Non si vedrà lo split completo, a quelle distanze alle volte è prima alle volte è dopo, mi pare di aver capito così da incompetente in materia😁
Certo però se non di vede lo split completo mi pare che siamo lì.
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Occhio, la dinamica era un rientro "russo" ... quindi classico x la .... a Roma (scusa ma non so come si scrive quella roba bianca fredda, sono un tantinello scaramantico). ... comunque è vero, a volte un artico appena continentalizzato in Euopa puo' portare il miracolo, ma raramente, diciamo che con il siberian express stamo mejo !
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Comprensibilmente quando si ipotizza quale evento probabile un (SS)MMW di tipo split gli animi si infervorano e i ricordi vanno lontani nel tempo a dinamiche del passato molto suggestive.
Abbiamo avuto poi nel corso degli anni alcuni altri eventi assimilabili benché mai equiparati a quelli dell'innominabile anno.
Occorre a mio avviso ricordare che, oltre aspetti presenti in stratosfera (equilibrio di w2 / disposizione dell'asse del vps), concorrono ad enfatizzare gli effetti di dinamiche retrogressive proprie degli split strato la pregressa situazione troposferica ovvero in soldoni il terreno precedentemente creato nel comparto russo europeo e/o russo siberiano.
Allo stato attuale delle cose tempistiche allungate per il probabile realizzo dell'evento stratosferico estremo sono di buon auspicio proprio in quest'ottica.
Ad oggi darei una buona percentuale di realizzo di un MMW split all'interno della prima decade di gennaio.
Ma torniamo ora ad aspetti più prossimi nel tempo e nel frattempo assisteremo nel medio termine all'ultima prova di forza di un vps indubbiamente profondo che si concretizza in un'iniezione di vorticità in area canadese successivamente sganciata in direzione dell'Europa centrale.
Nelle difficili determinazioni che i modelli presentano allorquando le interazioni strato/troposferiche la fanno da padrone, si possono tentare alcune speculazioni che solo in parte forzano l'estrema difficoltà che sempre i modelli dimostrano nel consolidare gli effetti al suolo di consistenti raffreddamenti rispetto la circolazione portante da parte della corrente a getto.
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A ridosso del giorno di Natale infatti un nucleo di aria artica dovrebbe interessare parzialmente la nostra penisola con un carico di aria piuttosto fredda a seguire che andrà successivamente ad investire l'est Europeo e la Russia Europea abbassando sensibilmente le temperature ad oggi piuttosto miti delle suddette aree.
Presterei a tal proposito attenzione alle possibili successive evoluzioni coincidenti con la discesa della massa di origine artica in seno a correnti polari (quindi leggermente inizialmente più miti nei bassistrati) che approcceranno l'Europa occidentale e meridionale ad iniziare dal giorno 28/12.
L'entrata della saccatura con un asse maggiormente occidentalizzato anche da parte del modello inglese (che inizialmente aveva e-shiftato questo affondo) potrebbe essere in parte determinato da un raffreddamento delle pianure eurorusse che opera una sorta di opposizione all'avanzata verso est della struttura.
In tal senso le tempistiche ancora over le 144h potrebbero non inquadrare correttamente i reali effetti di questo raffreddamento che gli stessi modelli forse risolvono in termini troppo sbrigativi.
Vediamo se le mie impressioni potranno rivelarsi o meno corrette nei prossimi giorni
Matteo
Alle ottime disamine aggiungo che sarebbe anche nelle corde, stante il raffreddamento al suolo dell'Europa centro occ.le, un ridimensionamento delle vorticosità al suolo.
Un conto è quando i gpt bassi passano sul mare o su zone calde, un conto su zone fredde/molto fredde.....
Attenzione alla rivisitazione dei GM: anche l'articata di Natale fino a qualche giorno fa non era "roba nostra".
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
Ottimo Matteo ! A piccoli passi procediamo verso una sempre più accentuata destrutturazione del vortice polare stratosferico. Run alternati mostrano si bilobazione ( con forte allungamento della struttura) ma alcuni anche split.
Ho una domanda da farti , questi riscaldamenti sopra l’Europa visti a 10 hpa sono un preludio di ondate fredde sopra suddette zone ? Ho letto che esisteva una certa correlazione anche se ovviamente non è sempre detto.
Un altra domanda, qualora non andasse in porto lo split completo sussiste un rischio poi di evento opposto ovvero un successivo approfondimento del vps?
ah ben tornati dalle grigliate in stratosfera...
dateci un amano a raddrizzare bombolo..
PS: a quando l'outlook di gennaio?
No spoken word....Just a scream
stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6
Ciao Alessà,
ho accennato ad alcune "modalità vincenti" degli split stratosferici (asse e disposizione w2) non a caso e anche proprio per disincentivare il desiderio di veder realizzate queste figure prima del tempo soprattutto quando la troposfera non sia nelle condizioni ideali a riceverli.
