Originariamente Scritto da
mat69
Come già evidenziato non sono poche le problematiche poste in essere dalla dinamica stratosferica sulla determinazione dei modelli.
Per fare solo un esempio pratico, le emissioni strato
ecmwf di ieri mattina (che si riferiscono sempre alla corsa 12z del giorno prima) a 150 hpa e a 240 ore davano una velocità zonale media di poco meno di 8 m/s, quelle di stamattina (risultato della corsa assai deludente di ieri sera) ne davano quasi il doppio.
E' evidente che questo non possa non incidere nella determinazione circa la tenuta di un blocco della circolazione.
Rimane tuttavia ferma la tendenza ad un progressivo abbassamento del trend
AO con crescenti valori negativi come anche la
nao appare orientata verso valori neutro/negativi.
Ad oggi la propagazione degli effetti stratosferici in troposfera, come già visto, sono limitati alle regioni subpolari con interessamento dell'area artica fino grossomodo a 70°N.
Questo rende molto instabili le determinazioni che sono in parte influenzate da fattori indiretti derivanti dalla stratosfera e in parte dalla troposfera in maniera del tutto caotica.
Lo stesso segnale propagativo non è stabile in quanto dipende dal trasferimento di momento easterlies dalle alte quote.
Gli scenari che si aprono sono i più disparati e proprio tra ieri sera e stamane appare una…."via di mezzo" tra il blocco totale con inversione completo di gradiente in troposfera (ovvero anticicloni alti e corrente a getto costretta a percorrere latitudini subtropicali) e una zonalità più elevata senza interazioni con le medie latitudini che pare sinceramente piuttosto improbabile.
Questa terza strada, magari provvisoriamente in attesa di un reversal maggiormente riferibile ad una completa inversione della circolazione, è fatta di strappi oceanici e di interazioni con aria fredda proveniente da latitudini artiche o artico continentali.
Oggi è quanto a mio avviso si può dire sulla base della complessiva condotta dell'atmosfera.
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