Un’altra domanda interessante sarebbe questa: “siamo sicuri di conoscere i meccanismi con cui differentemente oceano e ghiacci influiscono sullo sviluppo del VP?”. La tesi che va per la maggiore è quella che il deficit dei ghiacci artici vada a contrastare la formazione del VP per la minor “disponibilità” di freddo e quindi maggior intrusione di aria calda fin nei pressi del polo geografico e di conseguenza il VP vada a rintanarsi nelle poche zone ricoperte dai ghiacci. Siamo sicuri sia realmente così?
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Qui possiamo vedere com’è cambiata la situazione in area polare negli anni successivi alla grande crisi del 2007 rispetto al ventennio 80-00 durante il periodo di sviluppo del VP. Vediamo che i geopotenziali sono aumentati nelle zone in cui resiste maggiormente il ghiaccio e sono invece calati nelle zone periferiche che hanno sofferto di più il deficit e che quindi si sono spesso trovate libere. Mi viene quindi da pensare che le maggiori turbolenze create dalla superficie oceanica rispetto a quella coperta di ghiaccio possa facilitare la formazione delle basse pressioni e che quindi le maggiori difficoltà del VP nel periodo di maturazione derivi da questo “dislocamento” delle vorticità lontano dal polo (che è poi quello che si dice nella tesi dell’amplificazione artica).
Insomma magari ho scritto un mare di castronerie ma direi che c’è materiale per studiarci su
2012: 31 Gennaio - 15 Febbraio (120 cm) T. minima: -10,9°C
2017: 5 - 19 Gennaio (40 cm)T. minima: -10,7°C
2018: 24 - 28 Febbraio (30 cm) T. minima: -11,2°C
Daniele/Alessandro, tralasciando il fatto che siamo ancora all'inizio e quindi un'eventuale SC non dovrebbe condizionare a lungo i piani inferiori è un buon segno che ripartano i flussi di calore giusto? In quanto, se ho capito bene dai vostri interventi sui trend passati del VP, è un segnale che la stratosfera non riesce ad imporsi sui piani troposferici inferiori che reagiscono continuando ad apportare disturbi (si vede dal grafico delle EPV di ECMWF che però non ha ancora aggiornato ).
Inoltre, mi pare di capire già da queste prime battute, dall'analisi di questi grafici e dai primi vostri commenti come quest'inverno potrebbe essere più vivo del previsto in quanto la troposfera pare piuttosto "agitata" (tripolo atlantico SST da NAO-, PNA piuttosto instabile, anomalie positive di SST più shiftate ad ovest e maggiori ondulazione del FP) e pronta a reagire ad una stratosfera incline ad un raffreddamento progressivo (QBO occidentale, trasporto di ozono non eccessivamente forte al momento).
Scusate se ho espresso concetti banali ma a volte mi serve anche a me per fare un pò di ordine mentale
Non sono affatto concetti banali Gio . In attesa di Alessandro ti dico come la penso io.
Per quanto riguarda i flussi di calore è sicuramente positivo che ripartano e direi anche fisiologico dato l’accorpamento del VP. Ora però questi stessi flussi devono mantenersi costanti, senza picchi esagerati e soprattutto il più convergenti possibile altrimenti si rischierebbe l’effetto contrario, con trottola polare che dato il momento angolare accelererebbe ancora di più.
Sulla seconda parte del messaggio sfondi una porta aperta con me . Siamo ancora agli albori del semestre freddo quindi i discorsi che facciamo sono acerbi e vanno presi con le pinze ma per ora direi che la troposfera e soprattutto il trasporto d’onda mi sembrano ben più reattivi rispetto a molti degli ultimi anni
se non ricordo male abbiamo avuto, negli ultimi anni, un canadese sempre bello pimpante con anche qualche record di freddo o comunque ricordo delle -40/45 spesso e volentieri... non penso sia un caso
PS: la situazione ghiacci è davvero impressionante. c'è da mettersi le mani nei capelli e strapparseli, perché anche solo graficamente è un DISASTRO. povero mondo...
Si vis pacem, para bellum.
Sulla situazione dei ghiacci artici, attualmente piuttosto disastrosa, non mi fascerei però più di tanto la testa: per quanto riguarda la parte lato Bering che è quella con deficit mostruoso, c'è da dire che le forti vorticità a livello troposferico che si vedono dai gm in quella zona ( minimi molto profondi e tempestosi), probabilmente stanno sfavorendo il recupero , recupero che però una volta che tali vorticità si placheranno potrebbe essere anche estremamente rapido...ovvio che si parte da una situazione molto pesante.
sì Marco, io parlavo in generale e non in ottica invernale europea, poco mi importa a tal proposito.
fermo restando che quanto dici possa essere verissimo, il problema è che anche dovesse recuperare si parlerebbe di ghiaccio poco spesso laddove ci dovrebbero essere i metri. la situazione è disastrosa, senza se e senza ma, siamo vicinissimi ai minimi storici e di espansione e di volume e di qualsiasi parametro.
detto ciò, prima di riabissarmi, mi incuriosisce tantissimo questa fortissima partenza della stratosfera (non che sia una novità ultimamente) un mese prima del solito, circa. visto e considerato che la soglia NAM è molto probabile che la passeremo, oramai è una sorta di certezza, me la giocherei il più presto possibile. Detta questa stupidaggine, approfondirei molto sulla strato quest'anno, visto anche come è andato lo scorso. penso che la chiave di volta possa essere lì, unitamente ad un altro paio di tasselli...
Si vis pacem, para bellum.
Si infatti l'ho già scritto anche io che se SC dovrà essere, meglio che sia il più presto possibile...a proposito di strato vi allego questo link in cui si parla di un errore nel modello strato di ecmwf ora corretto: se Dio vuole , forse, si sono accorti delle scarse performance di quello che una volta era il fiore all'occhiello dei gm.
How to reduce the influence of model bias at the start of forecasts | ECMWF
ve la butto lì
novembre con atlantico basso?
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