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  1. #81
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Non so come si possa postulare lo sfondamento in un periodo "x", partendo da una carta troposferica a 10 gg, anche assumendo come base del ragionamento il fatto che, le mappe stratosferiche, sono in generale più "stabili", di quelle troposferiche.

    Ciò detto io vedo solo un VPS che nasce forte e sviluppandosi si presenta accentrato e in prima armonica. Nel frattempo non è che in Troposfera si stiano generando chissà quali disturbi, per cui probabilmente andremo verso un coupling tra VS e VT, il che non è per forza un male. Ipotizzare che vi possa essere un ESE a carattere freddo è qualcosa che rientra nel novero delle possibilità concrete, che tale ESE possa essere particolarmente precoce mi sembra che rientri solo nei "desiderata" (Visto che "deve" succedere meglio succeda il "prima possibile")... Mi pare che invece non si sia scritto quasi nulla su ciò che potrebbe essere il pattern di onde con cui si strutturerà il VP e questo in chiave invernale vuol dire se non tutto almeno un 75%... Ricordiamoci anche come nell'ultimo lustro il "problema" non sia stata l'AO o almeno non solo l'AO, ma il pattern a una sola onda assunto in fase di maturazione del VPS e mantenuto fino alla fine della stagione invernale.

    Concordo: ormai sta ansia/fobia da NAM ha raggiunto livelli inenarrabili.

  2. #82
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da galinsoga Visualizza Messaggio
    Non so come si possa postulare lo sfondamento in un periodo "x", partendo da una carta troposferica a 10 gg, anche assumendo come base del ragionamento il fatto che, le mappe stratosferiche, sono in generale più "stabili", di quelle troposferiche.

    Ciò detto io vedo solo un VPS che nasce forte, accentrato e in prima armonica. Nel frattempo non è che in Troposfera si stiano generando chissà quali disturbi, per cui probabilmente andremo verso un coupling tra VS e VT, il che non è per forza un male. Ipotizzare che vi possa essere un precoce ESE ha carattere freddo è qualcosa che rientra nel novero delle possibilità, che tale ESE possa essere particolarmente precoce mi sembra che rientri solo nei "desiderata" (Visto che "deve" succedere meglio succeda il prima possibile")... Mi pare che invece non si sia scritto quasi nulla su ciò che potrebbe essere il pattern di onde con cui si strutturerà il VP e questo in chiave invernale vuol dire se non tutto almeno un 75%...
    guarda se avessi saputo di creare un tale casino me ne guardavo bene dal postarla
    mi pare ovvio che una carta che non è nemmeno a 10 ma a 15 giorni per quanto sia di più facile lettura è da prendere come mera curiosità
    quanto alla tua analisi tecnica



    in realtà l'avvio di ottobre non ha palesato un vp stabile un pò a tutte le quote per quanto ancora una volta se ci limitassimo al nostro comparto il segnale nao avesse dato un'altra impressione



    i flussi hanno dato poi un primo leggero scossone prontamente riassorbito che non ha fatto altro che incentivare le vorticità



    abbiamo quindi questo primo importante rimbalzo dall'alto sul piano barico e termico



    il vp tenterà come dici un allineamento su tutta la colonna e con esso certamente assisteremmo ad una soppressione dei flussi tanto più decisa quanto più si sale

    Schermata 2018-10-24 alle 12.44.37.png

    nei prossimi giorni valuteremmo quanto riuscirà a scendere e quanto eventualmente durerà la fase di soppressione

  3. #83
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Nei primi giorni di ottobre eravamo alle prese con un VPS molto disturbato, ma direi che si è risolto tutto lì, non c'è stata prosecuzione del disturbo, ma riassorbimento dello stesso e pure abbastanza rapido. Tra l'altro i valori della BDC in avvio di stagione sono decisamente bassi e anche questo va preso in considerazione, insomma a differenza dell'anno passato, a meno che non ci siano imprevisti in stratosfera (e non mi riferisco a un ESE cold), non credo che avremo una prima parte di stagione (dicembre) con AO mediamente -, ma il segno dell'AO, senza conoscere l'assetto del VPS ci dice davvero poco... Aggiungo però che non mi attendo neppure un VPS con assetto prevalentemente 1 (2)-wave pattern... e questo secondo me farebbe una belle differenza rispetto agli ultimi inverni (2012/2013 escluso).

