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  1. #1191
    Vento fresco L'avatar di Cloover
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Complimenti a Matteo per l'esaustivo intervento

    Volevo concludere con questa comparazione tra il MMW del 2018 e quello attuale:





    Notare la differenza nell'input del warming, anno scorso tutto a carico della 2^ onda e quest'anno tutto a carico della 1^.
    Quindi quest'anno non abbiamo mai avuto una buona strutturazione della 2^ onda, dovuto all'angolo dell'asse maggiore del VPS, che sappiamo essere forzato dalla particolare disposizione Troposferica.

    La propagazione ad inizio Gennaio c'è stata, grazie alla compressione adiabatica che ha portato il warming ad interessare tutta la colonna del VP:









    Il riscaldamento ha provocato la frenata zonale e la risonanza sulla 2^ cresta d'onda, dando il via ad un MMW split. Ma la 1^ onda è stata troppo addossata al Canada, favorendo la persistente ingenerenza del lobo canadese nel settore Euro-Atlantico.

    Come si vede siamo nettamente più vicini allo schema 1:



    Importantissimo nel determinare l'evoluzione di un MMW, rimane la particolare distribuzione delle anomalie nel settore Pacifico, sia per quanto riguarda l'Enso che la PDO. La 2^ onda si comporta sempre di conseguenza, come risonanza della 1^.

    Finisco dicendo che nonostante tutto abbiamo avuto due ESE consecutivi in questi ultimi 2 anni, avvalorando le tesi relative al forte disturbo alla circolazione zonale che avevamo ipotizzato in conseguenza all'attività solare, ma anche sottolineando ancora una volta l'importanza della PDO, teleconnessione chiave del WR emisferico, a cui aggiungo anche il peso della BDC sia essa forte o debole.

    Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/

  2. #1192
    Brezza tesa L'avatar di Giacomo 72
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Ragazzi, perdonatemi ma sono veramente senza parole, spiegazioni così chiare ed esaustive mi fanno amare ancor di più questa meravigliosa materia, e la preparazione di molti qui dentro è da standing ovation!!!!! Grazie a tutti per il magnifico "lavoro" che fate, siete uno spettacolo.
    Ultima modifica di Giacomo 72; 26/01/2019 alle 12:21

  3. #1193
    Bava di vento L'avatar di fabiorom
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Anche io mi unisco ai ringraziamenti a tutti quelli che scrivono in questa discussione!

  4. #1194
    Vento forte L'avatar di Lucas80
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Buongiorno a tutti.
    Riprendo questo post di Matteo sul Canadian Warming, perché mi era stato indicato che mi mancavano delle informazioni, così ho ascoltato volentieri l'indicazione e negli ultimi giorni mi sono ricavato finalmente qualche ora per fare alcune ricerche sull'argomento e le ho unite a delle Reanalisi che avevo. A dire il vero non ho trovato molte cose rispetto a quelle che già sapevo, invece ho trovato solo informazioni relativamente datate e, inoltre, alcuni punti non mi tornano.

    Ecco i punti principali che non mi tornano.

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Il Cw presenta quale caratteristica quella di avere un flusso di calore che si ferma in media stratosfera (30 hpa) lasciando sostanzialmente freddi gli strati superiori .....

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio

    ......
    Come dicevo e ho piacere nel ribadire il CW si vede nelle propagazione verso l'alto degli eddy heat fluxes in quanto presenta, quale caratteristica distintiva rispetto ai minor warmings ( e talvolta anche agli MMW displacement) quella di avere un limite di quota.
    Non è un caso infatti che questa dinamica venga rappresentata a 30 hpa ed il raffronto della propagazione del calore sarà di immediata intuizione.
    Prendo tre casi piuttosto chiari (di cui l'ultimo ancora da dichiarare efficialmente )

    ....

    novembre 2000 (ultimo caso accertato):

    Allegato 495286Allegato 495287

    novembre 1979:

    Allegato 495288Allegato 495289

    Al di sopra dei 30 hpa l'area canadese resta per lo più fredda ....


