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  1. #391
    Vento forte
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti.
    Non vorrei dire una cavolata, pero' non e' un po' riduttivo valutare la forza o la debolezza del VP basandosi soltanto sull'intensita' dei venti zonali a 10 hpa? Ovvero, se ci ritroviamo con un disturbo singolo (come puo' essere, ad esempio, un anticiclone aleutinico oppure un CW) in grado di indurre un displacement del VP, ovvero un suo spostamento rispetto alla sua sede originaria, mi pare ovvio che i venti zonali possano ridursi, ma tale riduzione in assenza di un perdurare o di un'intensificazione del disturbo, sara' destinata ad esaurirsi.
    Per esempio, le proiezioni strato su base GFS lasciano presagire comunque un disturbo singolo:

    Allegato 513928

    Allegato 513929

    Stessa cosa si vede nelle proiezioni strato a lungo termine di ECMWF dove si intravvede, se non erro, un progressivo indebolimento del disturbo a doppia onda:

    Allegato 513930

    Allegato 513931

    Cioe', in sostanza non mi sembrano gran mappe eh quelle che si intravvedono nel medio/lungo termine, poi resta il fatto che andiamo molto in la' e quindi possono essere soggette a peggioramenti o (speriamo) miglioramenti
    esatto e mi pare sfondi sul Canada il disturbo

  2. #392
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Gio83Gavi Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti.
    Non vorrei dire una cavolata, pero' non e' un po' riduttivo valutare la forza o la debolezza del VP basandosi soltanto sull'intensita' dei venti zonali a 10 hpa?
    sicuramente Gio
    il record appena registrato è stato frutto di due aspetti distinti
    un vps eccezionalmente forte in alta strato sul piano termico e geopotenziale
    e un disturbo a doppia cresta che ne ha esacerbato la compressione con ovvie conseguenze sull'edge
    normalmente qualsiasi azione che sia più o meno incisiva conduce nella prima fase a un inasprimento delle velocità zonali che si misurano lungo tutta la struttura
    quello che fa la differenza è ovviamente il grado di intrusività e quindi la capacità di incidere sullla solidità e di conseguenza sulla compattezza delle epv
    ne consegue che il dato sui venti zonali si valuta nella fase di risoluzione e porta come evidente a risultati antitetici a seconda dell'eredità acquisita

  3. #393
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da sponsi Visualizza Messaggio
    esatto e mi pare sfondi sul Canada il disturbo
    Temi che la dinamica possa sfociare in un Canadian Warming?

  4. #394
    Vento forte L'avatar di Fabri93
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Veniamo al presente, nelle code dei modelli si inizia ad intravedere l'High Heat Flux Event di cui rammentavo i giorni scorsi però qui bisogna prestare particolare attenzione e vi spiego perché.Eccolo cerchiato nel grafico qui sotto, parlo di HHFE proprio perché il disturbo che è previsto prender vita in stratosfera sembrerebbe davvero esser moderato e già al momento vista l'iniziale intensità che si vede dai modelli mi sentirei di classificarlo come Minor Warming ora però dire se è un HHFE caspita c'entra il Minor W dovrebbe essere un Major W ecco e qui ci arriviamo subito insieme più più.
    La cosa da notare è che stavolta il disturbo parte proprio convergente al polo e anche se i venti zonali 10, 30 hpa sono previsti in calo, quelli a quote maggiori sono previsti si in calo ma non netto e da qui nasce un dubbio.



    Se non sono convergenti al polo gli EPF vectors questo può significare una sola cosa, ci troviamo davanti ad un disturbo ad una sola onda planetaria e in questo caso la WAVE 1.
    Tesi confermata dalle mappe qui sotto...



    Tanto che la seconda onda planetaria la WAVE 2 se ne starà quasi buona per non dire tranquilla proprio durante buona parte del disturbo...

    Quindi abbiamo un disturbo ad Una onda con la Seconda quasi strozzata...


    Tutto questo può significare una sola cosa, il disturbo che potrebbe prender vita diciamo verso fine mese - inizi Dicembre ha al momento tutte le carte in regola per essere un qualcosa di abbastanza moderato per non dire forte...