Per quanto concerne la domanda n. 2 posso risponderti che non esiste alcuna regola predeterminata.
E' probabile che, qualora un mmw split si verifichi non tardivamente, una volta risolto, la stratosfera prosegua in condizioni più fredde del normale specialmente se gli effetti in troposfera (zonalità negativa) siano prolungati.
Matteo
Ottimo intervento Matteo ...quindi mi sembra di aver capito che la dinamica che ci appresteremo a vivere tra Natale e Capodanno sarebbe un bene in funzione del raffreddamento del comparto europeo spianando la strada al movimento antizonale delle masse artiche del vp post split in direzione della stessa Europa ... Quindi un pranzo degno deve avere un buon antipasto
Riporto qui una piccola rianalisi della situazione che ci sta portando a notevole attività d'onda tropo-stratosferica, forse anche fino a inversione zonale stratosferica. Spero si vedano le immagine, nel caso proverò a rimetterle a mano ... spero possa essere utile x rianalizzare quanto successo in questo dicembre.
Facendo una analisi logica della dinamica e del come mai porta ad uno sconquasso cosi' forte in stratosfera possiamo osservare l'andamento previsto degli EHF (di ieri)
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Lo spaccato atmosferico/tempo ci dice che ieri/oggi siamo in una fase a bassi flussi, infatti siamo ancora nella fase "ciambella" ...
Oggi, nonostante l'hp polare gli andamenti troposferici sono regolari, il getto non ha inceppi, non ci sono ne strappi ne anse che si protendono, quindi flussi bassi:
Nel grafico EHF si vede un flusso troposferico il 23 circa ... cosa succede ?
La struttura del VP che oggi è stesa fra canada e siberia est si spezza in due zone che invorticano, l'invorticamento genera rientri caldi, ondulazione del getto, il getto viene piegato velocemente con trasformazione di energia ... questa penso sia una botta quasi decisiva, l'innesco che se poi sostenuto da amplificazione d'onda va ad amplificare le onde di energia in alto ...
Poi si vede che le cose si propagano in alto e fortemente proprio dal 25-26 ... la dinamica iniziale di strappo in due zone vorticose e scollegate va a creare una amplificazione d'onda anche sul lato siberiano, molto importante ... rimangono scollegate le due zone vorticose con inneschi di nuove ondulazioni del getto anche sul lato americano ... insomma, credo che l'uno-due sia lo strappo del vortice in due e l'attivazione della spina siberiana ...
Possiamo osservare le cose con l'andamento specifico a 2 quote "spia" ... 100 e 10 dell'andamento dei flussi ...
100hpa ... si vede l'attuale fase a ciambella di scarsi flussi, il 23 la curva si impenna in salita .. massimo dell'afflusso il 27-28, ma si rimane con forti flussi (rossby che rimangono attive)
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a 10hpa + o - simile la cosa con 24h circa di ritardo ... a 10 c'e' calo dei flussi nel lungo termine, + che a 100, puo' dipendere da dinamiche mutue in stratosfera stessa, tra i vari piani.
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Insomma ormai la botta è sicura e parte dopodomani con lo strappo del VP disteso tra siberia e canada oggi, poi le cose si autosostengono aumentando l'entità delle onde. Vediamo che succede davvero, oggi ci dice che andiamo a displacement e forse a mini-split, ma è tutto da vedere.
Per finire l'analisi con un elemento importantissimo e probabilmente decisivo (almeno spesso avviene proprio cosi'), abbiamo cio' che è avvenuto prima ... normalmente prima di un evento dislocativo si ha una fase che lo innesca, un breve rilassamento e poi parte la fase finale, si chiama fase predittiva ... e è avvenuta intorno a Santa Lucia (10-14) con una forte azione d'onda troposferica, avvenuta xrò durante una fase ancora forte del VPS quindi meno "ricettiva" x via dell'inerzia dovuta alla velocità dei flussi (zw, zonal wind) ...
Qui si vede l'andamento del NAM, non è immediatamente descrittivo xro' ci fa vedere come l'azione troposferica ha dato forte "frustata" alla stratosfera ... poi fase ciambella in cui ha recuperato e sta ancora li e poi il crollo ...
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... andando ancora indietro è stato decisivo per frenare l'andamento verso una situazione di estrema zonalità, e che di fatto ha dato la prima frustata che ha cominciato a rallentare la strato, inizio dicembre, in troposfera ... si è ripercosso con + ritardo proprio xche' i venti zonali stratosferici erano molto forti in quei momenti ... ma evento decisivo x far prendere una nuova direzione all'andamento invernale che, se continuava con sacrsità d'onda ci avrebbe probabilmente fatto passare un inverno molto zonale.
Ultima modifica di Sandro58; 21/12/2020 alle 17:02
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