Sfogliando l'ensemble dei vari membri di GEFS si notano carte che mostrano importanti azioni a 2 onde.
Dunque in campana…….
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Tra l'altro, come dicevo prima, la forte virata a NAO- del pattern troposferico è stata talmente tanto netta da andare ad assaltare il VP tutto che, nonostante tutto, aveva goduto di ottima salute autunnale.
E' stato talmente rapido e netto, andando a valutare a ritroso, il posizionarsi di alcuni tasselli che favorissero il cambio di pattern da risultare quasi inaspettato.
Vedremo ora cosa realmente succederà.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Mi piacerebbe fare qualcosa di più approfondito ma il tempo è poco e mi ritrovo ancora a dover finire di raccogliere le olive perché è pieno da me
Fine OT...
Verso il MMW o lo SC a Dicembre ??
Direi subito di analizzare ciò che sta succedendo attualmente in troposfera, l'AO index è letteralmente in crollo con dei clusters previsionali che lo vedono spingersi fin verso il fondoscala, comunque una media di - 3 buona dovrebbe raggiungerla e già questo è notevole.
La NAO che poi è più specifica per il nostro comparto non può che non seguire a ruota...
E qui riguardo entrambi notiamo una netta ripresa verso i primi di Dicembre, che i disturbi troposferici vadino ad interessare la stratosfera ??
Parliamo quindi di un disturbo molto forte ai danni del VPT mentre però i piani più alti, quelli della strato per adesso non sono direttamente interessati ma c'è un ma...
Per il proseguo i punti chiave saranno proprio la grande erosione dei piani bassi del VP, se l'azione di disturbo potrà andare o meno ad interessare direttamente anche quelli alti, qualcosa nelle previsioni strato si nota già.
Ciò che mi preoccupa è che abbiamo delle possenti anomalie positive in troposfera e se la stratosfera volesse rispondere come si deve per mano di una dinamica da displacement, dislocamento e rinvigorimento del vortice polare bisognerà proprio stare attenti.
Anche se sono più propenso ad un remake con piano isobarico del VP molto simile a quello dell'anno passato e alla fine non è che ci stia andando poi così lontano eh...
Qui di seguito la situazione attuale più la mia proiezione (cerchietti)...E qui il confronto col 2017 dove la differenza sta nelle anomalie dei venti zonali contrarie all'anno passato. Che poi la proiezione delle anomalie del piano isobarico del VP è identica a questa mappa che postai qui sul forum nella mia analisi invernale del 21 Ottobre scorso, non è per vantarmi anzi mi importa una se... detto alla Toscana però mi stupisce per adesso come tutto stia andando come scrissi lì...
••• In breve •••
Perdonatemi enormemente ma il tempo mi costringe ad esser sintetico la domanda è: '' Tutto questo forte sconquasso in troposfera, questi pesanti disturbi con calo notevole dell'AO, della NAO ai piani alti del Vortice Polare che poi sono quelli che ci interessano per il proseguo stagionale cosa comporterà ?? ''
• Andremo verso un ESE di tipo COLD oppure verso un ESE di tipo WARM verso fine anno ??
• Oppure vivremo diciamo una fase di decoupling strat-tropo dove ognuno dei due piani non riuscirà ad avere la meglio sull'altro ?? Un po' come il 2017-2018 ??________________________________________
La risposta penso proprio che l'avremo nel range temporale di un mese esatto a partire da oggi, la mia opinione la sapete già.
Ci risentiremo nel prossimo aggiornamento, un salutone a tutti....
Mia opinione? Se il VPT mantiene questo assetto l'ESE di tipo cold è estremamente difficile ed è anche molto improbabile che si abbia un tentativo di ricompattamento senza che l'attrito, generato dall'aumento delle velocità zonali, porti al collasso dell'intera struttura...
Ho attese ben precise che, allo stato attuale e non sono certo per un trimestre invernale in regime medio di AO+/NAO+, che sarebbe la conseguenza tipica di un ESE cold. Tali aspettative le avevo forse 30 o 60 gg fa ma ora non le ho più...