    E dalle caratteristiche che inizialmente si intravedono (perché dalle proiezioni attuali si vede diciamo solo l'inizio) dai modelli relative a questo disturbo, quest'ultimo almeno secondo il mio umile parere da meteo amatore ha secondo me tutte le carte in regola per '' proporsi, candidarsi '' come Canadian Warming....
    Che vi ricordo come da letteratura è un tipo di moderato-forte Warming stratosferico che prende vita a causa di una forte intensificazione dell'alta pressione delle Aleutine che tende a spostarsi verso il polo.
    Questo Warming inoltre può portare all'inversione del gradiente meridionale di temperatura con possibile cambio, inversione dei venti zonali senza mai portare però al collasso del Vortice Polare.
    • Quindi è diciamo un forte disturbo ad una onda di tipo displacement.
    Dislocamento del core principale del VP che effettivamente essendosi accorto di questo grosso riscaldamento in sede canadese tendo a spostarsi sul comparto euro-siberiano.


    •• Qui però dobbiamo vedere quale potrebbe essere la risoluzione a tale possibile ripeto '' Canadian Warming '' o meglio la risposta del Vortice Polare.
    • Perché se inizialmente potrebbe subire diciamo una notevole '' frenata zonale '' con un inoltre '' dislocamento di sede '' quest'ultimo dopo come reagirà ??
    • Perché una volta che il disturbo (CW) esaurirà i suoi effetti la risposta del vortice polare potrebbe essere più o meno cruenta e se sarà cruenta purtroppo nulla potrà intervenire o meglio poco ad un forte approfondimento di tutto il piano isobarico del Vortice Polare (SC) a meno che la troposfera continui ancora una volta a riservarci belle sorprese.

    • E il passato insegna purtroppo che i CW sono solitamente molto deleteri in tal senso. (Vedere cerchio Rosso)

    ••• Tutto questo mio discorso comunque è valido se tale moderato-forte disturbo AVESSE le caratteristiche di un CW, altrimenti se si limitasse al solito Minor W con minor conseguenze del caso allora le carte in tavola potrebbero cambiare e da ESE COLD potremo andare spediti ormai senza intoppi verso un ESE WARM.E ripeto non ho detto che andremo incontro ad un SC ma solo dopo aver osservato bene la situazione potrebbe diciamo rientrare tra le possibilità.
    Siamo insomma alla resa dei conti o quasi e credo che verso fine mese o primi di Dicembre potremo avere la risposta quasi definitiva in tal senso.
    • Vi ringrazio per la vostra cortese attenzione ma sopratutto se ci fossero critiche sopratutto costruttive sarei veramente felice di confrontarmi con voi. Una piccola analisi informativa, previsionale, semplice, niente più.
    Vedremo cosa succederà nei prossimi aggiornamenti...

  5. #395
    Vento forte L'avatar di galinsog@
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Io sulla natura "deleteria" dei CW e dei condizionamenti da loro imposti non sono mica così granitico nelle mie convinzioni... ad esempio io non sono mica così certo che il CW del dicembre 2017 ci abbia impedito di avere un SSW più precoce e un più precoce split del VPT, perché sospetto che tanto il CW di dicembre quanto il SSW di febbraio siano stati il prodotto di una peculiare condizione del Vortice polare durante quel semestre freddo... se guardo poi al passato ancora più remoto penso a un altro CW, quello del dicembre 1983 e, se osservo cosa accadde al VPT, a partire dalla fine della seconda decade del febbraio 1984 e per buona parte del successivo mese di marzo... be' i miei dubbi aumentano ulteriormente... anzi il CW mi sembra più che altro la spia di un assetto molto squilibrato nell'intera colonna d'aria del VPT/VPS... detto questo ho seri dubbi, per come si presenza il disturbo, che vada a sfociare in un Canadian Warming...
    Ultima modifica di galinsog@; 15/11/2019 alle 11:59

