Che i giochi erano in mano alla troposfera questa è una cosa che si sapeva già, in quanto il disturbo tutt'ora in fase di risoluzione continuerà a dare i suoi effetti anche nei prossimi giorni fin verso fine mese diciamo indicativamente.
Ne è testimone la grande dinamicità del clima negli ultimi giorni anche sullo stivale italiano con moderato periodo di AO tra - e --
Nam index che anche se non avesse raggiunto la soglia critica c’è comunque andato molto vicino ma le previsioni propendono per un moderato calo che si dovrebbe concretizzare maggiormente proprio dal 20 del mese in poi.
Ora però bisognerà vedere quanto efficace è stato il lavoro in troposfera e il suo interessamento della stratosfera che al momento sembra esserci, anzi c’è…
La domanda importante è: ‘’ sarà bastato quel lavoro oppure ci ha portati dalla padella alla brace ?? ‘’
Penso che una parte della risposta potremo averla proprio verso fine mese, per adesso non mi sento di dire nulla a riguardo ma solo di seguirne l'evoluzione.
Buon pomeriggio a tutti
Devo quotare indubbiamente Jack in quanto si vede bene quello che dici dalle code delle varie analisi modellistiche strato.
Aggiungo: non è tanto importante il fatto di per sé che la soglia non si sia superata prematuramente (anzi, sarebbe stato un indubbio vantaggio ) ma il fatto che il vps arrivi comunque in fase di maturazione in condizioni strato belle fredde.
Si vede peraltro piuttosto distintamente che i flussi diverranno presto nettamente divergenti imponendo progressivamente e in maniera assai evidenti tra circa 1 settimana un forcing strato ad 1 onda che potrebbe assumere la definizione di minor warming qualora ne ricorrano i presupposti in letteratura.
waves.gif
Oltre a ciò si aggiunga il fatto che partiamo da una stratosfera molto fredda rispetto alla media del periodo (e non potrebbe essere altrimenti viste le condizioni disastrate a livello polare di partenza in troposfera e quindi con flussi verticali piuttosto deboli) e che l'azione della wave 1 comporterà una progressiva contrazione di massa con un evidente variazione nella disposizione delle epv che fino ad oggi si mostravano piuttosto "sparpagliate" e a ridosso della periferia del vps (edge) ma che proprio a causa di questo forcing verranno rapidamente riaccorpate:
edge.JPG vortex area.JPG
La complessiva intensità delle epv appare attualmente nella media climatologica ma sappiamo bene come la sua variazione può essere significativa nel caso in cui dinamiche incidenti la massa del vps possa portare ad una loro compressione unitamente al processo di raffreddamento radiativo.
Mi preme anche far notare come le condizioni di ozono stratosferico presenti attualmente sul polo in questo periodo autunnali appaiano decisamente più deficitarie rispetto quelle dello scorso anno:
ozono.JPG
Detto ciò non vedo condizioni di partenza propriamente esaltanti per lo meno allo stato attuale delle cose in quello che potrebbe essere nel medio termine (diciamo 30 giorni) l'interazione tropo strato e sua eventuale controrisposta.
Detto ciò ci sono altri elementi, oltre la stratosfera da valutare, quali in primis condizioni troposferiche nel nord Pacifico un po' meno penalizzanti e che ad oggi conducono ad un segno positivo dell'EPO scongiurando un prematuro forcing sul segno della NAO verso valori positivi.
Credo che tra una decina di giorni potremmo comunque avere elementi di maggior chiarezza rispetto quelli attuali.
Ultima modifica di mat69; 12/11/2019 alle 16:56
Matteo
indubbio
unico appunto è il fatto che le velocità zonali arrivino al record in presenza di una contrazione a due onde che ne condiziona giocoforza il valore
al termine del forcing i valori rientrano verso le medie ma è indubbio che la fase di successivo, e come ben detto fisiologico, riaccentramento sarà da seguire con attenzione
è ormai da un pò che abbiamo segnalato la terza decade del mese come primo momento delicato per il proseguio della stagione anche perchè come avevo indicato un pò di tempo fa arriverà in coincidenza di un ricompattamento anche troposferico
con il progressivo attenuarsi di tale forcing la persistenza della prima cresta è un elemento che certamente sarebbe stato preferibile evitare e sulle cui conseguenze ha già espresso tutto Matteo
con il termine della rotazione partirà verosimilmente un uovo riscaldamento euroasiatico in funzione delle condizioni ereditate dal precedente crollo dell'ao
saremo verosimilmente verso fine mese e di lì a breve si parrà la nobilitate della circolazione che abbiamo commentato in queste settimane
Una domanda su stratwarming e stratcooling: sappiamo in cosa consistano, e sappiamo anche perchè si verificano più sovente degli stratcooling negli ultimi anni (a causa dei gas serra, in teoria, che riscaldano le quote inferiori dell'atmosfera ma raffreddano quelle superiori aumentando la riflessione verso l'alto).
Ma fondamentalmente è possibile prevederli con settimane e settimane di anticipo? Perchè essi potrebbero condizionale le sorti di un'intera stagione e anche le sue anomalie in intere aree dell'emisfero.
Con i commenti di mat69 e questo è partito un eco da inverno finito che partiva da lontano
Scherzi a parte io sono della stessa idea delle stagionali dei principali centri di calcolo salvo parte di dicembre che sarà ancora su questo trend atlantico
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
[QUOTE=Fabry18;1060982662]Con i commenti di mat69 e questo è partito un eco da inverno finito che partiva da lontano
Scherzi a parte io sono della stessa idea delle stagionali dei principali centri di calcolo salvo parte di dicembre che sarà ancora su questo trend atlantico
Io penso che dopo lo scorso anno sia meglio andarci cauti in entrambe i sensi ( caldofili e freddofili) e che sia molto difficile prendere anche una tendenza mensile figurarsi quella trimestrale .
Io questo inverno me lo voglio godere senza paranoie, tanto fidati che nessuno può sapere se da qui a gennaio o febbraio ti fa un 2012 o un 2018 manco con le migliori analisi del mondo .
Ben vengano comunque le analisi stratosferiche ( quello dei relativi indici )ma io ormai ho cambiato modo di vedere le cose e sono dell’idea che ogni tipo di stagionale ha valore nullo o quasi perché il singolo evento non potrà mai essere previsto
non è questione di inverno finito, IMHO, perché armiamoci di santa pazienza, da qui a chissà quanti anni ogni anno avremo a che fare con una stratosfera che si raffredda così, con violenza. Oramai penso sia assodato per tutti che si tratta di una nuova costante, ma non penso che possa reagire sempre allo stesso modo. negli ultimi anni c'è stata una sorta di escalation nella risposta a questi raffreddamenti intensissimi e nulla toglie che quest'anno non vada continuando. Insomma, siamo di fronte al bivio che da oramai è discusso da un mesetto, sono curiosissimo di vedere come si comporta lassù perché, ancora una volta, siamo di fronte ad una situazione COMPLETAMENTE nuova e, francamente, penso sia magnifico per chi osserva la materia, anche solo da lontano come me.
ritorno nel silenzio strato e TLC, grazie a tutti per le delucidazioni, pochi post ma direi eccellenti.
PS: continuiamo a stare sul pezzo però eh
Si vis pacem, para bellum.
Segnalibri