Se fossimo in fase S->T da un po', ossia col passaggio della NAO verso la positività (avvenuto nella prima settimana di dicembre) e se la regola funzionasse potremmo perfino trarre un sospiro di sollievo, ne usciremmo entro 3 o 4 settimane al massimo, visto che dovremmo conteggiarci il periodo precedente in NAO+ e AO "ballerina"...
Peccato che la regola sia solo una modalità empirica, utile a definire lo stato del VPS/VPT (una sorta di "segnale"). Anche sulla lettura data del CW, come evento determinante (bugimeteo) sono in parziale disaccordo, il CW, per quanto sarebbe meglio non avercelo avuto, secondo me è stato ininfluente. Se fosse stato determinante la sua risoluzione avrebbe condotto velocemente a un ESE cold e comunque non avremmo dovuto aspettare un mese per vederne gli effetti in termini di propagazione del raffreddamento S->T.
Per come la penso io, molto semplicemente il VP (nella sua intera colonna), era settato verso l'ESE cold e verso una condizione di VP strong e al massimo il CW può averne modificato di alcuni giorni le tempistiche di realizzazione, cosa che comunque mi sembra arduo dimostrare...
In altre parole questo inverno, se finirà come probabile, ossia con un rinforzo dell'AO su valori di elevata positività per qualche settimana e con una NAO orientata fino a fine stagione su valori di positività, come conseguenza del trasferimento di moto dalla stratosfera alla troposfera, allora doveva essere così fin dall'inizio, senza la necessità di un CW, tant'è che la soglia "fatidica" dei +1,5 era stata già raggiunta (forse superata) in pieno novembre e ci si era avvicinati a tale valore perfino in ottobre.
Ci sono stagioni che nascono così, vedi il grafico con la situazione del 1989/90 postato da te e da Alessandro 1985 e quando nascono così lo fanno di "default" non ci arrivano per condizioni accidentali, anzi le eventuali condizioni "accidentali" non fanno deragliare più di tanto questo percorso dalla sua linearità. Ecco il CW io tendo a considerarlo un "incidente"...
Ultima modifica di galinsog@; 05/01/2020 alle 10:30
una definizione di CW l'avevo provata a dare le scorse settimane qui
comunque, qualcuno mi potrebbe riportare per favore le date di avvio degli ESE che hanno rispettato la statistica?
A furia di girarci attorno direi che ci siamo
I gm convergono, nella loro proiezione in stratosfera sull'evento Ese cold che ormai con tutta probabilità dovrebbe venir conclamato attorno al 12/13 gennaio prossimo arrivando verosimilmente a valori di superamento del Nam >+2 (potremmo arrivare anche in prossimità di +2,5 ) conclamando un evento estremo di rilevante portata.
L'inversione dei vettori dell'e.p. flux attestano una propagazione molto rapida quasi fulminea sui piani sottostanti ove peraltro ormai la colonna del vortice polare è piuttosto bene allineata dalle precedenti risonanze ben visibili in troposfera dallo stesso valore dell'Arctic Oscillation.
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L'inversione dei vettori testimoni della propagazione di moto westwerlies dai piani medio alti della stratosfera, dovrebbe realizzarsi con temporanea soppressione dei flussi di calore dal touch down segnatamente nei giorni 14 e 15 gennaio.
14.JPG 15.JPG
L'evento dell'ese cold viene peraltro anticipato da circa 10 gg di heat flux di intensità inferiore alla norma che consentirà di realizzare il riposizionamento del vps nella proiezione ortogonale del NAM/AO realizzando il valore necessario ( e superandolo !) a conclamare l'evento come da letteratura.
Matteo
Non è un caso il fatto che gli outlook ormai si facciano con cadenza mensile...
Peraltro l'ese cold è stata contemplata anche quale possibilità nel corso del mese di gennaio.
Attendiamo il realizzarsi dell'evento estremo dopodiché potremmo cominciare a farci qualche idea più precisa sul comportamento successivo dell'atmosfera anche in proiezione del mese di febbraio
Matteo
Si matteo, l’ESE stavolta sembra proprio che avverrà, tuttavia c’è qualche elemento che ancora (per ora) non lo fa entrare nella casistica come da letteratura, soprattutto per il condizionamento troposferico. Innanzitutto vedremo se ECMWF confermerà l’abbattimento dei flussi, la nasa nei suoi grafici (che sono aggiornati a ieri) non vede l’azzeramento degli heat Flickr. Tra l’altro è la media dei flussi di calore a 45gg che, con una fase sotto la norma di almeno 7/10 gg, anticipa l’ese cold e ad ora questa media, seppur in calo, non è vista sottomedia fino ad oltre il 10/01. Altro elemento sono le vorticità in bassa strato che continuano ad essere leggermente sotto la norma e che quindi potrebbero portare a un condizionamento più difficoltoso. Certo come hai giustamente detto, le condizioni di partenza non aiutano di certo, comunque per qualche giorno starei ancora a monitorare
Il "setting" va, a mio avviso, valutato ormai in base alla condotta dell'atmosfera già alla fine dell'estate e poi nei mesi di settembre e ottobre in cui il vps prende forma e consistenza.
Lo scorso ottobre ha segnato il peggior anno per l'incremento dei ghiacci post estivi che hanno subito un'ablazione molto rilevante con accumulo di calore latente e sensibile.
Questo non può non riverberarsi sull'intensità dei flussi verticali che sono correlati al gradiente purtroppo troppo debole per impedire una rincorsa della stratosfera verso il raffreddamento radiativo.
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il resto diventa poi una rincorsa verso un improbabile recupero dei flussi di calore che in effetti riprendono in parte il loro ruolo interrompendo o rallentando un processo di raffreddamento andato molto forse troppo avanti.
Le risonanze che si generano dalla stratosfera sono già il segnale di un ambiente che non subisce più passivamente le azioni della troposfera ma comincia, attraverso l'accentuazione delle dinamiche di moto (profondità del vps) e degli elementi di trasmissione (Epv), ad imporre alla troposfera un accelerazione di moto rispetto ad una situazione immatura dal punto di vista stagionale ove il gradiente è troppo debole rispetto quanto avviene in stratosfera.
A quel punto "sbagliare" è un attimo e gli eventi estremi (di un segno e dell'altro ) che si susseguono manifestano la rincorsa verso un equilibrio sempre più precario.
Matteo
Ti prefiguri l'Outlook senza che stato ancora redatto? E l'evoluzione post-ESE senza che sia ancora avvenuta? Diciamo che una cosa che, in caso di conclamazione dell'ESE nella sua forma più "canonica" di est me ne aspetterei ben poco... soprattutto se per te est si intende "Artico-continentale"... inoltre bisognerebbe un po' sfatare la leggenda, assunta quasi a vulgata, che AO++ e NAO++ vogliano dire inverni freddi sull'Europa orientale e sud-orientale... inoltre bisognerebbe sapere già ora quali risvolti avrà, nell'immediato, il touch-down in troposfera, in particolare per quanto riguarda le eventuali Rossby e la loro modalità di propagazione... insomma la fine della seconda decade, in troposfera, può avvenire all'insegna di scenari molto diversi...
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