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  1. #331
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Fabio non sono assolutamente d'accordo con te. Le interazioni tropo strato sono continuative. Se abbiamo un elevato wawes number non attiva heat fluxes. Tra l'altro se la stratosfera si raffredda per default nella prima parte dell'autunno è perché la troposfera è impegnata a smaltire il calore estivo (AA compresa). Dunque mi pare che nella prima parte dell'autunno si vada verso una connotazione di gpt inversa tra le due fasce. Dunque non parlerei di non interazioni ma diversamente la troposfera non riesce per il momento la stratosfera con scarsi o nulli heat fluxes. Ora che la stratosfera sta facendo pesare il raffreddamento radiativo verso il basso avremo la prima reazione forte della troposfera che farà pesare il suo setting da nao -
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  2. #332
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Fabio non sono assolutamente d'accordo con te. Le interazioni tropo strato sono continuative. Se abbiamo un elevato wawes number non attiva heat fluxes. Tra l'altro se la stratosfera si raffredda per default nella prima parte dell'autunno è perché la troposfera è impegnata a smaltire il calore estivo (AA compresa). Dunque mi pare che nella prima parte dell'autunno si vada verso una connotazione di gpt inversa tra le due fasce. Dunque non parlerei di non interazioni ma diversamente la troposfera non riesce per il momento la stratosfera con scarsi o nulli heat fluxes. Ora che la stratosfera sta facendo pesare il raffreddamento radiativo verso il basso avremo la prima reazione forte della troposfera che farà pesare il suo setting da nao -
    Che nel contempo e' virata in positivo

  3. #333
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Fabio non sono assolutamente d'accordo con te. Le interazioni tropo strato sono continuative. Se abbiamo un elevato wawes number non attiva heat fluxes. Tra l'altro se la stratosfera si raffredda per default nella prima parte dell'autunno è perché la troposfera è impegnata a smaltire il calore estivo (AA compresa). Dunque mi pare che nella prima parte dell'autunno si vada verso una connotazione di gpt inversa tra le due fasce. Dunque non parlerei di non interazioni ma diversamente la troposfera non riesce per il momento la stratosfera con scarsi o nulli heat fluxes. Ora che la stratosfera sta facendo pesare il raffreddamento radiativo verso il basso avremo la prima reazione forte della troposfera che farà pesare il suo setting da nao -
    Per quello che conta oggi, sulla base del run 00 di gfs, si rivede il "disaccoppiamento NAO/AO" in proiezione, ovvero una AO prevista fortemente negativa rispetto ad una NAO prevista fra il neutro/debolmente positivo....ok che tali proiezioni meramente descrittive di un run, valgono quel che valgono, ma questo disaccoppiamento che riemerge non è che mi piaccia molto...
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  4. #334
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Si ma il pattern emisferico è annesse ssta sono da nao negativa. E quello conta in divenire del posizionamento dei centri di vorticita'.
    Ultima modifica di Porano444; 05/11/2019 alle 18:09
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  5. #335
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Si ma il pattern emisferico è annesse ssta sono da nao negativa. E quello conta in divenire del posizionamento dei centri di vorticita'.
    Speriamo Giusè.

  6. #336
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Speriamo Giusè.
    Speriamo
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  7. #337
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Attualmente siamo in NAO neutra dopo oltre un mese passato in fase negativa. Vedremo se gli attuali forecast verranno rispettati ma in ogni caso personalmente credo che una fase anche solo debolmente positiva non avrà vita lunga. Sarebbe causata dal forcing dell’onda pacifica verso gli Stati Uniti Occidentali ma la risoluzione della stessa e il ritorno al posizionamento verso lo stretto di Bering, unito alla destrutturazione del VPT, credo porterà una nuova fase negativa da metà mese

  8. #338
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Fabio non sono assolutamente d'accordo con te. Le interazioni tropo strato sono continuative. Se abbiamo un elevato wawes number non attiva heat fluxes. Tra l'altro se la stratosfera si raffredda per default nella prima parte dell'autunno è perché la troposfera è impegnata a smaltire il calore estivo (AA compresa). Dunque mi pare che nella prima parte dell'autunno si vada verso una connotazione di gpt inversa tra le due fasce. Dunque non parlerei di non interazioni ma diversamente la troposfera non riesce per il momento la stratosfera con scarsi o nulli heat fluxes. Ora che la stratosfera sta facendo pesare il raffreddamento radiativo verso il basso avremo la prima reazione forte della troposfera che farà pesare il suo setting da nao -
    Ok, non è che possiamo essere tutti daccordo, ci mancherebbe ma ti ricordo che la stratosfera difficilmente interagisce con la troposfera eccetto quando si verificano gli s-t events (generalmente dopo un mmw split o displacement o uno stratcooling, non a caso gli studiosi hanno messo delle soglie tali per cui se non si superano la stratosfera viene definita irrilevante)... tali pattern vanno a modellare la troposfera amplificando i pattern sottostanti o modificandoli in base al tipo di evento stratosferico occorso.

    Se abbiamo un displacement amplifica le westerlies, è capitato svariate volte nell'ultimo decennio. Se è split contribuisce a formare anticicloni alle alte latitudini e, a seconda della situazione di cui sotto, vengono amplificati gli effetti del pattern aumentando o diminuendo le magnitudo delle varie TLC che conosciamo. Stessa cosa dicasi per stratcooling che porta ad un accorpamento del VP troposferico con l'aumento della AO.

