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  1. #11
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    La discussione è interessante, almeno per quanto riguarda le forme d'onda planetarie. Anche se la lettura del VP prima o poi, potrebbe lasciare di stucco tutto quanto il forum.
    Si privilegiano entrate fredde verso il Mar Nero, più che Mediterraneo vero e proprio. Questo forse a causa dell'attuale stato EA e dell'intero sistema teleconnettivo emisferico, relativo alle SSTA.
    Nell'Estate 2020, si segnala una sola ondata di caldo vera e propria al Nord (ultima decade luglio). Mentre nelle reanalysis NOAA o GFS bisogna quantificare per l'Italia centrale, meridione e Isole.
    ssta.daily.current.jpg
    Super subsidenza mediterranea direi.. accompagnata da subsidenza di origine antropica dalle isole cittadine. Per lo stato dell'Artico a voi la parola.

  2. #12
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Dream Designer Visualizza Messaggio
    E' prestissimo, però volevo volgere due domande, mi sa necessarie:

    1) cosa è andato storto l'inverno scorso rispetto ad alcune attese (l'idea media era di un inverno movimentato e Nord Europeo) ? C'entra lo IOD del 2019 ?

    2) è scontato che un deficit dei ghiacci pesante aumenti le possibilità di un VP massiccio e freddo al di là di indici buoni in prospettiva ?

    mi sa che sono collegate forse le due domande però se la seconda è positiva mi sa che siamo fottuti in partenza ormai sono quasi 7 anni che manca un inverno continentale (eccetto episodi o mesi tostissimi tipo Gennaio 2017 o Febbraio 2018)
    Ottime domande.

    Sul punto 1 direi di si, lo scorso inverno ha avuto anomalie tipicamente caratterizzate da IOD+ a livello emisferico, che sono caratterizzate da anomalie positive di GPT sulla attorno alla Baia di Hudson e getto basso in Atlantico con risposta anticiclonica sull'Europa.
    IOD_Corr_NH_wint.gif
    Le correlazioni invernali per IOD sono piuttosto deboli, in particolare sulla nostra zona, ma per episodi così forti i precedenti sono piuttosto netti (l'ultimo fu il 2006-2007). Di per sè una fase di IOD+ non porta necessariamente un VP forte, non c'è correlazione con l'AO, ma in un contesto che già non era particolarmente positivo può avere estremizzato il pattern.

    Un altro fattore che personalmente non scarterei a priori è l'eruzione del vulcano Raikoke avvenuta a giugno 2019, che ha prodotto consistente iniezione stratosferica che ha probabilmente avuto un ruolo rilevante nel produrre i valori estremamente bassi di ozono. Per dimensione è stata paragonabile a quella dell'eruzione di Grimsvotn(2011) che a sua volta produsse una forte riduzione dell'ozono che durò oltre un anno. La situazione attuale (che ancora persiste) è probabilmente il frutto di quella eruzione combinata con il minimo ì solare (e nell'emisfero sud anche degli incendi australiani).

    Non direi però che lo scorso inverno sia stato particolarmente sorprendente, è stato più estremo di quello che ci si aspettava ma anche il cts non era molto ottimista e le stagionali piuttosto unanimi nel vedere forte zonalità. Non sono invece convinto che l'ammanco di ghiacci sia il fattore principale dietro questi inverni, il cambiamento rispetto al periodo 2008-2012 che fu di tutt'altro tenore è chiaramente coincidente con il cambiamento della PDO in Pacifico e della distribuzione delle anomalie di contenuto di calore in Atlantico, che hanno avviato una fase NAO+ di lungo periodo. Non sono fattori che cambieranno facilmente, ma prima o poi una niña decisa arriverà e il tripolo di anomalie in Atlantico sarà riassorbito. Quanto pesi in tutto questo la crisi dei ghiacci marini artici (e quanto invece il GW più in generale) è una questione decisamente aperta.

  3. #13
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Nel 2012 c'è stato un pesante deficit dei ghiacciai artici.
    N_iqr_timeseries.png
    Dopo la seconda decade di luglio 2020, non abbiamo superato il record. E siamo rientrati entro i limiti, della peggior annata di sempre.

  4. #14
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Contribuisco un attimo con un accenno al discorso dell'ozono, la situazione attuale al momento non è tra le più rosee anche se è ancora presto:
    Ozone.jpg

    Ozone 2.jpg

    BDC che sembra aver un incremento in presenza di QBO- e minimo solare o QBO+ e massimo solare.Dalle mappe attuali c'è un deficit abbastanza importante a nord delle Svalbard e in prossimità della baia di Baffin nel continente nord americano
    Volevo mettervi al corrente di uno studio, che evidenzia uno shift del VP verso il settore siberiano negli anni 90, occorso soprattutto durante il mese di febbraio... Decade, quella compresa tra il 1990 e il 1999, che ha evidenziato forti anomalie di ozono paragonata alla decade precedente:

    The Influence of Zonally Asymmetric Stratospheric Ozone Changes on the Arctic Polar Vortex Shift | Journal of Climate | American Meteorological Society

    PV differences.jpg

    PV Siberia e nord america.jpg

    Sto finendo di leggerlo (... è impegnativo...) però per certi aspetti è interessante perchè sembrerebbe che la presenza o meno di ozono possa incidere anche sul posizionamento del VP stesso .
    In pratica, gli anni '90 che hanno visto una minore quantità di ozono in zona siberiana hanno registrato uno shift del VP in queste zone soprattutto in febbraio (e maggiore zonalità)... Magari era una cosa risaputa e me la sono persa
    Ultima modifica di Gio83Gavi; 08/08/2020 alle 16:14

  5. #15
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da snowaholic Visualizza Messaggio
    Ottime domande.

