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Risultati da 801 a 810 di 1364
  1. #801
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    sarà un grande outlook

    va dato merito, e mi riferisco al mea culpa di Alessandro, che qui non ci è si è mai sbilanciati anche quando a inizio dicembre parlavamo tutti di altre cose...
    quindi....
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  2. #802
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Be', ma quello arriverebbe dopo, preceduto dall'azzeramento dei flussi e quindi verosimilmente avremmo la conclamazione dell'Ese poco prima dell'Epifania, con il classico touch-dow e la temporanea ripresa dei flussi, con vettori fortemente divergenti, subito a seguire... ovviamente saremmo di qualche giorno oltre il periodo previsionale dei modelli...
    Ripeto, non ne sarei così certo.

  3. #803
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Ripeto, non ne sarei così certo.
    Infatti ho usato il condizionale, proprio perché non sono certo delle tempistiche e perché possono dilatarsi in funzione della natura del disturbo stratosferico (ad esempio se anziché un minor-warming si avesse un'evoluzione in MMW di tipo displacement), ma inevitabilmente lo scotto sarebbe un successivo netto allineamento dell'intera colonna del VP (che poi sarebbe solo la ricostruzione di un equilibrio termo-dinamico mancato fino a oggi) e questo sia in caso di riscaldamento di tipo "minor" sia di "major" con dislocazione. Io sinceramente non vedo nessun modo di evitare l'Ese cold, mi pare che la troposfera abbia fatto tutto il possibile e che ormai le opzioni siano esaurite. L'unica incertezza sarebbe nell'evoluzione post-condizionamento e riguaderebbe più che altro il FP in Nord Atlantico e l'eventuale durata della fase in AO+ (quella in NAO+ si espliciterebbe probabilmente per tutto il periodo canonico, ossia fino alla seconda metà di febbraio).

  4. #804
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    ti ringrazio Cristiano
    mi dai la sponda per sottolineare che il mea culpa non è assolutamente relativo al lavoro della squadra che è stato obiettivamente sosddisfacente ma di natura meramente personale in relazione ad alcune valutazioni nel corso dell'autunno e conseguentemente al mio sbilanciarmi circa un possibile cambio di passo stagionale sul finale d'anno
    non ha senso fare un mea culpa per qualche speranza personale, sostenuta da solide basi.
    Nessuno qui dentro si deve scusare di niente, per quanto riguarda la dinamica in fieri e futura, andiamo step by step come premesso nell'outlook, il primo step direi che sia stato centrato in pieno. Non è colpa proprio di nessuno se, qualsiasi cosa faccia, si finisce sistematicamente a +3 dalla trentennale di riferimento.
    proclami non ne sono stati fatti, un conto è sperare in un qualcosa (ripeto, fortemente sostenuto da basi e fatti), un conto è fare proclami ai 4 venti. Avanti tutta Ale, che così si sta andando benone con l'outlook mensile, è la cosa più sensata che si potesse fare IMHO. e difatti...
    Si vis pacem, para bellum.

  5. #805
    Vento forte L'avatar di bugimeteo
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Secondo me il Cs ha dimostrato grande equilibrio e maturità: la scelta di fare outlook mensili è vincente e ormai l unica percorribile visto l impatto del gw sulla circolazione globale e della conseguente minor rilevanza della base statistica sulla previsione.
    Aggiungo che un autunno senza ghiacci al polo e il cw erano segnali da tenere bene in considerazione .
    E ora becchiamoci altri due mesi di non inverno
    Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare

  6. #806
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da bugimeteo Visualizza Messaggio
    Secondo me il Cs ha dimostrato grande equilibrio e maturità: la scelta di fare outlook mensili è vincente e ormai l unica percorribile visto l impatto del gw sulla circolazione globale e della conseguente minor rilevanza della base statistica sulla previsione.
    E ora becchiamoci altri due mesi di non inverno
    gente, se lo dice anche il Bugi vale almeno doppio!
    sono certo che farà un marzo da annali meteo
    Si vis pacem, para bellum.

