VorticitÃ* su Alaska, getto in uscita su RM, flusso atlantico basso, HP Russo, squilibrio termico su Eurasia..... Ho visto non inverni partire molto peggio( tipo con westerlies da Labrador sin nel cuore Russo a metÃ* Dicembre, o con le -30 a spasso per il Canada...) cmq vediamo
Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/
Che però significa tutt'altro Non è un fattore attualmente da tenere in considerazione, o meglio: anche non ci fosse nessuna "atlantificazione" in corso, cambierebbe nulla, dato che il fattore eventualmente determinante sarebbe l'estensione dei ghiacci artici.
EA: è prevalentemente positivo da 20 anni, e la correlazione con inverni rigidi/miti da noi è debole per non dire di meno Per dire, era prevalentemente negativo anche negli anni '90; era molto negativo tanto nei peggiori inverni degli anni '70, quanto nei migliori inverni degli anni '50-'60.
AD: la definizione è recente e la correlazione con AO e NAO e l'influenza sugli inverni europei è ancora in via di definizione. AD positivo dovrebbe creare schemi più favoreli a inverno secco sul Nord Europa ed umido sul Sud Europa - che può avvenire sia in NAO positiva, con anticicloni settentrionali, che in NAO negativa - e ad un rafforzamento dell'anticiclone siberiano: eventi non propriamente negativi per il nostro inverno, specie nella seconda metà. Se vogliamo un rapporto più diretto, è più un perturbatore dell'AO, che altro. Invece appare ben più netta l'influenza primaverile-estiva, accrescendo la perdita di ghiacci artici e diminuendo la forza del flusso atlantico alle medie latitudini.
AO e NAO: soprattutto quest'ultima è la vera incognita. O meglio, come scritto sopra, l'indice AO potrebbe avere ormai perso d'importanza in presenza di un AD nettamente positivo (o negativo). La NAO potrebbe andare per conto suo e "giocare" con l'AD, invece che seguire l'AO com'era definita una volta.
Ridurrei quindi l'analisi agli indici AD e NAO, che anche io mi attendo tendenzialmente positivi, anche se il primo più del secondo, che vedo più perturbato. Mi attenderei quindi un inverno con caratteristiche piuttosto "ballerine", e che ci espone a influenze totalmente diverse, molto miti come molto fredde.
Visto che sono stati citati in alcune occasioni sia l'84 che il 39, come probabili similitudini a livello emisferico, io noto per l'84 delle differenze non indifferenti sul pacifico e in generale per tutti i due anni, una meno invadenza atlantica del lobo canadese che avverrebbe dopo le date postate sotto. Per non parlare del siberiano, nettamente più esteso in quegli anni. Sembrano inezie, ma possono far trasformare un futuro inverno memorabile in un "non" inverno.
Tutte le ipotesi sono aperte, solo che alcune hanno il 90% di probabilità, altre lo 0.0% periodico...
Del resto, nel determinismo odierno dei modelli, è stata cancellata in toto la prossima irruzione...con correnti atlantiche in cattedra
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Va Non capisco il senso di paragonare una carta di previsione a medio termine di un modello dalle scarse prestazioni con reanalisi, soprattutto in un momento di grande incertezza modellistica come questo tra l’altro dopo aver inquinato già il thread sui modelli non mi sembra il caso di venire anche in questa stanza ad esternare i soliti lamenti
buongiorno a tutti.
Purtroppo in occasioni che c'interessano da vicino e ci appassionano è sempre molto difficile cercare di tenere un certo distacco nelle valutazioni obiettive di quello che accade e accadrà.
Come detto ieri le linee di medio termine confermano quello che pensavamo ossia la tendenza ad avere un primo blocco alla circolazione atlantica attorno al 10 del mese.
Abbiamo parimenti capito che l'azione a due onde non sarà quella che "smonterà" il vps ma un'eventuale "assalto" al Vps necessiterà un altro giro di giostra con rotazione dello stesso.
Sta di fatto che tutti i parametri in nostro possesso e che c'inducono a fare delle valutazioni sullo stato del VP ci mostrano una struttura debole su tutta la colonna.
Ed è quindi lecito attendersi la tendenza ad avere un VP polare che sarà via via più disturbato.
Poi le sensazioni, la sfiga e tutto il resto possono farci pensare ad altro ma un esame analitico su ciò che conosciamo ci fa emettere questa tendenza.
Tra l'altro i forecast a 10 gg delle ECMWF non sono male per nulla con forte presa di vorticità in Alaska figlia degli attriti del SH....
Appunto come dicevo ieri vediamo come modulerà il getto quella presa di vorticità.
Ciao.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
1) Se guardi bene le carte, "Per non parlare del siberiano, nettamente più esteso in quegli anni" proprio no, semmai il contrario: erano meno estesi ma con valori di pressione maggiori al suolo;
2) "invadenza atlantica del lobo canadese" è una mania della quale non se ne può più da anni: un anno, se non c'è il canadese niente blocchi atlantici; l'anno dopo, se c'è il canadese niente blocchi atlantici; forse dovremmo solo accettare che un semplice indice o una singola figura barica non hanno un effetto chiaro, lineare e sempre uguale da un anno a un altro (o anche da un episodio a un altro), e comunque non c'è nessun canadese dato che quel "lobo" 2018 è tra Groenlandia e Islanda che non sono Canada nemmeno per sbaglio (e semmai è questa la grossa differenza con 1939 e 1984: che lì è proprio "canadese");
3) lasciando anche perdere che sia OT, ma cosa ci entra il caso particolare europeo se non italiano di una possibile irruzione fredda la prossima settimana (fallita o meno che sia), con il discorso del VPT/VPS?
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