement (che opera dal basso) e da una seconda di uno split (che opera invece dall'alto)
    2) dal ritardo del raffreddamento stratosferico post split che ha tipicamente inizio dai piani alti e grazie a questo opera la compressione propagativa verso le quote più basse.
    Una durata di circa 15 giorni delle condizioni medie di split a 10 hpa ad inizio gennaio non è propriamente cosa consueta dati i ritmi normali di raffreddamento radiativo tipici del periodo.
    Matteo



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