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  1. #1121
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da tufaccio Visualizza Messaggio
    2018 Se non erro
    Anche 2010 gennaio per la precisione ma al momento non si parla di nulla a livello strato mi sembra piuttosto è la troposfera che da qualche segnale


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  2. #1122
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    Non era di pochi anni fa il caso che un ese cold fu seguito da un ese warm?
    Si febbraio 2018, in pochi giorni NAM passato da quasi +2 a sotto i -3

  3. #1123
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    A prescindere dai discorsi sul "dopo" non c'è alcun dubbio che sia un Ese cold con tutti i crismi:

    Cattura.JPG

    preceduto e seguito a quanto pare da un crollo dei flussi di calore in stratosfera e dalla ripresa più decisa degli stessi a partire dal 18/20 di questo mese

    Cattura.JPG

    L'Ese sarà probabilmente conclamato con superamento del limite della soglia (+1,5) tra il giorno 12 e il 13 fino a raggiungere e superare il valore di +2 tra il 14 e il 15.

    La ripresa dei flussi su 2 onde potrebbe avvenire in modo piuttosto significativo, stante le attuali proiezioni a partire grossomodo dall'inizio della terza decade di gennaio creando i presupposti (già esistenti nel nucleo del vps in medio-alta stratosfera, date la tendenza da parte delle epv ad indebolirsi) per una progressiva erosione della massa del vps dapprima in alta stratosfera e poi progressivamente fino a media quota (30/50 hpa)

    Cattura.JPG

    Tale ripresa andrebbe a coincidere con l'attivazione e la permanenza della mjo in fase 6 a medio alta magnitudo la quale porterebbe ad un deciso rinforzo da parte degli heat fluxes.
    Come dicevo in precedenza agli attriti preesistenti e visibili prima della ripresa dei flussi di calore

    ecmwfpv850f240.gif
    dovrebbe sommarsi l'attività successiva da parte della troposfera che, qualora persistente, potrebbe enfatizzare l'azione bilaterale di compressione della massa del vps portando ad una sua progressiva ellitticizzazione ( o addirittura bilobazione a partire dalle quote più basse della stratosfera)

    Mi preme poi, in merito alla propagazione dell'ese, far notare che a scapito di una buona trasmissione di moto fino in medio bassa stratosfera, le epv in bassa stratosfera a 360K (pur in aumento rispetto a una quindicina di giorni fa) presentano ancora un livello più basso della media climatologica e quindi potrebbero rendere il passaggio in tropopausa più discontinuo e frammentato.

    Cattura.JPG

    Altre due cose da osservare.

    1. Ozono

    Siamo partiti da livelli di Ozono nella polar cup (latitudine >63°N) decisamente deficitari rispetto lo scorso anno.
    A questo possono aver contribuito due fattori: la prevalenza di AO negativa estiva e la WQbo virata dapprima a 30 hpa ma in attuale fase di conversione a 50 hpa.

    Cattura.JPG

    Infatti i diagrammi relativi ai livelli minimi e massimi di concentrazione dell'ozono stratosferico (la cui ratio è maggiormente abbondante tra i 25/40 hpa) misurano a partire dai 40°N e quindi essendo decisamente più elevati rispetto quelli dello scorso anno, evidenziano che la maggior parte dell'ozono è rimasto in periferia rispetto la massa del vps

    Cattura.JPG Cattura.JPG


    Gli attriti dello stesso vps ma soprattutto i forcings troposferici dovrebbero comportare un contributo erosivo anche da parte delle molecole di ozono ai fianchi del vps specialmente alle medie quote stratosferiche cominciando a minare la solidità della struttura anche al di sotto (30/50 hpa) di quelle quote già interessate dal processo di indebolimento delle epv:

    O3__2020010800_F18_600.png O3__2020011700_F240_600.png

    2. momento angolare

    l'attività della mjo va vista unitamente a quella dell'oscillazione dei venti globali e in particolare alle anomalìe di momento angolare che indicano la minore o maggior capacità da parte delle onde troposferiche di incidere nell'ambito dell'oscillazione della corrente a getto polare, sul comportamento del vortice polare.

