Originariamente Scritto da
Alessandro1985
ne approfitto per fare un paio di precisazioni:
ovviamente la distribuzione dell'ozono è peculiare alle caratteristiche delle onde planetarie
la consistenza e stazionarietà dei disturbi operati dalle onde troposferiche portano uno squilibrio tra le fasce climatiche che dev'essere compensato
quando l'onda è sufficientemente lunga (e questo dipenda in modo inversamente proporzionale dall'intensità della componente zonale e direttamente proporzionale dal grado energetico dell'onda stessa) riesce a penetrare nella stratosfera polare depositando momento esterliess e generando gli attriti rispetto all'andamento dominante westerliess che sfociano nei warming
a quel punto si ha prontamente un richiamo dalla tropopausa equatoriale (da qui le sue variazioni in altezza) a compensazione che va a stimolare la B&D e porta un rapido incremento della quantità di ozono polare
contestualmente sempre per i fenomeni sopra esposti si ha un rapido incremento della convezione che in questo caso quindi è solo un riflesso e non rappresenta una variabilità interna alla circolazione tropicale
questo avviene perché si tende a ripristinare prontamente l'equilibrio di massa tra le fasce climatiche
il
CW (oltre alla sua fama di ammazzainverni) non è altro che un riflesso del grado di intensità in termini dinamici (momento) e termodinamici (calore) delle prime azioni troposferiche originate dagli attriti del
vp con il SH e l'orografia asiatica, questo anche per spiegare come mai tali attriti si facciano più consistenti quando il vpt è chiaramente sbilanciato in tale settore (gradiente barico)
ovviamente ad inizio stagione tali onde non riescono a essere sufficientemente intense da risultare stazionarie e quindi tendono a infrangersi a partire dalle quote medie contro la massa e il momento del
vps e traslare più o meno rapidamente verso il canada
questo ha un suo riflesso o feedback andando ad alterare la distribuzione di massa e ricollocando il
vp verso l'eurasia con un rapido trasferimento di massa (quello che osserviamo per intenderci nelle mappe di medio termine con il travaso di vorticità che genera la fase simil zonale europea) e da lì riparte la giostra
man mano che la stagione avanza l'intensità di questi disturbi e il loro grado di stazionarietà si farà fisiologicamente e progressivamente più intenso considerando il grado di approfondimento crescente della struttura e quindi la sua capacità di impattare violentemente sugli elementi "perturbatori" troposferici
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