    Dal mio punto di vista più dura la fase di soppressione dei flussi, visto che siamo a fine ottobre, meglio è... anzi non mi dispiacerebbe affatto avere un VPS abbastanza chiuso e un buon coupling S/T nella seconda parte della stagione autunnale.
    Ultima modifica di galinsoga; 24/10/2018 alle 12:21

  4. #84
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Secondo me è molto prematuro parlare di un VPS invernale forte, le ENS vedono un raffreddamento da record ma temporaneo, le CFS sono tutte piuttosto basse. Per adesso mi sembra che i modelli siano in linea con le aspettative di un VP disturbato e potenzialmente in grado di dare una spallata anche alla NAO più avanti nella stagione.

    u10serie.png

  5. #85
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno


  6. #86
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    In strato il core del VP mi sembra molto disassato rispetto al polo e verso l'eurasia...

  7. #87
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    In strato il core del VP mi sembra molto disassato rispetto al polo e verso l'eurasia...
    Non so quanto sia positivo però..soprattutto se questo genera successive contrazioni della struttura..
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  8. #88
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Anche se, come visibile anche dalla mappa a 10hpa di Alessandro, pare che i flussi di calore siano a carico anche della seconda cresta d'onda
    ecmwfzm_ha2_f240.gif
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  9. #89
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    sembra stia girando fortissimo (a livelli record, pare) SOPRA i 10hPa... Quindi non mi stupirei se vedessimo confermati i forecast postati da Ale stamattina bisogna vedere cosa farà soprattutto la wave2, la 1 pare sarà cmq bella vivace (e se da sola è deleterio spesso, provoca proprio quel decentramento sottolineato da Marco che accelera la rotazione del VPS, se non erro).
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  10. #90
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    La sovrapposizione di alcuni fattori ci portano oggi ad analizzare un vps molto maturo rispetto al periodo nel quale ci troviamo e con prospettive nel medio lungo termine rivolte ad un ulteriore approfondimento.

    Immagine.png

    Tuttavia velocità zonali e crollo delle temperature sono solo due degli elementi che devono sussistere per far si che la stratosfera possa giocare un ruolo attivo nell'ambito delle dinamiche verticali con la troposfera.
    Le vorticità potenziali sono ancora in fase di rinforzo e al momento non in grado di imprimere forza rispetto i piani sottostanti benché in alta stratosfera 1/5hpa queste mostrino segni di una precoce maturazione.

    PINT.png ecmwfpv850a12.gif

    Se la repentina maturazione può essere ascrivibile verosimilmente a deboli dinamiche legate alla Brewer Dobson Circulation,ulteriori fattori possono dipendere dallo stato della troposfera degli ultimi 15/20 giorni che hanno in parte vanificato le condizioni di minor ingerenza da parte della circolazione estiva all'interno del circolo polare, dato il segno prevalentemente positivo dell'AO.
    Il repentino riscaldamento della regione polare pacifica ha indubbiamente concorso a condizionare il gradiente meridionale di calore intaccando l'efficacia degli eddy heat fluxes verso la stratosfera..
    Tuttavia proprio l'eccessiva precocità di tale maturazione è quella che mette i maggiori interrogativi circa la costanza di questo iter che parrebbe diretto ad un sempre maggior approfondimento del vps e ad un rinforzo delle epv.
    Alcuni segnali, benché ancora discontinui arrivano dal long range dei modelli strato e in particolare dalle sezioni che evidenziano una ripresa dei flussi di calore in wave 2 e quindi distribuiti su un disturbo del vps a due creste d'onda, dinamica che, a differenza di quella in wave 1, scongiurerebbe una contrazione e disassamento del vps con conseguente rinforzo.

    ecmwfzm_ha2_f240.gif wave2_serie_eps.png

    Voglio tuttavia sottolineare la precocità dell'evento e soprattutto la ancora scarsa stabilità dei modelli predittivi, invitando a successivi aggiornamenti
    Matteo



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