    La mjo nelle fasi maggiormente forzanti (6/7/8) dovrebbe portare, secondo quanto generalmente avviene ad un progressiva modifica del GLAAM dal segno - al segno +attestando un progressivo aumento dei flussi di calore anche in sede pacifica.
    Questo dovrebbe essere attestabile anche da una progressiva risalita del PNA index al momento attuale molto negativo.


    Screenshot_20200108_170612_com.lbe.parallel.intl.jpg

    Ci sono quindi ragioni per non desistere dal monitorare i futuri sviluppi anche dopo aver "subìto" i rigori dell'attuale fase forzante della stratosfera.
    Matteo



  4. #1124
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    aggiungo solo un paio di dati molti rilevanti circa il "qui e ora"
    l'intensità prevista a breve dei venti zonali in medio alta strato

    Schermata 2020-01-08 alle 17.22.45.png

    Schermata 2020-01-08 alle 17.23.25.png

    temperature che sono arrivate al record della serie ai 10hpa

    Schermata 2020-01-08 alle 17.24.04.png

    e un notevole picco delle vorticità potenziali sempre alla stessa quota

    Schermata 2020-01-08 alle 17.24.47.png

  5. #1125
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    @mat69

    Matteo ma a proposito di qbo
    io valutando la statistica media dei precedenti cicli al ribasso avevo valutto che potesse entrare in regime negativo ai 50hpa non prima della fine della stagione
    davvero un'accelerazione notevole
    direi che non è un caso


  6. #1126
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    corretto
    credo che gali si riferisse alla possibilità di vederla rientrare prima del passaggio di fase
    in ogni caso anch'io sono persuaso dell'ormai definitivo decadimento del fenomeno

    Immagine
    Come si può notare, prevedere vqualcosa con questi chiari di luna diventa quasi impossibile!
    Cosa commentare di fronte ad una MJO di questo tipo? Secondo me se ne vedranno delle belle!!!!
    Rispetto ed umiltà, altrimenti taci!!!

  7. #1127
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    A prescindere dai discorsi sul "dopo" non c'è alcun dubbio che sia un Ese cold con tutti i crismi:

    Cattura.JPG

    preceduto e seguito a quanto pare da un crollo dei flussi di calore in stratosfera e dalla ripresa più decisa degli stessi a partire dal 18/20 di questo mese

    Cattura.JPG

    L'Ese sarà probabilmente conclamato con superamento del limite della soglia (+1,5) tra il giorno 12 e il 13 fino a raggiungere e superare il valore di +2 tra il 14 e il 15.

    La ripresa dei flussi su 2 onde potrebbe avvenire in modo piuttosto significativo, stante le attuali proiezioni a partire grossomodo dall'inizio della terza decade di gennaio creando i presupposti (già esistenti nel nucleo del vps in medio-alta stratosfera, date la tendenza da parte delle epv ad indebolirsi) per una progressiva erosione della massa del vps dapprima in alta stratosfera e poi progressivamente fino a media quota (30/50 hpa)

    Cattura.JPG

    Tale ripresa andrebbe a coincidere con l'attivazione e la permanenza della mjo in fase 6 a medio alta magnitudo la quale porterebbe ad un deciso rinforzo da parte degli heat fluxes.
    Come dicevo in precedenza agli attriti preesistenti e visibili prima della ripresa dei flussi di calore

    ecmwfpv850f240.gif
    dovrebbe sommarsi l'attività successiva da parte della troposfera che, qualora persistente, potrebbe enfatizzare l'azione bilaterale di compressione della massa del vps portando ad una sua progressiva ellitticizzazione ( o addirittura bilobazione a partire dalle quote più basse della stratosfera)

    Mi preme poi, in merito alla propagazione dell'ese, far notare che a scapito di una buona trasmissione di moto fino in medio bassa stratosfera, le epv in bassa stratosfera a 360K (pur in aumento rispetto a una quindicina di giorni fa) presentano ancora un livello più basso della media climatologica e quindi potrebbero rendere il passaggio in tropopausa più discontinuo e frammentato.