    Dai plot che avevo io a me risulta una cosa diversa ed in effetti anche dagli studi che ho trovato non si fa riferimento ad una differenza 10/30 hPa

    2000, 10 hPa



    2000, 30 hPa



    1979, 10 hPa



    1979, 30 hPa



    Il riscaldamento sull' Artico canadese a 10 hPa si nota e non è da meno rispetto a quello dei 30 hPa.



    Ulteriore corollario di ciò quale conseguenza è l'accelerazione zonale sostenuta che spesso contraddistingue questo raffreddamento ai piani superiori per la contestuale conservazione di momento angolare e la mancanza di apporto di calore.
    Io ho notato invece una decelerazione anche a 10 hPa, più in alto c'è sicuramente un' accelerazione

    2000, 10 hPa



    2000, 30 hPa



    1979, 10 hPa



    1979, 30 hPa



    Anche per altri CW la minestra è più o meno quella, più o meno

    1996, 10 hPa



    1996, 30 hPa



    1981, 10 hPa



    1981, 30 hPa



    Negli altri casi in cui invece si nota una trasmissione di calore verso l'alta stratosfera si parla di regola di semplici riscaldamenti minori oppure maggiori se il displacement comparta l'inversione polare dei venti zonali
    Anche sul Minor Warming non sono riuscito a trovare niente che si basa sulla trasmissione di calore verso l'alta stratosfera, perciò riporto un paio di definizioni classiche:
    " minor warmings when a temperature increase of at least
    25 degrees is observed in a period of a week or less at any stratospheric level" (WMO, 1978)

    Oppure, altra definizione meno stringente

    "Minor Warmings.... can indeed be intense and sometime also reverse the temperature gradients, but they do not result in a reversal of the circulation at the 10-hPa level. " (Labitzke,1999).

    [Traduzione da translate

    "Riscaldamenti "minori" quando un aumento di temperatura di almeno
    25 gradi sono osservati in un periodo di una settimana o meno a qualsiasi livello stratosferico".
    "Piccoli riscaldamenti .... possono infatti essere intensi ea volte anche invertire i gradienti di temperatura, ma non comportano un'inversione della circolazione a livello di 10 hPa"]


    Da letteratura risulta anche che un CW può essere caratterizzato da un'inversione dei venti zonali fino all'alta stratosfera in area polare, anche se il disturbo è più debole in confronto ai piani inferiori, tant'è che le definizioni ufficiali, che riporto più in basso, non lo escludono così come non si esclude la rappresentazione della dinamica oltre i 30 hPa.



    La casistica è poco significativa comunque, perché gli episodi sono pochi.


    Riporto anche il mio post:

    ""Che io sappia, e può darsi che mi manchi qualche informazione, il riscaldamento riguarda principalmente, ma non solo, la media e bassa stratosfera. L'incremento delle velocità zonali sarebbe poi un'ovvia conseguenza del riposizionamento del vortice polare stratosferico, che durante un Canadian Warming subisce un displacement con nucleo del vortice polare che si sposta sull'Europa orientale (settore settentrionale), l' aumento delle velocità zonali si può anche non verificare in caso di eventuali altri disturbi. Dalle definizioni ufficiali mi pare di capire che i punti salienti siano l'Alta Aleutinica, il riscaldamento ed il displacement."".