  6. #396
    Vento forte
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Io sulla natura "deleteria" dei CW e dei condizionamenti da loro imposti non sono mica così granitico nelle mie convinzioni... ad esempio io non sono mica così certo che il CW del dicembre 2017 ci abbia impedito di avere un SSW più precoce e un più precoce split del VPT, perché sospetto che tanto il CW di dicembre quanto il SSW di febbraio siano stati il prodotto di una peculiare condizione del Vortice polare durante quel semestre freddo... se guardo poi al passato ancora più remoto penso a un altro CW, quello del dicembre 1983 e, se osservo cosa accadde al VPT, a partire dalla fine della seconda decade del febbraio 1984 e per buona parte del successivo mese di marzo... be' i miei dubbi aumentano ulteriormente... anzi il CW mi sembra più che altro la spia di un assetto molto squilibrato nell'intera colonna d'aria del VPT/VPS... detto questo ho seri dubbi, per come si presenza il disturbo, che vada a sfociare in un Canadian Warming...
    Esatto infatti la vedo anche io e non solo cosi..

  7. #397
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Io sulla natura "deleteria" dei CW e dei condizionamenti da loro imposti non sono mica così granitico nelle mie convinzioni... ad esempio io non sono mica così certo che il CW del dicembre 2017 ci abbia impedito di avere un SSW più precoce e un più precoce split del VPT, perché sospetto che tanto il CW di dicembre quanto il SSW di febbraio siano stati il prodotto di una peculiare condizione del Vortice polare durante quel semestre freddo... se guardo poi al passato ancora più remoto penso a un altro CW, quello del dicembre 1983 e, se osservo cosa accadde al VPT, a partire dalla fine della seconda decade del febbraio 1984 e per buona parte del successivo mese di marzo... be' i miei dubbi aumentano ulteriormente... anzi il CW mi sembra più che altro la spia di un assetto molto squilibrato nell'intera colonna d'aria del VPT/VPS... detto questo ho seri dubbi, per come si presenza il disturbo, che vada a sfociare in un Canadian Warming...
    Concordo anche sulla punteggiatura

  8. #398
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da galinsog@ Visualizza Messaggio
    Io sulla natura "deleteria" dei CW e dei condizionamenti da loro imposti non sono mica così granitico nelle mie convinzioni... ad esempio io non sono mica così certo che il CW del dicembre 2017 ci abbia impedito di avere un SSW più precoce e un più precoce split del VPT, perché sospetto che tanto il CW di dicembre quanto il SSW di febbraio siano stati il prodotto di una peculiare condizione del Vortice polare durante quel semestre freddo... se guardo poi al passato ancora più remoto penso a un altro CW, quello del dicembre 1983 e, se osservo cosa accadde al VPT, a partire dalla fine della seconda decade del febbraio 1984 e per buona parte del successivo mese di marzo... be' i miei dubbi aumentano ulteriormente... anzi il CW mi sembra più che altro la spia di un assetto molto squilibrato nell'intera colonna d'aria del VPT/VPS... detto questo ho seri dubbi, per come si presenza il disturbo, che vada a sfociare in un Canadian Warming...
    quoto e rilancio
    la quasi totalità delle dinamiche strato (ovvero tutte quelle che non comportano il collasso del vortice e il temporaneo stravolgimento della circolazione) come ricordato sino alla nausea altro non sono che segnali di amplificazione
    ora se prendiamo la circolazione del 2017 osserviamo che il getto polare aveva questo andamento peculiare e sostanzialmente non ha mai impegnato le latitudini meridionali del continente

    Schermata 2019-11-15 alle 13.14.48.png

    dove lo ritroviamo nel gennaio successivo?

    Schermata 2019-11-15 alle 13.14.13.png

    sostanzialmente nel medesimo punto con un aumento di intensità dello stesso

    questo a rigor di logica perché un fenomeno inteso come riverbero è conseguenza e non causa e quello che potrebbe fare è andare ad incentivare il regime che l'ha alimentato
    questo ovviamente non vale sempre nel caso di eventi estremi in cui il vp si allinea e "rannicchia" alle latitudini che gli sono proprie spazzando via ogni regime prevalente in funzione di una zonalità più o meno esasperata ma è anche vero che questo sappiamo avviene in funzione di dinamiche ben precise sulla colonna polare
    sottolineo questo punto perché si corre il rischio di legare episodi dinamici se non addirittura estremi alle latitudini meridionali nelle fasi preparatorie come un segnale contraddittorio a ciò che avviene successivamente
    questo non è certamente vero perchè una deriva delle masse artiche non è necessariamente frutto di un vp consistente che veicola favorevolmente l'energia sulla propria verticale
    al di là di questo inciso, andando a prendere uno degli esempi più lampanti di ese cold degli ultimi tempi troviamo coerenza rispetto al discorso iniziale