  7. #807
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    (...) sono certo che farà un marzo da annali meteo
    No!

  8. #808
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Infatti ho usato il condizionale, proprio perché non sono certo delle tempistiche e perché possono dilatarsi in funzione della natura del disturbo stratosferico (ad esempio se anziché un minor-warming si avesse un'evoluzione in MMW di tipo displacement), ma inevitabilmente lo scotto sarebbe un successivo netto allineamento dell'intera colonna del VP (che poi sarebbe solo la ricostruzione di un equilibrio termo-dinamico mancato fino a oggi) e questo sia in caso di riscaldamento di tipo "minor" sia di "major" con dislocazione. Io sinceramente non vedo nessun modo di evitare l'Ese cold, mi pare che la troposfera abbia fatto tutto il possibile e che ormai le opzioni siano esaurite. L'unica incertezza sarebbe nell'evoluzione post-condizionamento e riguaderebbe più che altro il FP in Nord Atlantico e l'eventuale durata della fase in AO+ (quella in NAO+ si espliciterebbe probabilmente per tutto il periodo canonico, ossia fino alla seconda metà di febbraio).
    sono d'accordo, quoto tutto.
    oh, poi magari rimbalza e va in MMW split, con un nuovo febbraio 2012
    no eh?
    Si vis pacem, para bellum.

  9. #809
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    sono d'accordo, quoto tutto.
    oh, poi magari rimbalza e va in MMW split, con un nuovo febbraio 2012
    no eh?
    Guarda, a me viene da pensare uno schema evolutivo in stile gennaio-marzo 2011, per cui lo dico tranquillamente: vade retro... preferirei zonalità fino alle porte di aprile... Insomma l'Ese che interrompe un determinato assetto circolatorio a fine anno e che poi si ripresenta a fine condizionamento proprio nell'ultimo scampo di stagione... ergo: spero che se VP strong deve essere lo sia fino in fondo come in alcune annate del passato remoto (1975, 1989), in cui fino all'Equinozio il VP ha "piallato" tutto...
    Ultima modifica di galinsog@; 23/12/2019 alle 12:37

  10. #810
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Di questo non sarei così tanto sicuro, non vedo soppressione dei flussi che indicherebbe il cosiddetto touch down classico di un ese cold.....quello che si vede è "solo" un marcato effetto risonante dalla strato alla troposfera ma non il classico precondizionamento da ese cold.
    Infatti.
    La soppressione dei flussi indica una situazione temporanea di equilibrio "quasi perfetta" nella colonna del vortice polare che si realizza nel touch down in coincidenza non solo delle condizioni di profondità necessarie a configurare uno strat cooling (ove il valore soglia è di circa 2820 dam nel core del vps a 10 hpa) e che ci sarebbero alla grande , ma anche dell'allocazione dello stesso vps con il core coincidente al polo geografico e di una sua conformazione tipicamente sferica o quasi.
    In mancanza di ciò è facile che nuovi attriti non permettano la completa inibizione dell'heat flux.
    Non dimentichiamoci che il NAM ha le proiezioni ortogonali dell'AO e quindi si comporta di conseguenza.
    Qui non stiamo parlando ancora di Ese cold bensì di risonanza stratosferica dalle quote medio alte a quelle inferiori dal momento che è la fisica che detta le regole e non il contrario.

    Come evidenziato già in passato, in un ambiente stratificato laminare l'azione di moto verso il basso che non può essere determinato dalla turbolenza, si attua mediante nuclei di vorticità potenziali (EPV).
    Oggi i grafici relativi a questi ultimi, in concomitanza con valori del minimo del vps a 10 hpa che conclama uno stato di strat cooling, evidenziano un buon livello di trasmissione di moto del segnale westerlies fino almeno ai 50/70 hpa.
    Dopo il segnale si fa più debole e le epv appaiono più rarefatte e meno coese.

    Questo non toglie il fatto che l'ese cold potrebbe concretizzarsi anche dopo.
    Matteo



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