    Infine le definizioni ufficiali del Canadian Warming:
    - “Canadian” warmings which originate through the pulsation of the Aleutian anticyclone with the reversal of the temperature gradient poleward of 60°N (WMO, 1978)
    - ‎Canadian warming (C.W.), which originates through the pulsation of the Aleutian anticyclone with a possible reversal of the temperature gradient poleward of 60°N. (Labitzke,1981).
    - ‎Canadian Warmings often happen in early winter. They take place when the Aleutian stratospheric high intensifies and moves poleward. The Canadian warmings can reverse the temperature gradients and sometimes briefly change the wind direction, but they do nevertheless not lead to a breakdown of the cyclonic polar vortex. (Labitzke, Van Loon - 1999)
    - ‎"Canadian warmings", characterized by strong wave 1 amplification in the midstratosphere resulting in a shift of the vortex off the pole along 0° longitude, less disturbance in the upper stratosphere, and little phase tilt with height ( Labitzke, 1982; Clough et al., 1985; Juckes and O'Neill, 1988). Unlike major warmings, Canadian warmings rarely lead to a zonal mean wind reversal. (Manney,2001)
    - ‎Canadian warmings occur in early winter in the stratosphere of the Northern Hemisphere, typically from mid-November to early December. .. . The warm Aleutian High is advected eastward in a few days from its normal position over the dateline towards the 90°W line of longitude over Canada. The polar vortex is displaced from the pole and strongly distorted, but does not break down. Temperature changes are modest compared with major warmings, and affect mainly the middle and lower stratosphere. As the Aleutian High collapses, the vortex regains its usual polar position. (O'Neill-2003).

    [Traduzione da translate:

    Riscaldamento "canadese" che ha origine dalla pulsazione dell'anticiclone Aleutiano con l'inversione del gradiente di temperatura verso il polare di 60 ° N (WMO, 1978)
    - Riscaldamento canadese (C.W.), che ha origine dalla pulsazione dell'anticiclone Aleutiano con una possibile inversione del gradiente di temperatura verso il polare di 60 ° N. (Labitzke, 1981).
    - I riscaldamenti canadesi si verificano spesso all'inizio dell'inverno. Hanno luogo quando il livello stratosferico delle Aleutine si intensifica e si muove verso la punta. I riscaldamenti canadesi possono invertire i gradienti di temperatura e talvolta modificare brevemente la direzione del vento, ma non causano tuttavia la rottura del vortice polare ciclonico. (Labitzke, Van Loon - 1999)
    - ‎"Riscaldamento canadese", caratterizzato da una forte amplificazione dell'onda 1 nella midstratosfera che determina uno spostamento del vortice dal polo lungo 0 ° di longitudine, meno disturbi nella parte superiore della stratosfera e bassa inclinazione di fase con altezza (Labitzke, 1982; Clough et al ., 1985; Juckes e O'Neill, 1988). A differenza dei principali riscaldamenti, i surriscaldamenti canadesi raramente portano a un'inversione del vento medio zonale. (Manney, 2001)
    - I riscaldamenti canadesi si verificano all'inizio dell'inverno nella stratosfera dell'emisfero settentrionale, in genere da metà novembre all'inizio di dicembre. .. Il caldo Aleutian High viene avanzato verso est in pochi giorni dalla sua posizione normale sulla linea di riferimento verso la linea di longitudine di 90 ° W sopra il Canada. Il vortice polare è spostato dal polo e fortemente distorto, ma non si rompe. I cambiamenti di temperatura sono modesti rispetto ai principali riscaldamenti e interessano principalmente la media e bassa stratosfera. Quando l'Aleutian High crolla, il vortice riacquista la sua solita posizione polare. (O'Neill-2003).]

    Scusate se pubblico adesso ma il tempo è tiranno e scusate per il tipo di mappe ma queste sono quelle che avevo, era sicuramente meglio la polare ma c'è lo shutdown.
    Qualsiasi contributo costruttivo per l'argomento è ben accetto da parte mia, come sempre.

    Vpt/vps  2018/19 ed il futuro invernoVpt/vps  2018/19 ed il futuro inverno a tutti

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  5. #1195
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Cloover Visualizza Messaggio
    Complimenti a Matteo per l'esaustivo intervento

    Volevo concludere con questa comparazione tra il MMW del 2018 e quello attuale:

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    Notare la differenza nell'input del warming, anno scorso tutto a carico della 2^ onda e quest'anno tutto a carico della 1^.
    Quindi quest'anno non abbiamo mai avuto una buona strutturazione della 2^ onda, dovuto all'angolo dell'asse maggiore del VPS, che sappiamo essere forzato dalla particolare disposizione Troposferica.

