Originariamente Scritto da
mat69
Il vortice polare stratosferico appare in prospettiva piuttosto forte e profondo anche se i propri massimi di vorticità potenziale sembrano almeno in parte accusare il colpo dovuto al forcing bilaterale dei flussi di calore provenienti dalla troposfera.
Pur al limite dello stratcooling (anzi in base ai valori del geopotenziale nel core del
vps, supportato da t. <-85°C questo limite di riferimento appare addirittura superato benché non necessariamente visibile dal
nam a causa della conformazione del vortice stesso),
Allegato 516660
la persistenza della wave 2 indurrà, da una parte una trasmissione di moto per compressione, da parte delle
epv, intermittente verso i piani bassi della stratosfera fino in troposfera (intermittente in quanto i nuclei di Vorticità Potenziali appaiono molto disorganizzati sotto i 70 hpa), dall'altra tenderà ad indebolire lo stesso
vps confermandone un aspetto ellitticizzato fino al limite della bilobazione.
Si tratta di un'azione troposferica che, al momento non pare in grado tuttavia di portare la massa del vortice stratosferico al di là del punto critico di rottura, ma di conferirgli una situazione di precario equilibrio tra un forte compattamento e il break down.
Il trasferimento di momento easterlies su 2 onde infatti va a provocare questa conformazione nel
vps che di fatto subirà, in base alle proiezioni del modello inglese, il forcing praticamente su tutte le quote .
Allegato 516661
E' proprio questa l'azione che, riuscendo ad arrivare anche in medio-alta stratosfera, dovrebbe venire incentivata dalla stratosfera stessa ma attraverso
epv che si vanno a distribuire nell'edge (ovvero nei bordi ) del
vps.
Se l'accelerazione zonale avviene non nel centro del
vps ma nelle periferie, è evidente che la trasmissione di questa dinamica va a richiamare un'azione d'onda in corrispondenza del centro del vortice fino in troposfera ovvero lo sviluppo di Rossby waves in grado di disturbare l'azione zonale del vortice polare.
Allegato 516662
Questo richiamo d'onda, al momento appena abbozzato nel long range (tendenza a
Scand+?
), sarebbe la risultante di questo richiamo di calore a cui contribuirebbe proprio il forcing stratosferico di un
vps disposto con assi Canada/artico russo-siberiano.
Altro piccolo fattore da valutare (fino a ieri l'altro praticamente inesistente) è l'attivazione di flussi di calore tropico/equatoriali in seno a fasi forzanti della
mjo (6/7) che contribuisce all'azione delle 2 onde il giusto "momento".
Comincia quindi a ...vedersi qualcosa di interessante anche se ovviamente si tratta al momento di indizi che necessiteranno di successive conferme.
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