Buonasera,
quest'oggi mi sono ritrovato a leggere un articolo su un libro circa le isole di plastica presenti negli Oceani ed in particolare la gigantesca isola presente nel Pacifico settentrionale, segnatamente nel settore più nord-occidentale.
Allora mi è balenata in mente un'idea che non sono più riuscito a togliermi dalla testa, ovvero che i rifiuti di plastica, in una mole così imponente potrebbero trasmettere del calore in più ad una zona che sta già subendo un forte riscaldamento. Ciò mi è venuto in mente perché, pensando al primo principio della termodinamica, si sa che un corpo caldo trasmette il suo calore ad un corpo freddo e non viceversa. La plastica è una sostanza con grande conducibilità termica e tende a riscaldarsi facilmente.
La mia domanda allora è: secondo voi è possibile che l'enorme mole di plastica trasmetta calore in più all'Oceano in una maniera non trascurabile e che ciò possa avere ripercussioni sul normale andamento della PDO? Sapete se esistono studi in merito?
Grazie in anticipo per le risposte.
2012: 31 Gennaio - 15 Febbraio (120 cm) T. minima: -10,9°C
2017: 5 - 19 Gennaio (40 cm)T. minima: -10,7°C
2018: 24 - 28 Febbraio (30 cm) T. minima: -11,2°C
Sinceramente non avevo mai sentito parlare di un'ipotesi come questa e quindi non sono a conoscenza di studi. Tuttavia considerando la quantità enorme di plastica ormai finita in mare penso sia lecito chiedersi se essa possa effettivamente influenzare gli scambi termici, anche perché spesso la plastica si frammenta spargendosi in un'ampia superficie di mare, entrando inoltre nella catena alimentare rilasciando anche varie sostanze tossiche nell'acqua per via delle lente reazioni di degradazione.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Non credo influenzi un granché. La massa della plastica non è nulla rispetto all’oceano.
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Dai miei ricordi di termodinamica se c'è un corpo caldo e uno freddo a contatto vanno in equilibriuo raggiungendo la stessa temperatura, quindi quello caldo si raffredda un po' e quello freddo si riscalda un po'.
Inoltre non mi risulta affatto che la plastica sia un buon conduttore di calore, semmai un isolante. Forse intendevi la capacità termica?
Comunque, come ha scritto burian br, le masse in gioco sono molto differenti. Forse potrebbero influenzare l'assorbimento di luce solare.
Sì, ovviamente vanno in equilibrio, il fatto è che il calore si trasmette dal corpo caldo al freddo finché appunto non si raggiunge una situazione di equilibrio.
Sul fatto che la plastica non sia un buon conduttore hai ragione, è stata una mia svista, per il resto, secondo me, ci deve essere qualche correlazione, poi forse sbaglio io
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La legge fondamentale della termologia è:
Q= c m (Te-T1)
Fondamentalmente, la quantità di calore trasmessa dalla plastica è data dal prodotto del calore specifico della plastica per la massa della stessa, moltiplicata dalla differenza di temperatura tra plastica e aria (perchè la plastica si surriscalda a contatto con l'aria che è più calda dell'acqua avendo una capacità termica inferiore: in poche parole per riscaldare 1 kg di aria di 1°C è necessario un quarto dell'energia irradiata dal sole per riscaldare sempre 1 kg, ma di acqua, sempre di 1°C, per cui l'aria si riscalda più velocemente).
Ora,il calore verrà dunque assorbito dall'acqua, sempre secondo la medesima formula:
QP (calore plastica) = QH20
Qp= Cp Mp (Te-Tp)
QH20= Ca Ma (Te-Ta)
dove p è il pedice che sta per plastica, a è il pedice che sta per acqua, e Tp è la temperatura finale della plastica dopo aver assorbito calore dall'aria (che supponiamo per semplificazione sia a temperatura costante, il che è una buona approssimazione essendo in mare aperto, dove le escursioni termiche sono relativamente contenute, specialmente nelle lunghe ore del dì).
Ne deriva che:
Cp Mp (Te-Tp)= Ca Ma (Te-Ta)
Te è la temperatura di equilibrio, quella che dovranno raggiungere i due corpi in equilibrio termico.
Te= (Cp Mp Tp + Ca Ma Ta)/(Cp Mp + Ca Ma)
Ora, il tutto dipende dalle masse: poichè la plastica ha una bassa densità rispetto all'acqua, la massa è esigua e trascurabile, per cui l'equazione diventa:
Te= Ca Ma Ta/ Ca Ma
Quindi:
Te= Ta
Fondamentalmente, la temperatura d'equilibrio sarà molto vicina a quella dell'acqua. E a sua volta, poichè la temperatura di equilibrio della plastica dipendeva dall'aria, si può dire che di fatto è come se la plastica non ci fosse nell'oceano nel bilancio energetico e termico in considerazione.
Spero di essere stato chiaro.
Per fortuna sia l'acqua sia l'aria hanno un'elevata capacità termica, per cui per riscaldarli servono notevoli quantità di energia. Comunque l'idea era buona, e in principio hai ragione .
Considera inoltre che è una condizione ideale quella che ho preso in esame, perchè in realtà di notte la plastica potrebbe al contrario assorbire calore dall'acqua più calda rispetto all'aria.
L'ho dovuto rileggere 3 volte ma alla fine penso di aver capito, almeno sarò avvantaggiato quando lo farò anche a scuola
Comunque grazie della risposta esaustiva e completa, quindi, perlomeno di giorno la quantità di calore trasmessa dalla plastica all'acqua è trascurabile, se ho capito bene.
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Esatto
Dimentico che hai 15 anni
In poche parole, per aiutarti nella comprensione, il calore trasmesso dalla plastica naturalmente viene trasmesso all'acqua. Per cui eguagliamo le due formule del calore. Una per la plastica e l'altra per l'acqua.
Per il resto ho semplicemente risolto l'equazione algebricamente per ricavarmi l'incognita (che in questo caso è Te). A questo punto, ho eliminato Mp, perchè essendo trascurabile rispetto a Ma è come se non ci fosse, cioè fosse uguale a zero. Per cui, dato che qualsiasi quantità moltiplicata per zero fa zero, ho eliminato i prodotti in cui c'era Mp.
Il resto è semplice semplificazione: Ca diviso Ca fa 1, e Ma diviso Ma fa 1. Resta solo Ta.
Spero di essere stato esauriente.
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