    La propagazione ad inizio Gennaio c'è stata, grazie alla compressione adiabatica che ha portato il warming ad interessare tutta la colonna del VP:

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    Il riscaldamento ha provocato la frenata zonale e la risonanza sulla 2^ cresta d'onda, dando il via ad un MMW split. Ma la 1^ onda è stata troppo addossata al Canada, favorendo la persistente ingenerenza del lobo canadese nel settore Euro-Atlantico.

    Come si vede siamo nettamente più vicini allo schema 1:
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    Importantissimo nel determinare l'evoluzione di un MMW, rimane la particolare distribuzione delle anomalie nel settore Pacifico, sia per quanto riguarda l'Enso che la PDO. La 2^ onda si comporta sempre di conseguenza, come risonanza della 1^.

    Finisco dicendo che nonostante tutto abbiamo avuto due ESE consecutivi in questi ultimi 2 anni, avvalorando le tesi relative al forte disturbo alla circolazione zonale che avevamo ipotizzato in conseguenza all'attività solare, ma anche sottolineando ancora una volta l'importanza della PDO, teleconnessione chiave del WR emisferico, a cui aggiungo anche il peso della BDC sia essa forte o debole.

    Un altro particolare interessante che in troposfera si traduce in una frequente tendenza ad EPO negativa ovvero alla tendenza da parte del promontorio pacifico ad addossarsi alla west coast e, per un gioco d'onda e di compressione delle masse artiche, ad una difficile instaurazione di pattern nao- che è indispensabile per sostenere il ridge Atlantico.
    Matteo



  6. #1196
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Un altro particolare interessante che in troposfera si traduce in una frequente tendenza ad EPO negativa ovvero alla tendenza da parte del promontorio pacifico ad addossarsi alla west coast e, per un gioco d'onda e di compressione delle masse artiche, ad una difficile instaurazione di pattern nao- che è indispensabile per sostenere il ridge Atlantico.
    Esatto caro Matteo La NAO è fortemente dipendente dallo status Pacifico, risolto "l'inghippo" lì, cambierà anche il wr Euro-Atlantico, come è sempre accaduto.... Sono nozioni relative principalmente al concetto di tensione zonale, dove la forza/debolezza della depressione Aleutinica va ad influenzare il pattern emisferico.
    L'aver vissuto pienamente il periodo 2000-->2013 è stato illuminante in tal senso, evidenziando la presenza di cicli decadali e multidecadali collegati ad attività solare, circolazione termoalina e feedback circolatori, che vanno a caratterizzare il tempo su macro e microscala..... Un salutone
    Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/

  7. #1197
    Bava di vento L'avatar di davegahn
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    iconnh-0-180.pngeppure questa emisferica non e' malaccio....la w1 taglia tutto il polo e il canadese tende ad "arricciarsi"
    Beato colui che nulla si aspettava....... perché non rimarra' deluso!(Il maggiore John Urgayle )

  8. #1198
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da davegahn Visualizza Messaggio
    iconnh-0-180.pngeppure questa emisferica non e' malaccio....la w1 taglia tutto il polo e il canadese tende ad "arricciarsi"
    Vabbe ICON. ....fatto sta che secondo me i Gm nei prossimi giorni c'è ne faranno vedere di ogni.... guarda caso dopo che il.disturbo si propaghera anche sotto i 150 hpa...

  9. #1199
    Uragano L'avatar di giofelix
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    bene, quindi per tutti coloro che mangiano pasta e fagioli, che potete dire? Febbraio si, febbraio no?
    Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?

  10. #1200
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    Predefinito Re: Vpt/vps 2018/19 ed il futuro inverno

    Ni...

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