Questo lavoro oltre a rimuovere il trend tropicale usa un periodo neutro della ipo per calcolare le anomalie, non è che gli episodi di el nino/la nina vengono stravolti, la variabilità interannuale della regione enso è comunque molto più grande ma varia la classificazione per quelli borderline e negli ultimi anni l'impatto è di circa 0.3°C per l'area nino 3.4; per l'area nino west (0-15N, 130e-150e) viceversa le anomalie corrette sono più basse.
Error - Cookies Turned Off
circa un 50-55% di probabilità di la nina per l'autunno/inverno secondo l'ultimo forecast cpc/iri (che include sia i modelli che il giudizio di esperti), un 20-25% in più della climatologia ma evoluzione comunque ancora incerta, l'anomalia negativa dell'heat content si è ridotta parecchio c'è però in vista una fase di intensificazione dei venti sul pacifico da verificare se sarà duratura/avrà qualche impatto significativo ed eventualmente potrà generare una nuova kelvin wave:
figure03.jpg
u.anom.30.5S-5N.gif
Giu giu giu
In arrivo una fase di notevole rinforzo degli alisei sul Pacifico, che potrebbe riuscire a rimettere la niña in carreggiata dopo una lunga fase poco favorevole.
Al momento però resta troppo ad ovest per essere veramente efficace, se si estendesse fino alla costa americana sarebbe molto meglio.
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
Si, rappresentano la velocità zonale (quindi solo la componente da ovest verso est) dei venti nella fascia equatoriale, quindi anomalie negative indicano un rinforzo degli alisei mentre anomalie positive un loro indebolimento rispetto alla medie.
Una fase di intensi venti orientali può produrre una upwelling kelvin wave che si muove verso est sotto la superficie, ovvero una risalita di acque profonde più fredde, mente all'opposto venti occidentali possono produrre una downwelling kelvin wave che spinge verso il basso e verso est acque più calde. Bisogna sempre tenere a mente che il termoclino (lo strato di acque superficiali soggetto a rimescolamento e quindi più sensibile al riscaldamento solare) è molto più profondo ad ovest rispetto ad est, quindi le onde kelvin influenzando la profondità del termoclino producono grosse variazioni di temperatura.
wkteq_xz.gif
Più in generale alisei più intensi esaltano la normale circolazione oceanica caratterizzata da correnti fredde verso l'equatore lungo il lato occidentale dei continenti e quindi accentua il normale gradiente termico est-ovest.
Certo, gli effetti sono molto simili anche nell'oceano indiano, anche se l'effetto su IOD è di segno invertito per come è definito l'indice.
Le peculiarità della circolazione dell'oceano indiano però cambiano un po' la dinamica che ti ho descritto, non c'è un gradiente termico est-ovest permanente come in Pacifico ed entrambe le coste possono essere soggette ad upwelling o downwelling.
20200821_150726.jpg
Inviato dal mio SM-G930F utilizzando Tapatalk
Ultima modifica di snowaholic; 21/08/2020 alle 14:09
Segnalibri