    In tutti gli altri casi è la troposfera a condizionare la stratosfera con i flussi di calore e i famosi EPV. Il tutto parte dal basso è mi pare pure normale. Se non ci fosse la troposfera con i suoi mari, monti, orografie e menate varie ed un getto che attraverso di essi si ondula, se non ci fossero i temporali, la madden eccetera eccetera la stratosfera sarebbe una ruota perfetta con venti costanti per tutto il semestre invernale.

    Quindi torno a dire che al momento la stratosfera va per i fatti suoi. Se poi si supererà la soglia del NAM (stratcooling) probabilmente la AO così tanto negativa cambierà di segno molto presto.

  9. #339
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Ok, non è che possiamo essere tutti daccordo, ci mancherebbe ma ti ricordo che la stratosfera difficilmente interagisce con la troposfera eccetto quando si verificano gli s-t events (generalmente dopo un mmw split o displacement o uno stratcooling, non a caso gli studiosi hanno messo delle soglie tali per cui se non si superano la stratosfera viene definita irrilevante)... tali pattern vanno a modellare la troposfera amplificando i pattern sottostanti o modificandoli in base al tipo di evento stratosferico occorso.

    Se abbiamo un displacement amplifica le westerlies, è capitato svariate volte nell'ultimo decennio. Se è split contribuisce a formare anticicloni alle alte latitudini e, a seconda della situazione di cui sotto, vengono amplificati gli effetti del pattern aumentando o diminuendo le magnitudo delle varie TLC che conosciamo. Stessa cosa dicasi per stratcooling che porta ad un accorpamento del VP troposferico con l'aumento della AO.

    In tutti gli altri casi è la troposfera a condizionare la stratosfera con i flussi di calore e i famosi EPV. Il tutto parte dal basso è mi pare pure normale. Se non ci fosse la troposfera con i suoi mari, monti, orografie e menate varie ed un getto che attraverso di essi si ondula, se non ci fossero i temporali, la madden eccetera eccetera la stratosfera sarebbe una ruota perfetta con venti costanti per tutto il semestre invernale.

    Quindi torno a dire che al momento la stratosfera va per i fatti suoi. Se poi si supererà la soglia del NAM (stratcooling) probabilmente la AO così tanto negativa cambierà di segno molto presto.
    ma certo, la troposfera è condizionante
    lo è sempre, anche nei casi che hai citato all'inizio perchè la risposta stratoferica è sempre un rimando e non un impulso primario
    ma la colonna non è a comparimenti stagni quindi affermare che va per i fatti suoi credo sia tendenzialmente una definizione non adeguata
    se c'è una condizione a priori di distonia tra i piani in termini di anomalie geopotenziali e termiche questo non significa che l'interazione sia a priori inadeguata
    in questa prima fase i flussi di calore sono stati scarsi (ma del resto statisticamente non sono mai significativi prima di novembre osservando la curva di distribuzione) a maggior ragione perchè il vpt si è sviluppato sbilanciato e con un eveidente dipolo che ha condizionato la circolazione atlantica (che infatti ora è rientrata nei ranghi)
    ma appena ha assunto una disposizione più classica e le azioni dinamiche si sono fatte più incisive i flussi hanno agevolmente raggiunto la medio alta strato come appare evidente osservando i forecast di entrambi i modelli, nasa compresa

    Schermata 2019-11-06 alle 13.45.00.png

    poi è vero che ci sono fasi in cui flussi (dal basso) o epv (dall'altro) non riesco a incidere e di fatto arriva il disaccoppiamento, però non mi pare proprio questo il caso
    e più in generale questo non significa che i t-s-t sono dinamiche legate solo a eventi estremi, l'interazione è continua e gli stessi eventi estremi dipendono da fasi di "dialogo" progressive
    la stessa proiezione attuale di medio periodo ne è un esempio

    Ultima modifica di Alessandro1985; 06/11/2019 alle 14:01

  10. #340
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Continuo a ribadire che le grandi azioni T-S-T siano una cosa e che comunque sia ci sia, in mezzo agli eventi strong warm o cold che siano, tutta una fascia d'interazioni più o meno pronunciate che caratterizzino l'andamento della colonna del VP. Tra l'altro la prima interazione per default avviene per il raffreddamento radiativo della colonna del vortice polare che, durante l'autunno, si manifesta attraverso l'approfondimento del VPS il quale, nel tempo, influenza nolente o volente la troposfera andando ad attivare gli heat flux (di vario tipo. Dunque in assoluto Fabio sono d'accordo con te per quanto concerne gli event strong d'interazioni sulla colonna d'aria, ma allo stesso tempo ritengo che l'interazione tra i vari piani isobarici del vortice polare sia continuativa. E il fatto che, come ora, si assista ad una stratificazione inversa tra i vari piani della colonna d'aria è solo perché non si hanno le condizioni per una "forte influenza" tra i piani con l'attivazione degli heat flux.
    Ovviamente con il GW e l'AA si assiste ad un ritardo del sincrono tra i vari piani dell'atmosfera.
    Buona giornata, Giuseppe
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