Esatto, che è sempre un asse che spinge in direzione di un VP debole, con la stazionarietà e posizione dei blocchi che ne impediscono la contrazione e la "coda" che punta la California.
Quando si mette male avviene questo:
Certo, c'è da dire che anche quest'anno non siamo perfetti come disposizione teleconnettiva, pur essendoci interessanti spunti che mi stanno dando una moderata fiducia.
Quindi non sarà facile districare il tutto fino all'ultimo.
Tanto più che il 100% dei modelli stagionali vedono questo:
Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/
eh, ce la dobbiamo sudare anche quest'anno caro Filippo
Io sono quasi convinto che le stagionali siano d'accordo su questa evoluzione stagionale perchè stanno associando le dinamiche autunnali in corso con la QBO positiva, che da sola non vuol dire nulla.
2012
2019
2012
2019
• Riprendo un po' il confronto messo dal maestro un po' di tempo fa riguardante questo periodo autunnale 2019 e quello del 2012.
Come potete notare dai grafici sopra postati le similitudini sono tante sia parlando di anomalie dei GPH che degli Zonal Wind lungo tutto il piano isobarico del vortice polare. Anche se c'è da aggiungere che quest'anno abbiamo avuto un moderato-forte FW piuttosto condizionante.
Proiezioni:
Inoltre dalle proiezioni qui sopra postate sembra proprio che ci stiamo pian piano avvicinando al periodo di maggior raffreddamento stratosferico.
La troposfera ne rimarrà ancora non molto condizionata ma comunque il raffreddamento stratosferico dovrebbe sempre più cercare maggiori intese col basso. AO Index che diciamo per il solo mese di Novembre dovrebbe rimanere abbastanza altalenante tra una negatività non troppo pronunciata ed una positività sempre più imperante che si dovrebbe concretizzare maggiormente dal 10 del mese in poi.
La NAO invece dovrebbe gradualmente propendere anche lei verso una maggiore positività.
• Tutti segnali che lasciano presagire ad un approfondimento graduale del vortice polare ma che ancora non mostrano almeno nelle proiezioni attuali indizi che mi lasciano presagire ad un strat cooling di tipo estremo e per estremo intendo l'ESE COLD.
2015
2019
•• Anche se c'è da dire come si può notare nella comparazione qui sopra postata e personalmente da me scelta per analogia di configurazione del vortice polare che il rischio di andare incontro ad un ESE COLD è reale.
••• Conclusione
Concludendo comunque al momento direi che le vie di mezzo a questo schema qui sopra preposto potrebbero essere poche per non dire nulla. Stando alle proiezioni attuali per il prossimo futuro e direi inizio invernale non mi sento di escludere nemmeno l'ESE WARM perché le quotazioni propendono si in favore dell'ESE COLD ma ancora lassù in stratosfera o almeno dai grafici noaa di anomalie attuali non vedo l'incipit che decreta la formazione dell'ESE COLD, il TST EVENT che poi in seguito porta proprio alla discesa del raffreddamento stratosferico verso la troposfera, l'inizio del condizionamento insomma.
Dal long di ECMWF direi per almeno 10/15 giorni non si dovrebbero avere accorpamenti significativi in troposfera
In definitiva
Scusatemi per la lunga analisi sopra, il mio pensiero sul proseguo è riassumibile qui sotto.
Non vedo al momento come detto grandi vie di mezzo, verso l'ESE di tipo COLD oppure verso il MMW ??
La mia risposta la scrissi nell'analisi invernale messa qui tempo fa.
Ritengo chiave e di quasi vitale importanza quello che accadrà nel mese di Novembre sia in stratosfera che troposfera perché a seconda di ciò secondo me potremo avere in mano almeno il 60-70% delle chiavi sul prossimo futuro invernale italiano ed europeo.
••• Spero l'analisi sia comprensibile ma sopratutto se avessi errato qualcosa ditemelo perché in questo campo come analizzatore amatoriale delle dinamiche strato-troposferiche con relativi indici teleconnettivi mi ritengo solo un semplice neofita niente più.
Qualsiasi critica sopratutto se costruttiva è da me ben accettata, grazie dell'attenzione...
Quello che sta facendo la vera differenza rispetto al periodo 2013-17, è la stazionarietà d'onda.
Non c'è la classica rotazione dei blocchi, ma uno schema ben definito che mantiene un certo grado di ellitticizzazione del VPS impedendogli pericolose contrazioni, il tutto senza significativi heat flux.
L'asse del VPS è senza ombra di dubbio quello del 2 waves number pattern, vicino ad uno schema PDO-.
Questa evoluzione sta rappresentando la perfezione al momento, perchè ha le carte in regola per favorire il break down del VP nel momento in cui avremo un'attivazione dei flussi di calore (pattern NAO-):
Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/
Mi levi una curiosità: rispetto alla tua previsione di 5 anni fa, quando asserivi che il 2019/2020 sarebbe stato un punto di svolta degli inverni, sulla base delle dinamiche proprio degli ultimi 5 trimestri freddi, questa previsione la ritieni ancora valida ?
Inviato dal mio SM-G970F utilizzando Tapatalk
Segnalibri