    Cattura.JPG

    Altre due cose da osservare.

    1. Ozono

    Siamo partiti da livelli di Ozono nella polar cup (latitudine >63°N) decisamente deficitari rispetto lo scorso anno.
    A questo possono aver contribuito due fattori: la prevalenza di AO negativa estiva e la WQbo virata dapprima a 30 hpa ma in attuale fase di conversione a 50 hpa.

    Cattura.JPG

    Infatti i diagrammi relativi ai livelli minimi e massimi di concentrazione dell'ozono stratosferico (la cui ratio è maggiormente abbondante tra i 25/40 hpa) misurano a partire dai 40°N e quindi essendo decisamente più elevati rispetto quelli dello scorso anno, evidenziano che la maggior parte dell'ozono è rimasto in periferia rispetto la massa del vps

    Cattura.JPG Cattura.JPG


    Gli attriti dello stesso vps ma soprattutto i forcings troposferici dovrebbero comportare un contributo erosivo anche da parte delle molecole di ozono ai fianchi del vps specialmente alle medie quote stratosferiche cominciando a minare la solidità della struttura anche al di sotto (30/50 hpa) di quelle quote già interessate dal processo di indebolimento delle epv:

    O3__2020010800_F18_600.png O3__2020011700_F240_600.png

    2. momento angolare

    l'attività della mjo va vista unitamente a quella dell'oscillazione dei venti globali e in particolare alle anomalìe di momento angolare che indicano la minore o maggior capacità da parte delle onde troposferiche di incidere nell'ambito dell'oscillazione della corrente a getto polare, sul comportamento del vortice polare.

    La mjo nelle fasi maggiormente forzanti (6/7/8) dovrebbe portare, secondo quanto generalmente avviene ad un progressiva modifica del GLAAM dal segno - al segno +attestando un progressivo aumento dei flussi di calore anche in sede pacifica.
    Questo dovrebbe essere attestabile anche da una progressiva risalita del PNA index al momento attuale molto negativo.


    Screenshot_20200108_170612_com.lbe.parallel.intl.jpg

    Ci sono quindi ragioni per non desistere dal monitorare i futuri sviluppi anche dopo aver "subìto" i rigori dell'attuale fase forzante della stratosfera.
    az forse allora oggi non ho scritto tutte cavolate . chapeau

  8. #1128
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di Piro
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da sponsi Visualizza Messaggio
    az forse allora oggi non ho scritto tutte cavolate . chapeau
    Vecchio volpone, non mi pare che tu scriva spesso delle cavolate, anzi direi tutt'altro...
    Ultima modifica di Piro; 08/01/2020 alle 18:36
    Luca Bargagna

  9. #1129
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    A prescindere dai discorsi sul "dopo" non c'è alcun dubbio che sia un Ese cold con tutti i crismi:

    Cattura.JPG

    preceduto e seguito a quanto pare da un crollo dei flussi di calore in stratosfera e dalla ripresa più decisa degli stessi a partire dal 18/20 di questo mese

    Cattura.JPG

    L'Ese sarà probabilmente conclamato con superamento del limite della soglia (+1,5) tra il giorno 12 e il 13 fino a raggiungere e superare il valore di +2 tra il 14 e il 15.

