beh se avete voglia di studiare e togliervi ogni dubbio il papier è questo. (PDF) What kind of stratospheric sudden warming propagates to the troposphere?
interessante per colmare le proprie lacune.
the differences between the two types of events are most apparent below 100 hPa.
The composite anomalies of zonal mean high-latitude zonal wind at 300 hPa are shown
in Figure 2a for both events. In the composite for tropospheric warm events, negative
anomalies appear around day –7 and persist beyond day +40. In the tropospheric cold
events, on the other hand, the positive anomaly extends from day –8 to day +28, and the
stratospheric negative anomaly does not propagate below 150 hPa until day +28. The
differences in zonal wind in the troposphere are in accordance with the 30-day mean
PT500 employed for classification
(PDF) What kind of stratospheric sudden warming propagates to the troposphere?. Available from: (PDF) What kind of stratospheric sudden warming propagates to the troposphere? [accessed Dec 12 2018].
diciamo che è abbastanza scritto in maniera semplificata anche per i non addetti ai lavori.
io veramente non penso che sei ignorante e nemmeno gli altri, sto semplicemente facendo notare che non bisogna attaccare gli utenti per partito preso. se esiste una dottrina scientifica dove ci si attinge non si può mettere in dubbio solo perchè non la si conosce e chi la sta esponendo ti risulta antipatico.
Tutto bene ma qui ci si confronta in modo civile sia che ne sa di più chi ne sa di meno.
Il rispetto è prerogativa di una discussione e di un luogo di confronto.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
tornando in topic secondo lo studio di charlton e polvani l'andamento dell heat flux del momento e dell'anomalie 10 --> 500 hpa propenderebbero per un desplacement.
Direi proprio di no.
La definizione di ESE (ovvero di evento stratosferico estremo) viene esplicitato nel trattato sulla stratosfera di Waugh e Polvani:
Cattura1.JPG
ESE (Extreme stratosphere Event) è legato al Noth Annular Mode-
Gli eventi estremi sono statisticamente legati al raggiungimento di un certo valore di soglia positivo del NAM (= / > +1,5) per strong vortex ovvero ese di tipo cold mentre viceversa (=/< -3) si parla di ese warm.
Cattura.JPG
Questo è un evento stratosferico estremo di tipo cold:
ese cold.JPG
Questo è un evento stratosferico estremo di tipo warm:
ese warm.JPG
Che poi da un evento warm legato a SSWs ad una sola onda possa svilupparsi un evento estremo di tipo cold è un passaggio eventualmente successivo e per nulla pacifico.
Nella dinamica del febbraio 1984 ad esempio ci fu in effetti un ese cold ( o strat cooling) terminato determinato dalla compressione della massa del vps a carico di una sola onda ma il SSW fu talmente incisivo da estrudere la massa del vps al di fuori delle proiezioni ortogonali dell'AO (che sono le stesse del NAM che si misura a 10 hpa) e pertanto si generò un displacement.
La dinamica di displacement è tuttavia legato ad un evento warm e non cold.
nam.JPG
Ci sono tuttavia moltissimi casi nei quali il superamento della soglia del NAM non è stato preceduto nè seguito da alcun Mmw nè di tipo nè di tipo displacement nè tantomeno split.
Del resto i precursori del concetto di evento estremo legato alla condotta del NAM furono Baldwin & Dunkerton:
Cattura2.JPG
Sostenere quindi che il concetto di ese cold sia legato a quello di un Mmw è proprio sbagliato in dottrina.
Se poi vogliamo invece dire che gli eventi maggiori di tipo warm e quindi legati ad un riscaldamento abbiano un doppio "battesimo " in dottrina (distinzione comunque superata da nuovi recenti studi) ovvero che il MMW di tipo split venga anche definito warm e che il MMW di tipo displacement sia stato definito di tipo cold per le sue potenzialità o meno propagative ci può stare ma è ben altra cosa dal legare un ESE cold ad un MMW (possiamo dire che ne sia sostanzialmente l'opposto).
Matteo
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