Magistrale Mat
Beato colui che nulla si aspettava....... perché non rimarra' deluso!(Il maggiore John Urgayle )
buongiorno , avrei 2 considerazioni non so se fondate . non e' che la presenza di piu blocchi alla circolazione zonale troposferici , possano essere predictor di SSW ? , 2 al netto del percorso di maturaz del VP autunnale , chi riteneva un po singolare giungere al solito risultato , qualora scampassimo e non solo , il pericolo condizionamento in senso classico , ce da dire che alla luce dei fatti , cera solo un lag temporale indotto forse dalla crisi artica con dei tempi che vanno ricalibrati alla situazione contingente .
Forse riesco a dirti la mia facendo delle tue 2 considerazioni un ragionamento unico.
Se ho ben inteso tu deduci che quanto sia avvenuto sia principalmente ascrivibile al peggioramento delle condizioni estive scorse dell'artico e in soldoni ad un ritardo ancora più considerevole nello sviluppo del vortice troposferico.
Ci può indubbiamente stare questa considerazione soprattutto se valutiamo le forzanti a bassa frequenza all'interno delle quali purtroppo dobbiamo sempre evidenziare il fattore riscaldamento degli oceani, dell'artico e soprattutto del Pacifico settentrionale.
A frequenza invece media o medio alta noterei quale elemento aggiuntivo e, in qualche maniera diversificatore rispetto il trend degli ultimi anni, magari anche solo in parte come conseguenza del ritardo cui ti riferisci, un momento angolare ad oggi assai basso, un pna prevalentemente negativo che mi darebbero da pensare a predictors de La Nina che potrebbe esordire nel prossimo autunno.... e quindi a una qualche variante (seppure magari temporanea) nel copione.
In merito ai predictors poi del SSW occorre valutare come e per quanto tempo l'incidenza dei flussi orizzontali e verticali incrementata presumibilmente dall'attività della Mjo sarà in grado di mantenere elevato il livello delle forzanti pacifiche a cui abbiamo fatto riferimento.
Per arrivare infatti ad un forte disturbo stratosferico e ancor più ad un MMW (cosa che per febbraio non mi sento a priori di escludere) occorre un rinforzo sulla wave 1 la quale sola o in concomitanza del flusso su 2 onde (wave 2) riesce a perturbare l'equilibrio del vps in alta stratosfera oltre che a portare un evidente aumento di temperatura nella stratosfera polare che ad oggi e in proiezione continua a mancare.
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Credo che in parte questo supporto di calore dalla troposfera dovrebbe arrivare a partire dalla terza decade ma se sarà o meno sufficiente a destrutturare il vps non saprei dirti.
Chissà che i predictors de la nina non remino contro?
Matteo
Ultima modifica di Alessandro1985; 11/01/2020 alle 17:16
mi son perso...
Always looking at the sky.
una piccola riflessione sul discorso della distonia nella colonna del vp
mi pare si possa aggiungere che questa particolare situazione dei flussi di calore, con soppressione in alta strato e ripartenza in basso per le ragioni magistralmente esposte da @mat69 sia legata alle tempistiche delle ultime fasi di rimbalzo t-s-t
l'upper warming che ha intriso il vps di vorticità negative e condotto le epv "cariche" all'esterno della struttura dalle quote medio alte a seguito della fase di instabilizzazione del vpt avuta nella seconda parte di dicembre si sta esaurendo proprio in questi giorni, imponendo una ricostruzione del vps alle altissime quote della colonna, da lì il venir meno del forcing dell'onda madre
dato che il riverbero dell'ese dev'essere omogeneo e deve partire proprio da lì, correggetemi se sbaglio, la pulsazione vera e propria dovrebbe arrivare nel momento in cui tale rigenerazione avrà raggiunto la maturazione necessaria dunque tra una decina di giorni
a questo punto se la prossima fase t-s avverà nelle modalità previste e favorite da quanto evidenziato a livelli di componenti tropo/strato la fase di più intensa trasmissione di moto (prendendo per buone, almeno nelle linee generali le attuali determinazioni) si paleserà proprio nel momento di forte instabilità del vpt che contemporaneamente avrà iniziato a ristabilir coerenza anche sui livelli isentropici, nel momento in cui il forcing a due creste andrà a minare il core delle epv anche alle quote inferiori
questo potrebbe indurre una contro pulsazione anche piuttosto fulminea che andrebbe a riattivare il forcing della prima cresta a partire dall'alta strato
sarà interessante verificare se a quel punto potremmo andare davvero verso un riscaldamento di tipo maggiore (o in ogni caso un ssw)
in ogni caso entriamo al giro di boa stagionale, entrando nel periodo dell'inverno maturo, con un vp che potrebbe seguire la sua climatologia di decadimento dopo una fase iniziale di forza a tratti ben oltre le attese anche solo a livello di meri indici descrittivi (ao-nao)
al netto di questo, se non ho fatto particolari errori di reanalisi, mi pare estremamente didattico evidenziare che quanto accade in questo frangente, che non potrà mai essere descritto dalla statistica ma dalla pura peculiarità stagionale, rende evidente come sia sempre indispensabile seguire le vicissitudini passo per passo evitando di fornire unidirezionalità a determinate tipologie di eventi
e in questi anni di esempi ne stiamo avendo persino troppi
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