importante anche la sua tenuta, che confermerebbe un SH consistente, nella fase successiva quando un'eventuale rotazione del vps con asse canada atlantico andrebbe ad incentivare le vorticità e ad abbassare significativamente il fronte polare
ma si parla già di fanta
Ecco, quella che mi sembrava l'evoluzione meno probabile (il CW) diventerebbe ampiamente possibile, tant'è che ECMWF lo vede... certo che le sorprese non mancano mai...
Che poi il Canadian Warming è uno dei disturbi di più difficile inquadramento, in termini di conseguenze sulla circolazione troposferica (che comunque ci sono sempre) e quindi di "prognosi" più incerta... da questo punto di vista un ESE cold determinato in modo nettamente prevalente dal solo raffreddamento radiativo (vedi dicembre 2015) mi farebbe ben più paura...
Se poi l'attività della W3 verrà mantenuta nei prossimi aggiornamenti, pure in caso di CW, potremmo anche evitarci un periodo eccessivamente statico durante il ricompattamento post-warming, insomma potrebbe anche non esserci un'evoluzione così infausta come quella del dicembre 2017, posto che quella di 2 anni fa sia stata un'evoluzione infausta...
Ultima modifica di galinsog@; 24/11/2019 alle 12:31
Dunque anche a seguito del Canadian Warming stratosferico non dovremmo preoccuparci del successivo compattamento del VP e della AO in risalita proprio grazie alla Wave 3? Lo scenario postumo a Dicembre 2017 fu sì indecente, difatti in Europa non vi fu alcuno scambio meridiano, se non una discesa fredda in Europa orientale il 24/25, ricordo bene quel tragico mese, ma stavolta non dovrebbe ripetersi il bis di quell'anonimo mese di inizio 2018, giusto? Potresti espormi una tua tesi al riguardo per chiarire meglio la situazione futura?
per non saper né leggere né scrivere un CW lo eviterei come cerco di evitare il vaiolo e la peste
Si vis pacem, para bellum.
No, semplicemente ho scritto che i riflessi del CW sulla circolazione troposferica, qualora avvenga, sono impredicibili... di certo il riaccorpamento del VPT a risoluzione del disturbo lo devi mettere in conto, quindi meglio che il CW non ci sia, ma se avviene mi fa meno paura di altre dinamiche... nel 2017 avevamo un settaggio diverso rispetto a quello di questo autunno, con il FP estremamente a Nord nel comparto atlantico e ce lo avevamo prima che il CW e la sua successiva risoluzione andassero a impattare sulla distribuzione delle vorticità in sede polare... peraltro il gennaio 2018 è stato sicuramente un mese molto mite e lo è stato ovunque, però non lo definirei un mese statico...
Aggiungo che il CW è in generale il sintomo di un VP tutt'altro che stabile nella sua intera colonna, basti vedere quel che successe allo stesso VPT non solo a febbraio 2018, ma anche nel febbraio 2001 o nel febbraio/marzo 1984...
il vps seguiterà a rimanere fortemente sotto pressione nell'imediato futuro
cerchiamo di fare il punto
l'incidenza del siberian high si associa alle valutazioni relative alla bassa aleutinica
il forte scompenso pressorio derivato da una dislocazione del vpt verso il nostro continente produce importanti attriti che vanno a generare i flussi che sfociano nel warming
conseguentemente la distorsione delle isoispe imposta su tutta la colonna va a produrre delle forti oscillazioni in uscita che possono risultare in base alla condizioni troposferiche a contorno più o meno convergenti e arretrate
in questo frangente l'oscillazione non può incidere in modo significativo verso il core proprio perché il vp non era in posizione canonica ma già in displacement sull'eurasia e quindi l'asse risulta sfavorevole rispetto a questo tipo di iniezioni, in compenso va ad accentuare l'ad troposferico
intanto il minor in sviluppo va progressivamente a ruotare l'asse della struttura che verrà compressa e fortemente stirata da quest'azione in concomitanza con l'alta canadese lascito del precedente warming
seguiteranno le forti oscillazioni in uscita sul lato pacifico che giocoforza continueranno a risultare divergenti
nel frattempo il vps seguiterà la sua classica progressione antioraria presentando un'evoluzione particolarmente prolungata proprio in ragione della circolazione sull'artico canadese
da qui in poi per forza di cose diventa tutto molto fumoso
il vps qualora i flussi dovessero seguitare a essere divergenti potrebbe proseguire la sua naturale rotazione andando a modificare significativamente il suo asse che potrebbe porsi grossomodo tra canada e atlantico
la risoluzione del AD vedrebbe un rapido riequilibrio delle masse con una circolazione atlantica che passerebbe da una fase a strappi ad un rapido abbassamento del fronte polare
a questo punto tornando al discorso precedente risulterebbe di grande importanza la consistenza della tropowave 3 e della capacità di attivare nuovi flussi di calore e nuove forti oscillazioni che in questo frangente dato il nuovo assetto del vps potrebbero generare anche una dinamica a due creste d'onda, saremo ormai verso la terza decade del mese
al contrario qualora i flussi del minor andassero verso la convergenza si potrebbe generare un tentativo di displacement euroatlantico, data la già discussa consistenza dell'attuale vps tale azione difficilmente darebbe un colpo risolutivo alla struttura e potrebbe viceversa generare una pericolosa contrazione che per altro giungerebbe in fase di riaccentramento del vpt con il rischio di un pericoloso allineamento verso la metà del mese
tenderei quindi ad escludere una risoluzione definitiva verso un ssw da parte di questo minor
il resto è tutto da seguire
grazie ale per le osservazioni, vi seguo sempre eh!
@mat69 non fare il vago, l'hai buttata li per la seconda volta... e sarebbe una manna per la neve caduta sulle alpi (assestamento) e butterebbe tanta neve in appennino (così si inizia a sciare anche qui).
Always looking at the sky.
Perfetto Alessandro. Mi paiono evidenti le oscillazioni in un uscita da Siberia.... IMHO è lecito attendersi una forte azione pacifica verso il polo.... 15/20 dicembre?
Ovvio, è un azzardo
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Segnalibri