può sembrare semplicistico..ma se el nino ovvero acqua più calda sul bordo orientale del pacifico addossato alle coste occidentali del sud america e acqua meno calda sul pacifico occidentale..si potrebbe ipotizzare che alisei meno intensi favoriscano lo spostamento delle acque più calde a oriente dato che l'acqua come l'aria gravitano solidali alla terra e ne seguono il suo ruotare da ovest verso est...e se gli alisei sono meno intenti si può sempre ipotizzare che ci sia meno convenzione all'equatore termico..meno convenzione all'equatore termico significa acque più fredde rispetto ad acque più calde che favoriscono più convenzione ( pensate ad un caffè bollente e ad un caffè meno bollente ) ..il che mi fa pensare che acque meno calde e moti convettivi di minor intensità siano il preludio o rappresentino proprio una fase indicante una tendenza ad una raffreddamento dell'aria piuttosto che ad un riscaldamento.. voglio dire....che il fenomeno " el nino " secondo me è più numeroso nei periodi tendenti ad un raffreddamento ( vedi la tanto amata PEG ) piuttosto che periodi tendenti ad un riscaldamento quando alisei più tesi riescono ad accumulare acque più calde sul pacifico occidentale e a limitare il loro naturale decorso verso levante...con ciò ..voglio dire che " la nina " è più numerosa nei periodi tendenti ad un riscaldamento per i motivi sopra citati.
Discussione interessante ma anche molto complessa.
I meccanismi di fondo esistevano tutti, tranne nelle glaciazioni vere e proprie dove la presenza di vastissime calotte glaciali alterava in maniera più radicale la circolazione atmosferica e il bilancio termico era drasticamente differente.
Però non è scontato che le oscillazioni fossero dello stesso ordine di grandezza di quelle attuali, quella che consideriamo una variabilità "normale" sulla base dei riferimenti del XX secolo potrebbe non esserlo in altre epoche storiche
Nella discussione sulla paleoclimatologia ad esempio avevo fatto un approfondimento sulla PDO, che secondo le ricostruzioni ha fatto lunghi periodi fortemente negativa (e nei dati più vecchi anche fortemente positiva), con oscillazioni fuori scala rispetto a quelle osservate di recente.
il td della paleoclimatologia
Questo evidenzia anche il problema della misurazione di questi fenomeni, che non sempre sono misurati con strumenti robusti rispetto alle variazioni del contesto, ad esempio l'EA è costruita in modo tale che una variazione di gpt omogenea su tutto il pianeta porta ad un incremento dell'indice, ma non sarebbe un incremento riconducibile alla situazione barica in Atlantico che quell'indice vuole misurare. La PDO ha problemi simili, perché trovare una definizione robusta rispetto al GW non è semplice.
Quindi direi che queste oscillazioni del sistema climatico ci sono sempre, ma possono essere diverse rispetto a quanto presente nelle misurazioni strumentali e pongono grossi problemi metodologici di definizione e misurazione.
Volendole studiare ad una ad una potremmo andarci avanti anni, è un approfondimento che mi sarebbe interessato fare e che avevo iniziato a fare come OT nell'altra discussione quindi magari in futuro se avrò il tempo proverò a riprenderlo.
Non conoscevo il problema della misurazione! Molto interessante....
Aggiungo un mezzo OT: Negli ultimi anni sono usciti un paio di studi, come quello di Marcott et al, che hanno appiattito le oscillazioni delle ultime migliaia di anni (l'ormai famoso hockey stick). Tu cosa ne pensi?
Sono medie di lungo periodo, e appiattiscono tutto.
Non escludono però che nel breve periodo ci siano state oscillazioni anche maggiori.
Sono come le medie mobili su diversi anni, che appiattiscono i picchi in ambo i sensi. E proprio per questo è un obbrobrio aver aggiunto la serie HADCRUT alla fine, perchè si congiungono due scale diverse.
E' come unire due grafici: uno che riporta le medie annuali, e l'altro che riporta le medie giornaliere. Se le medie giornaliere si fermano in estate, vedrai un forte aumento rispetto alla medie annuali che sono più basse di quelle estive giornaliere.
Ma se vedessi un grafico solo con le medie giornaliere vedresti come in diversi anni ci sono stati anche periodi molto caldi (o freddi).
Infine si riferiscono alla situazione globale, e non alla situazione locale. In diverse aree del pianeta il passato è stato più caldo di oggi, soprattutto nell'Artico, già nell'Olocene, cioè negli ultimi 10mila anni.
In questo thread troverai molte nozioni:
il td della paleoclimatologia
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