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  1. #811
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Infatti.
    La soppressione dei flussi indica una situazione temporanea di equilibrio "quasi perfetta" nella colonna del vortice polare che si realizza nel touch down in coincidenza non solo delle condizioni di profondità necessarie a configurare uno strat cooling (ove il valore soglia è di circa 2820 dam nel core del vps a 10 hpa) e che ci sarebbero alla grande , ma anche dell'allocazione dello stesso vps con il core coincidente al polo geografico e di una sua conformazione tipicamente sferica o quasi.
    In mancanza di ciò è facile che nuovi attriti non permettano la completa inibizione dell'heat flux.
    Non dimentichiamoci che il NAM ha le proiezioni ortogonali dell'AO e quindi si comporta di conseguenza.
    Qui non stiamo parlando ancora di Ese cold bensì di risonanza stratosferica dalle quote medio alte a quelle inferiori dal momento che è la fisica che detta le regole e non il contrario.

    Come evidenziato già in passato, in un ambiente stratificato laminare l'azione di moto verso il basso che non può essere determinato dalla turbolenza, si attua mediante nuclei di vorticità potenziali (EPV).
    Oggi i grafici relativi a questi ultimi, in concomitanza con valori del minimo del vps a 10 hpa che conclama uno stato di strat cooling, evidenziano un buon livello di trasmissione di moto del segnale westerlies fino almeno ai 50/70 hpa.
    Dopo il segnale si fa più debole e le epv appaiono più rarefatte e meno coese.

    Questo non toglie il fatto che l'ese cold potrebbe concretizzarsi anche dopo.
    Grazie mat, nel novero delle possibilità esiste dunque una possibile cattiva trasmissione fino ai piani più bassi e, a livello tropo, una circolazione secondaria freddina...che non cambierebbe più di tanto le sorti ma almeno ci darebbe una parvenza simil invernale...sbaglio ?

  2. #812
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Infatti.
    La soppressione dei flussi indica una situazione temporanea di equilibrio "quasi perfetta" nella colonna del vortice polare che si realizza nel touch down in coincidenza non solo delle condizioni di profondità necessarie a configurare uno strat cooling (ove il valore soglia è di circa 2820 dam nel core del vps a 10 hpa) e che ci sarebbero alla grande , ma anche dell'allocazione dello stesso vps con il core coincidente al polo geografico e di una sua conformazione tipicamente sferica o quasi.
    In mancanza di ciò è facile che nuovi attriti non permettano la completa inibizione dell'heat flux.
    Non dimentichiamoci che il NAM ha le proiezioni ortogonali dell'AO e quindi si comporta di conseguenza.
    Qui non stiamo parlando ancora di Ese cold bensì di risonanza stratosferica dalle quote medio alte a quelle inferiori dal momento che è la fisica che detta le regole e non il contrario.

    Come evidenziato già in passato, in un ambiente stratificato laminare l'azione di moto verso il basso che non può essere determinato dalla turbolenza, si attua mediante nuclei di vorticità potenziali (EPV).
    Oggi i grafici relativi a questi ultimi, in concomitanza con valori del minimo del vps a 10 hpa che conclama uno stato di strat cooling, evidenziano un buon livello di trasmissione di moto del segnale westerlies fino almeno ai 50/70 hpa.
    Dopo il segnale si fa più debole e le epv appaiono più rarefatte e meno coese.

    Questo non toglie il fatto che l'ese cold potrebbe concretizzarsi anche dopo.
    magari rimane tutto cosi, ne carne ne pesce, come lo scorso anno
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  3. #813
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    magari rimane tutto cosi, ne carne ne pesce, come lo scorso anno
    lo scorso anno era leggermente diverso, non è bastato un doppio MMW nel giro di 20 giorni a demolire completamente il VP, difatti poi si è comportato più come displacement che split.
    Si vis pacem, para bellum.

  4. #814
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    lo scorso anno era leggermente diverso, non è bastato un doppio MMW nel giro di 20 giorni a demolire completamente il VP, difatti poi si è comportato più come displacement che split.
    Si per la scarsa comunicazione tra i vari piani,magari succede ancoraRosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20


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  5. #815
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Per chiudere il cerchio facciamoci pure un mmw desplacement tra 15/20gg
    Investo in un futuro meteoclimatico in palese enfasi scalare

  6. #816
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Infatti.
    Come evidenziato già in passato, in un ambiente stratificato laminare l'azione di moto verso il basso che non può essere determinato dalla turbolenza, si attua mediante nuclei di vorticità potenziali (EPV).
    Oggi i grafici relativi a questi ultimi, in concomitanza con valori del minimo del vps a 10 hpa che conclama uno stato di strat cooling, evidenziano un buon livello di trasmissione di moto del segnale westerlies fino almeno ai 50/70 hpa.
    Dopo il segnale si fa più debole e le epv appaiono più rarefatte e meno coese.

