Ecco qua spiegato il condizionamento del MMW sia in stratosfera che in '' troposfera '' con riverbero su AO e NAO index, uno schema in linea generale per capire sopratutto i tempi di propagazione di questo evento stratosferico estremo (ESE) o Sudden Stratospheric Warming di tipo Major, dipende solo se se vuole utilizzare il nome americano o l'altro.
Lag temporale in troposfera, cosa ci potrebbe aspettare ??1 • 22 - 26 Gennaio 2019
La pulsazione numero 1 raggiungerà il suo picco proprio in questi giorni con un AO index previsto a - 3 che credetemi non è poco come antipasto. I modelli per tale periodo che è identificabile a occhio tra il 22 ed il 26 Gennaio vedono già un iniziale raffreddamento del Mediterraneo centrale con l'entrata di affondi freddi di aria artico-marittima dove qualche fortunato abitante dello stivale '' potrebbe '' già assaporare una prima nevicata fino al piano, indicativamente più probabile al centro-nord.
2 • 28 Gennaio - 15/20 Febbraio La formazione di un possibile WR a EUL centrato proprio sul pieno Mediterraneo centrale e sulla nostra penisola farà da calamita ad altri affondi di aria fredda dapprima artico-marittima e successivamente con possibili interazioni continentale. Ritengo possibile in questo lag temporale nel quale tra l'altro vedrà vita la seconda forte, intensa, pulsazione del MMW in troposfera con AO index che qualche forecast prevede a - 5/6 (scioccante) e una NAO leggermente negativa l'avvio di una possibile fase fredda ma stavolta più continentale con sempre interazione nord-atlantica ma meno accentuata.
Immerso in questo periodo forse se diciamo avremo dalla nostra l'anticiclone azzorriano come si deve con uno schema da Scand + aiuto dell'alta termica russa allora potremo sperare, anzi mi aspetto la grande botta.
E per grande botta intendo quella lì, il grande buio o altri nomi che gli stanno dando ultimamente
Un quadro che ancora una volta dovrebbe favorire le regioni centrali e settentrionali ma stavolta con un coinvolgimento maggiore di anche quelle adriatiche, meridionali.
• Le parole principali per questo periodo potranno essere EUL e Reiterazione continentale.
•• So di essermi spinto oltre il dovuto, potevo benissimamente fermarmi prima ma diciamo che qui c'è racchiuso tutto il mio pensiero, tra l'altro il target principale 22 Gennaio - 15/20 Febbraio detto ormai da giorni anche nelle analisi precedenti rimane sempre il solito mai cambiato.
••• Non rimane che seguire la situazione è vedere chi sarà '' il fortunato '' a vedere per primo il motivo di tanta nostra attesa, la dama dal bianco splendore ma non sui monti, al piano, spero vi sia piaciuto, ora entriamo nel vivo...
Ciao a tutti
Nessun update in tema strato?
Sarei molto curioso di sapere come sta evolvendo
Eppure in tropo vedo più un DISPLACEMENT...
effettivamente a guardare le emisferiche tropo si nota come il VPT si avvinghi su se stesso ed inizi a sviluppare disordinati movimenti antiorari già a 180 ore. Nel comparto europeo si nota come il flusso zonale, ancora sparato in uscita dal nord Atlantico, si getti in mediterraneo non riuscendo a superare i Balcani, con veloci e strette seccature di difficile collocazione. Speriamo, quando il treno invertirà completamente la marcia, di trovarci sul lato giusto
le nuvole alte non portano la pioggia. Papa Luciani
In troposfera il displacement può residuare, quale dinamica assimilabile, solo da effetti indiretti e non derivante da sequenza t-s-t in quanto non esiste una propagazione di momento easterlies in quel caso.
Può invece esserci un effetto derivante dal disturbo residuo, che resta nella media ed alta stratosfera e che va in via di risoluzione a partire dai piani bassi (tipica dinamica del displacement), sul comportamento delle Rossby a causa del gradiente ridotto dal disturbo stratosferico.
Spiegazioni alternative ad una dinamica di split non ne trovo, sebbene la stessa sia stata resa di difficile lettura dalla precedente e quasi contestuale simile ad un displacement e dal forte ritardo di ricostituzione del vps:
zonal_gph_anomaly_time_series_mean.png
Matteo
Dovessi commentare solamente il graifco che hai postato, mi verrebbe da dire/pensare che il determinismo ancora deve elaborare il riscaldamento troposferico che sta per arrivare e di conseguenza qualsiasi congettura sui prossimi 20 giorni (fatta adesso) puo essere stravolta.. sbaglio?
Ovviamente non sto parlando nè del mio orticello, nè dell'italia in generale, ma piuttosto come NH/Continente europeo..
Fino ad ora abbiamo "subito" diversi comportamenti atmosferici ed in particolare:
- L'ereditarietà della circolazione atlantica nao+/like dovuta anche ad una certa inerzia stagionale con la tendenza a coriacei promontori anticiclonici a ridosso dell'Europa sudoccidentale.
- Effetti di compressione del fronte polare in area euro-atlantica dovuta al primo impulso stratosferico (displacement) il quale ha creato una forte inerzia tra i vari piani isoentropici. Questo spiega anche la forte accelerazione dell'indice zonale avutasi in Europa e dei geopotenziali bassi ad essa collegati e conseguentemente la perdita vistosa della predicibilità temporale (le carte a sole 72 ore cambiano vistosamente per tutti i modelli)
- Effetti di una divergenza sempre più presente del getto in area russa perchè in troposfera, vista la situazione precedentemente descritta, la wave3 seppur debolmente ha prevalso imprimendo anche una divergenza del getto in area asiatica. Questa viene vista sempre più presente grazie alla presenza di una vasta pozza di aria gelida nei bassi strati che sta crescendo di giorno in giorno.
Detto tutto questo, l'impulso stratosferico successivo, che dovrebbe imprimere un calo in troposfera degli indici nao/ao, trova il terreno spianato ed una certa "configurazione" già "lavorata" dalla troposfera. Quindi il segnale seppur molto sfumato perchè corroso da una evoluzione troppo diluita nel tempo, probabilmente riuscirà ad incidere fortemente nei prossimi due mesi con la destrutturazione parziale o addirittura completa del vortice polare troposferico.
Teoricamente la tendenza ad avere invasioni di aria gelida su tutta l'Europa centro-occidentale a partire da febbraio è cosa quasi certa. Però aggiungerei la possibilità di una certa continuità comportamentale dell'atmosfera la quale potrà spingere le masse gelide anche più a sudest interessando praticamente tutto il mediterraneo.
Quindi probabilmente a partire da febbraio lo scivolo nordoccidentale per le cause dei primi due punti sarà sostituito da correnti nordorientali su tutta l'Europa compresa l'Italia.
Quote neve, posizione dei minimi, favoriti e sfavoriti li rimandiamo a 72 ore prima degli eventuali episodi
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