    La ripresa dei flussi su 2 onde potrebbe avvenire in modo piuttosto significativo, stante le attuali proiezioni a partire grossomodo dall'inizio della terza decade di gennaio creando i presupposti (già esistenti nel nucleo del vps in medio-alta stratosfera, date la tendenza da parte delle epv ad indebolirsi) per una progressiva erosione della massa del vps dapprima in alta stratosfera e poi progressivamente fino a media quota (30/50 hpa)

    Cattura.JPG

    Tale ripresa andrebbe a coincidere con l'attivazione e la permanenza della mjo in fase 6 a medio alta magnitudo la quale porterebbe ad un deciso rinforzo da parte degli heat fluxes.
    Come dicevo in precedenza agli attriti preesistenti e visibili prima della ripresa dei flussi di calore

    ecmwfpv850f240.gif
    dovrebbe sommarsi l'attività successiva da parte della troposfera che, qualora persistente, potrebbe enfatizzare l'azione bilaterale di compressione della massa del vps portando ad una sua progressiva ellitticizzazione ( o addirittura bilobazione a partire dalle quote più basse della stratosfera)

    Mi preme poi, in merito alla propagazione dell'ese, far notare che a scapito di una buona trasmissione di moto fino in medio bassa stratosfera, le epv in bassa stratosfera a 360K (pur in aumento rispetto a una quindicina di giorni fa) presentano ancora un livello più basso della media climatologica e quindi potrebbero rendere il passaggio in tropopausa più discontinuo e frammentato.

    Cattura.JPG

    Altre due cose da osservare.

    1. Ozono

    Siamo partiti da livelli di Ozono nella polar cup (latitudine >63°N) decisamente deficitari rispetto lo scorso anno.
    A questo possono aver contribuito due fattori: la prevalenza di AO negativa estiva e la WQbo virata dapprima a 30 hpa ma in attuale fase di conversione a 50 hpa.

    Cattura.JPG

    Infatti i diagrammi relativi ai livelli minimi e massimi di concentrazione dell'ozono stratosferico (la cui ratio è maggiormente abbondante tra i 25/40 hpa) misurano a partire dai 40°N e quindi essendo decisamente più elevati rispetto quelli dello scorso anno, evidenziano che la maggior parte dell'ozono è rimasto in periferia rispetto la massa del vps

    Cattura.JPG Cattura.JPG


    Gli attriti dello stesso vps ma soprattutto i forcings troposferici dovrebbero comportare un contributo erosivo anche da parte delle molecole di ozono ai fianchi del vps specialmente alle medie quote stratosferiche cominciando a minare la solidità della struttura anche al di sotto (30/50 hpa) di quelle quote già interessate dal processo di indebolimento delle epv:

    O3__2020010800_F18_600.png O3__2020011700_F240_600.png

    2. momento angolare

    l'attività della mjo va vista unitamente a quella dell'oscillazione dei venti globali e in particolare alle anomalìe di momento angolare che indicano la minore o maggior capacità da parte delle onde troposferiche di incidere nell'ambito dell'oscillazione della corrente a getto polare, sul comportamento del vortice polare.

    La mjo nelle fasi maggiormente forzanti (6/7/8) dovrebbe portare, secondo quanto generalmente avviene ad un progressiva modifica del GLAAM dal segno - al segno +attestando un progressivo aumento dei flussi di calore anche in sede pacifica.
    Questo dovrebbe essere attestabile anche da una progressiva risalita del PNA index al momento attuale molto negativo.


    Screenshot_20200108_170612_com.lbe.parallel.intl.jpg

    Ci sono quindi ragioni per non desistere dal monitorare i futuri sviluppi anche dopo aver "subìto" i rigori dell'attuale fase forzante della stratosfera.
    Come ci siamo sempre detti (inter nos) caro genovese, tutti quei "buchi" sia sugli edge ma anche all'interno del VPS (850 K) , erano una spia....ci sono ottimi segnali per qualcosa di molto importante sul finire del mese e vista la forza ( profondità) del VPS , potrebbe anche venir fuori qualcosa di moltooo importante...

  10. #1130
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    Predefinito Re: Rosso fuoco tra Alaska e Siberia ed il nascente VP scenari invernali 2019/20

    Citazione Originariamente Scritto da Piro Visualizza Messaggio
    Vecchio volpone, non mi pare che tu scriva spesso delle cavolate, anzi dire tutt'altro...
    con ale sei il secondo che mi da del vecchio al terzo scatta la promozione . un abbraccio luca

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