Assolutamente si anche se non vuole essere propriamente una previsione, visto che cmq ci sono un'altra valanga di parametri che influenzano le masse d'aria, altrimenti gli inverni si somiglierebbero tutti...
In questi anni abbiamo visto come, anche in presenza di una fortissima BDC come nell'Inverno 2014/15, non siamo arrivati al break down del VP nonostante heat flux potentissimi ma tutti a carico di una sola onda.
Questo era infatti il tassello che mi mancava riguardo lo studio sulla BDC e la sua pur buona predittivitÃ* invernale.
Quindi per provocare un disturbo importante al VP, non bastano Heat flux potentissimi e convergenti se a lavorare è soltanto una cresta d'onda, visto che in tal caso arriviamo a significative ellitticizzazioni, displacement e contrazioni, seguiti da approfondimenti via via sempre più intensi, senza sostanzialmente arrivare a nulla di concreto.
Ma per avere efficaci disturbi a 2 creste d'onda, c'è bisogno di una particolare locazione dei nuclei di vorticitÃ* del VP, locazione che si ritrova ad essere influenzata dall'attivitÃ* solare.
Come si intuisce piccole traslazioni di tali nuclei, sono impattanti sulla particolare orografia del nostro emisfero, avendo ripercussioni a cascata su snowcover, indici oceanici (PDO, Tripolo,) sui centri di convezione (MJO), persino sulla modulazione dei settori del Nino. Cambiano infatti un sacco di parametri legati all'attivitÃ* d'onda....Cambia il profilo termico, la piovositÃ*, i venti....
GiÃ* nell'Inverno 2017/18 abbiamo avuto i primi segnali come era nelle previsioni, con un MMW split che non si verificava dall'Inverno 2012/13. Seguito da un altro MMW pure lo scorso Inverno.
Abbiamo quindi indici in bassa frequenza che spingono in direzione di un Inverno connotato da una forte perturbabilitÃ* del getto, che senza entrare nel dettaglio trimestrale , innalza la probabilitÃ* di assistere ad ondate di freddo, pioggia/neve sin verso i settori occidentali Europei e del Mediterraneo.
Ultima modifica di Cloover; 31/10/2019 alle 17:55
Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/
Se ci si distacca un momento dalle alterazioni dovute alle influenze dell'GW propriamente detto sulla dinamiche che ci si potrebbe attendere, sono sostanzialmente d'accordo con te, ciò nonostante non si può fare a meno di essere, tra virgolette, "preoccupati" riguardo le modifiche che avvengono ormai da qualche anno sullo scacchiere emisferico. Speriamo, intanto grazie
Penso anche io in un inverno divertente, in modalità retrogressioni. Speriamo non ci faccia penare con nevi spagnole
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Sembra proprio che la troposfera quest’anno non digerisca gli impulsi di vorticità in discesa dalla stratosfera
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La disposizione del VPT e quindi delle onde troposferiche è quella di cui si discute già da qualche settimana in questo thread, ed è ben diversa rispetto agli ultimi anni. Vero che siamo ancora a lungo termine ma le frequentazioni per una dinamica come questa stanno aumentando negli ultimi run .
Spostando lo sguardo più su
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andremo verso un ese cold o verso un ese warm?
Aggiungerei anche questa
Resistenza davvero stoica della troposfera.
Comunque la situazione è davvero interessantissima.
2012: 31 Gennaio - 15 Febbraio (120 cm) T. minima: -10,9°C
2017: 5 - 19 Gennaio (40 cm)T. minima: -10,7°C
2018: 24 - 28 Febbraio (30 cm) T. minima: -11,2°C
Si vede bene Ale dalle mappe di ECMWF il pattern a due onde di cui si discute da un po' di tempo, le mappe di ieri erano volte ad un indebolimento mi pare mentre oggi decisamente no.
Probabilmente anche la madden, forse un po' sorprendentemente, ci sta mettendo del suo uscendo dal cerchio:
Inviato dal mio Lenovo TB3-730X utilizzando Tapatalk
Direi di partire subito con l'AO Index che è previsto in forte tracollo e dovrebbe attestarsi su una media di - 3 verso il 10-13 Novembre, parliamo quindi un possente disturbo in troposfera ai danni del vortice polare troposferico.
Che troviamo confermato qui sopra a partire dal 10 Novembre.
Un disturbo davvero molto possente e strutturato che andrà a compromettere notevolmente il vortice polare dapprima troposferico ma sopratutto sembra avvenire nella sua fase di quasi massimo raffreddamento attuale.Un coltello piantato dritto quasi al cuore quando le cose (per lui) sembrava potessero andare per il meglio.
Stavolta il tutto pare messo in moto dalla seconda onda planetaria, la prima sembrerebbe rimanere meno attiva (dovrei riguardarmi le altre mappe a riguarda ma ora mi fa fatica,ahaha).
-> Mi ero dimenticato di aggiungere che il NAM index visto quanto previsto subirà una più o meno marcata battuta di arresto che valuteremo meglio per intensità i prossimi giorni.
Tra l'altro proprio verso metà mese quando sembra interrompersi il lungo periodo perturbato atlantico (chiudersi la porta) iniziato poco fa si notano i primi interessanti movimenti in troposfera, ho preso come riferimento GFS alle sue fanta 336 h ma basterebbe già l'inglese alle 240 h per notare qualcosina.E ormai quasi lecito aspettarsi verso quel periodo non vorrei dirlo ma ormai lo faccio i primi seri raffreddamenti sull'Europa orientale anzi direi forse anche più intensi del normale.
Anche qui in Italia la situazione potrebbe sbloccarsi verso quel periodo lì e virare verso un graduale possibile raffreddamento.
•• Vista la forte intensità del riscaldamento troposferico previsto per non dire violenta come risponderà il vortice polare, sopratutto quello stratosferico ?? Perché è ormai chiaro che lassù il VPS non starà a guardare e la risposta a tale sconquasso sarà immediata adesso però ci sarà da vedere e sarà di vitale importanza per il proseguo valutarne l'entità.
1 • Se il VPS dopo il parziale rallentamento rispondesse approfondendosi ulteriormente e stavolta in maniera molto intensa allora i rischi di un ESE COLD diventerebbero purtroppo concreti e a questo punto nulla potrà intervenire a fermarlo se non dopo il suo normale decorso di circa 60 giorni. Capirete bene che ci giocheremo una buona parte di fetta invernale.
2 • Se il VPS dopo il forte sconquasso facesse fatica a riprendersi o lo facesse in maniera moderata senza passare all'estremo allora salirebbero nettamente per non dire quasi sicuramente le quotazioni di un successivo MMW che a questo punto potrebbe veder vita nel mese di Dicembre da metà in poi. Successivamente lì per noi potrebbero aprirsi diversi scenari più o meno favorevoli ma sicuramente dinamici.
•• Quando potremo avere la risposta ??
Verso fine mese, perché è una dinamica vista la portata e l'intensità che richiede diversi giorni per la realizzazione.Ma di una cosa sono quasi sicuro, ci darà una risposta quasi certa su parte delle chiavi del prossimo Inverno.
••• E per concludere...
Secondo il mio piccolo parere da semplice neofita amatoriale di questo campo, continuo a pensarla come l'ipotesi A messa nella piccola analisi della scorsa volta...
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