    Questo non toglie il fatto che l'ese cold potrebbe concretizzarsi anche dopo.
    Concordo, però vedo difficile la trasmissione di momento angolare fino a quando il VPT si manterrà ellittico e fino a quando l'attrito favorirà riscaldamenti in sede siberiana... per cui sui tempi penso ci sia incertezza, sulla dinamica temo ve ne sia molto di meno (e qui ci sarà da capire se avremo un minor warming o un MMW con displacement, oppure nessuno dei due), perché forse con l'eventuale minor, la durata del periodo in cui S e T saranno sincronizzate, potrebbe non essere sufficiente per sfociare in ESE di tipo freddo (sperando che le uscite stratosferiche odierne siano un minimo attenuate), invece con un displacement in fase di risoluzione mi parrebbe impossibile il contrario... insomma nell'ESE cold ci andremmo a sbattere diritti, magari appena dopo la metà di gennaio...

    Comunque sarebbe l'evoluzione invernale che un po' mi attendevo, con una prima parte di stagione dinamica (dicembre) e una più statica (gennaio e almeno parte di febbraio)... di certo il dinamismo dicembrino avrebbe potuto mostrarci un volto stagionale diverso da quello che abbiamo visto e se buttasse davvero male sarebbe il rimpianto più grosso...
    Ultima modifica di galinsog@; 23/12/2019 alle 13:20

  7. #817
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Grazie mat, nel novero delle possibilità esiste dunque una possibile cattiva trasmissione fino ai piani più bassi e, a livello tropo, una circolazione secondaria freddina...che non cambierebbe più di tanto le sorti ma almeno ci darebbe una parvenza simil invernale...sbaglio ?

    Circolazione secondaria con una compressione di massa nel settore euroatlantico?

    La vedo dura, tolta la sfreddatina a ridosso di Capodanno, temo che di "est" ne vedremo assai poco per un po'.
    Matteo



  8. #818
    Burrasca L'avatar di Adriano90
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio

    Circolazione secondaria con una compressione di massa nel settore euroatlantico?

    La vedo dura, tolta la sfreddatina a ridosso di Capodanno, temo che di "est" ne vedremo assai poco per un po'.
    Se riesco a leggerti la tua opinione è una serie di onde corte freddine che almeno manterrebbero le temperature in media...in un contesto dominato da westernlies e strappetti a ridosso dell'Europa centrale. Il contesto, quindi, è quello di un "apri e chiudi" ma senza temperature e precipitazioni estese e intense come nel mese di novembre e dicembre.

    Vediamo che succede. Grazie ale, mat e tutti gli intervenuti per la sobrietà con cui "conversiamo".
    Always looking at the sky.


  9. #819
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Adriano90 Visualizza Messaggio
    Se riesco a leggerti la tua opinione è una serie di onde corte freddine che almeno manterrebbero le temperature in media...in un contesto dominato da westernlies e strappetti a ridosso dell'Europa centrale. Il contesto, quindi, è quello di un "apri e chiudi" ma senza temperature e precipitazioni estese e intense come nel mese di novembre e dicembre.

    Vediamo che succede. Grazie ale, mat e tutti gli intervenuti per la sobrietà con cui "conversiamo".
    Volendo ci sarebbe un'ulteriore alternativa, che giocherebbe sugli equilibri termodinamici interni alla colonna d'aria di un VP decentrato rispetto al Polo ed ellitticizzato... il problema è che sarebbe come giocare alla roulette russa con 5 proiettili nel tamburo... perché le probabilità che continui disturbi a carico di una sola onda planetaria impediscano il ricompattamento del VP, in troposfera, rendendolo recettivo alle epv che caleranno dall'alto, mi sembra veramente molto ridotta...
    Ultima modifica di galinsog@; 23/12/2019 alle 13:41

  10. #820
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Un contesto di circolazione con onde corte, favorevole a piccoli strappi con ingresso di aria polare marittima, oltre a richiedere un po' di tempo (in caso di conclamazione di ESE cold, almeno un paio di settimane con AO molto positiva sono preventivabili) penso che avrebbe elevate probabilità di condurci al bivio di cui avevo già scritto: ossia l'alternativa a un dominio anticlonico incontrastato sarebbe una situazione circolatoria assimilabile quella del gennaio-febbraio 2014 o se vogliamo del gennaio/prima decade di febbraio 2018, probabilmente riuscirebbe a mantenere le temperature in media o appena sopramedia in quota (e più ai 700 che agli 850 hPa) ma al suolo sarebbe uno sfacelo quasi ovunque...
    Ultima modifica di galinsog@; 23/12/2019 alle 14:22

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