    Schermata 2019-11-15 alle 13.39.49.png

    evidente il segnale in pacifico che impone divergenza e che si tramuta in una disposizione siffatta dei principali attori barici, carta che si commenta da sola



    anche in questo caso ritroviamo il segnale lasciato in eredità che ovviamente va ritarato in funzione di un palese rinforzo per cui si conferma e amplifica in atlantico che risente del treno d'onda mentre nel pacifico muta nella disposizione dei centri di anomalia nel momento in cui il "danno" è già stato prodotto ma non nella sostanza

    Schermata 2019-11-15 alle 13.40.18.png


    tuttavia (e qui tralascio di parlare di questa stagione e mi limito a un discorso di più ampio respiro) non possiamo ragionare solo nell'ottica di situazioni da tutto o niente perché esistono anche andamenti medi che offrono altrettanti spunti interessanti su cui ragionare

    p.s.
    lapalissiano in merito a ciò che stiamo commentando in questo periodo è che l'andamento medio di questo scorcio di mese è e sarà di ben altro tenore
    ciò certifica che se non altro la scommessa su uno storm track piuttosto incisivo in questa mensilità non è stata vana
    scommessa ovviamente non frutto di un tiro di dadi casuale ma legata come di consueto alla valutazione di un segnale ottobrino ben preciso

    Schermata 2019-11-15 alle 13.27.56.png
    Ultima modifica di Alessandro1985; 15/11/2019 alle 14:40

  9. #399
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Interessanti proiezioni. Da "profano" della stratosfera c'è quest'articolo di Meteogiornale:

    L'indebolimento del Vortice Polare sta iniziando: occhio a fine anno - MeteoGiornale.it

    che descrive grosso modo le dinamiche descritte dall'eccellente @Fabri93

    E che supporta le sue conclusioni sull'esito delle forzanti sul vortice stratosferico, mostrando a corredo dell'articolo la proiezione di ECMWF per fine Dicembre/inizio Gennaio, con uno stratwarming localizzato sul Canada, appunto il CW:


  10. #400
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    questo ovviamente non vale sempre nel caso di eventi estremi in cui il vp si allinea e "rannicchia" alle latitudini che gli sono proprie spazzando via ogni regime prevalente in funzione di una zonalità più o meno esasperata ma è anche vero che questo sappiamo avviene in funzione di dinamiche ben precise sulla colonna polare
    sottolineo questo punto perché si corre il rischio di legare episodi dinamici se non addirittura estremi alle latitudini meridionali nelle fasi preparatorie come un segnale contraddittorio a ciò che avviene successivamente
    questo non è certamente vero perchè una deriva delle masse artiche non è necessariamente frutto di un vp consistente che veicola favorevolmente l'energia sulla propria verticale
    Potresti spiegare più "semplicemente" quanto scritto qui?

    Mi pare di capire che normalmente gli eventi in cui il VP stratosferico si rannicchia alle sue latitudini in genere sono amplificazioni di dinamiche troposferiche, che si riverberano poi sullo stesso, salvo particolari situazioni.

    E che gli episodi dinamici che preparano a questi eventi non sempre sono da interpretare favorevolmente.
    p.s.
    lapalissiano in merito a ciò che stiamo commentando in questo periodo è che l'andamento medio di questo scorcio di mese è e sarà di ben altro tenore
    ciò certifica che se non altro la scommessa su uno storm track piuttosto incisivo in questa mensilità non è stata vana
    scommessa ovviamente non frutto di un tiro di dadi casuale ma legata come di consueto alla valutazione di un segnale ottobrino ben preciso
    Il segnale credi sia la crisi dei ghiacci artici autunnali?

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