Originariamente Scritto da
mat69
In certe situazioni, quali quella ad esempio di un ese cold ove il superamento della soglia critica del
nam supera il valore di +2, occorre attendere l'assestamento derivante dall'elaborazione di dati attuali.
Oggi che la dinamica del touch down si è completata possiamo renderci conto dell'effettiva intensità di questa dinamica stratosferica che indubbiamente si inquadra a pieno diritto, come da letteratura, in uno degli eventi cold in grado di condizionare la condotta del vortice troposferico.
gfs_nh-namindex_20200118.png
L'evento stratosferico è stato preceduto da heat fluxes deboli e seguito da un loro sostanziale azzeramento con blanda ripartenza al momento e vettori dell'e.p. flux in netta divergenza.
gfs_nh-ehflx_20200118.png gfs_nh-uzm-epfluxes_latprs-xsect_20200118_f024.png
Il vortice polare appare oggi piuttosto ben allineato tra i piani isentropici alle diverse altezze sia in strato che in troposfera altro aspetto che indubbiamente ci ha evidenziato che la trasmissione, a scapito di
epv non proprio saldissime in bassa stratosfera, è avvenuta anche grazie alla particolare intensità dell'evento.
gfs_nh-vort3d_20200118_f000_rot000.png
Cosa dovremmo aspettarci da qui grossomodo fino ad inizio febbraio?
Credo nulla di eclatante in troposfera contraddistinta nei meridiani atlantico europei da una zonalità medio alta salvo interferenze dovute ad una blanda divergenza del getto polare in direzione dell'atlantico portoghese.
Le proiezioni evidenziano invece, quale esito dell'incremento dei flussi di calore in troposfera (
mjo fase 6 e poi probabilmente nuovamente in 5) dovuti al forte gradiente e all'incremento delle anomalìe di momento angolare (
GLAAM+) un'intensificazione degli stessi anche in stratosfera segnatamente ad inizio febbraio la quale dovrebbe indurre dal basso una complessiva rotazione della massa del vortice polare fino a disporre un nuovo asse con vertici Europa / Giappone.
EPV_2020012600_F240_800.png
Trattandosi di una dislocazione della massa di un vortice molto profondo (ancora valori a 10 hpa al di sotto dei 2800 dam) questo dovrebbe a sua volta assestare l'intera colonna in base a questa disposizione modificando l'assetto delle correnti sull'Europa.
Ritengo probabile che possa essere una dinamica assai prossima a quella di un MMW displacement anche se ad oggi non sarei in grado di dire se questa possa compiutamente realizzarsi o restare nei limiti di un minor warming.
Come possibili effetti in troposfera ritengo assai probabile che si possa progressivamente assistere ad una rotazione delle correnti da nord o da nord ovest con intensità piuttosto sostenuta anche sull'Europa centrale (forse un pò più marginale su quella meridionale).
Una situazione che, stante il possibile successivo allungamento del'asse del
vp potrebbe portare a condizioni ventose, con precipitazioni piuttosto fugaci e con episodi di foehn al nord.
Questa ad oggi la mia impressione e che indubbiamente non ho la pretesa che possa risultare per molti particolarmente esaltante ma indubbiamente compatibile con uno step conseguente agli avvenimenti stratosferici avuti.
Poi forse cambierà qualcosa ma è davvero presto per disegnare scenari nuovi e per illudere chi ancora sta aspettando una stagione invernale più incisiva
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