Allo stato attuale temo che invece non sia abbia un'attività di onda sufficientemente intrusiva verso il polo, anche perché nella coda dei modelli si vede sempre una ripartenza dell'onda "madre" in troposfera, segnale di un tentativo di ricompattamento, ma tale prospettiva temporale tende sistematicamente a slittare...
Nelle settimane scorse sembrava esserci una buona comunicazione tra troposfera e stratosfera (per inciso: stratosfera freddissima) e per queste ragioni ritenevo molto probabile l'ESE cold tra fine novembre e inizio dicembre, con un'evoluzione simile a quella dell'autunno-inverno 2014/2015, anche se forse con un finale diverso (NAO meno positiva rispetto a 4 anni fa). Tuttavia è una prospettiva che si può ritenere scongiurata (in quella finestra temporale). Però ho la sensazione che sia venuta bruscamente a mancare proprio la comunicazione T/S, per cui ritengo più probabile la terza ipotesi: il mio "timore" è che si assista a un decoupling per quasi tutto dicembre e forse nella prima parte di gennaio, con una troposfera a tratti anche molto disturbata ma con scarsa propensione della stratosfera ad accogliere tali disturbi, poi vedremo...
Ricordiamoci che l'avere un VP debole (AO-) e una NAO trimestrale non bastano a garantirci un inverno memorabile e che a fronte di situazioni come dicembre 2009 o febbraio 2018, con Stratwarming proficui per le nostre zone, abbiamo avuto anche febbraio 2001...
Ultima modifica di galinsoga; 20/11/2018 alle 12:04
Per me invece aumentano le quotazioni di un MMW dicembrino, fra seconda e terza decade....vedremo...di certo l'ipotesi ESE cold per me non ha ragion d'essre vedendo come stanno andando le cose.
che botta in alta strato
velocità zonali a 1hpa che si dovrebbero andare a dimezzare
Avete detto molte cose assolutamente condivisibili
Il passaggio di testimone alla sola wave 1 ovvero ad una sola cresta d'onda è il risultato di un andamento un po' a singhiozzo che l'atmosfera opera in risposta ad un segnale Enso positivo che funzione a corrente alternata.
Il rinforzo del pna su valori positivi e l'approfondimento della depressione troposferica delle Aleutine con intensificazione peraltro della convezione tropicale in fasi caratteristiche di momento angolare positivo, tende sovente a tradursi in questo tipo di forcing verticale soprattutto allorquando il gradiente risulti un po' sbilanciato da un segno ao negativo.
I gm strato in sostanza ci mostrano questo mentre la troposfera brucia rapidamente le tappe verso un inverno che nelle pianure russo-siberiane si annuncia a breve molto severo.
Oggi il timore di uno strat cooling, talvolta fondato quando la situazione pregressa a carico del vps lo faccia presagire, non è a mio avviso sostenuto in questo caso né dal comportamento generale della troposfera, salvo fisiologiche fasi che consentono un rinforzo del vps, né da quello della stessa stratosfera che presenta condotte decisamente contraddittorie rispetto ad un Ese di tipo cold propagativo in troposfera.
fluxes.gif
Una divergenza gradualmente più marcata dei flussi di calore rispetto ad un calo vistoso delle velocità zonali in alta strato è già di per sé un segnale non convenzionale rispetto ad uno strat cooling ma ancor più le condizioni previste delle vorticità potenziali nella massa dello stesso vps:
ecmwfpv850f240.gif
Un vps fortemente minato nel proprio interno da nuclei di vorticità negativa i cui attriti interni non consentono il rinforzo stesso del vps nonostante la fase di contrazione caratteristica dei forcings ad una sola onda.
Probabile che alla base di questo si possa rinvenire una buona concentrazione di ozono che, da subito, abbia dato adito ad un indebolimento della struttura nonostante ad oggi si registrino solo dei riscaldamenti locali (local warmings) e neppure di tipo minore (minor warmings).
E' lecito credere che una probabile riequilibratura dei flussi di calore (con ao in risalita su valori prossimi alla neutralità), pongano i presupposti nella prima decade/quindicina di dicembre per la ripartenza di disturbi con flussi di calore più intensi mettendo in seria difficoltà la resistenza del vps.
Ci aggiorniamo….ovviamente
Matteo
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