    Sul punto 1 direi di si, lo scorso inverno ha avuto anomalie tipicamente caratterizzate da IOD+ a livello emisferico, che sono caratterizzate da anomalie positive di GPT sulla attorno alla Baia di Hudson e getto basso in Atlantico con risposta anticiclonica sull'Europa.
    IOD_Corr_NH_wint.gif
    Le correlazioni invernali per IOD sono piuttosto deboli, in particolare sulla nostra zona, ma per episodi così forti i precedenti sono piuttosto netti (l'ultimo fu il 2006-2007). Di per sè una fase di IOD+ non porta necessariamente un VP forte, non c'è correlazione con l'AO, ma in un contesto che già non era particolarmente positivo può avere estremizzato il pattern.

    Un altro fattore che personalmente non scarterei a priori è l'eruzione del vulcano Raikoke avvenuta a giugno 2019, che ha prodotto consistente iniezione stratosferica che ha probabilmente avuto un ruolo rilevante nel produrre i valori estremamente bassi di ozono. Per dimensione è stata paragonabile a quella dell'eruzione di Grimsvotn(2011) che a sua volta produsse una forte riduzione dell'ozono che durò oltre un anno. La situazione attuale (che ancora persiste) è probabilmente il frutto di quella eruzione combinata con il minimo ì solare (e nell'emisfero sud anche degli incendi australiani).

    Non direi però che lo scorso inverno sia stato particolarmente sorprendente, è stato più estremo di quello che ci si aspettava ma anche il cts non era molto ottimista e le stagionali piuttosto unanimi nel vedere forte zonalità. Non sono invece convinto che l'ammanco di ghiacci sia il fattore principale dietro questi inverni, il cambiamento rispetto al periodo 2008-2012 che fu di tutt'altro tenore è chiaramente coincidente con il cambiamento della PDO in Pacifico e della distribuzione delle anomalie di contenuto di calore in Atlantico, che hanno avviato una fase NAO+ di lungo periodo. Non sono fattori che cambieranno facilmente, ma prima o poi una niña decisa arriverà e il tripolo di anomalie in Atlantico sarà riassorbito. Quanto pesi in tutto questo la crisi dei ghiacci marini artici (e quanto invece il GW più in generale) è una questione decisamente aperta.
    Grazie snowaholic

    Riguardo ai ricordi dello scorso inverno, ricordo che vi erano le solite stagionali da NAO +++ ma anche molte previsioni di un inverno non freddo sul Mediterraneo ma freddo invece sull'Europa settentrionale.


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  6. #16
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Dream Designer Visualizza Messaggio
    Grazie snowaholic Riguardo ai ricordi dello scorso inverno, ricordo che vi erano le solite stagionali da NAO +++ ma anche molte previsioni di un inverno non freddo sul Mediterraneo ma freddo invece sull'Europa settentrionale.
    Grazie anche da parte mia.
    Le anomalie SSTA nord atlantiche negative, stanno orientando l'onda atlantica verso la Scandinavia. ma temo andando verso l'Autunno 2020 che l'attuale configurazione potrebbe non reggere.
    Come dite la wave pacifica regge tutto l'impianto, con ripercussioni sulla posizione dell'alta azzorriana ed eventuali promontori subtropicali.
    Ma ciò che a me interessa ed è scientificamente interessante è al Nord Italia, se avremo come solito un'andamento invernale tipicamente mediterraneo o più continentale..
    L'Atlantico freddo e settentrionale, sta continuando a dare batoste all'usuale promontorio di matrice africana o subtropicale oceanica.
    Vedremo se ciò che mi aspetto al Centro Nord, si ripercuoterà anche al Sud e Isole.

    Northern Total Snow mass Winter 2019/20
    fmi_swe_tracker.jpg
    Intanto la situazione sulla Groenlandia è controversa, nella totalità della situazione glaciale artica. E lascia ben sperare per il prossimo Inverno 2020/21.
    greenland_daily_melt_plot.jpg
    Ultima modifica di Sandro; 09/08/2020 alle 06:55

  7. #17
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Il vortice polare a mio avviso sta nascendo instabile, instabile in che senso? Instabile sulla colonna d'aria, molto freddo in alta quota, e relativamente dinamico a quote inferiori.

    Che ne pensate?

  8. #18
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Sandro Visualizza Messaggio
    Il vortice polare a mio avviso sta nascendo instabile, instabile in che senso? Instabile sulla colonna d'aria, molto freddo in alta quota, e relativamente dinamico a quote inferiori.

    Che ne pensate?
    A me pare che questo sia stato il leit motiv degli ultimi anni, ovvero un VPS freddissimo già a settembre/ottobre, mentre più debole in basso, ma in rafforzamento verso novembre con l'allineamento della colonna.
    Ho detto qualche cavolata?
    Avatar: una data che sogno spesso la notte.
    PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
    PPS: sì, è il 2005.

  9. #19
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Sandro Visualizza Messaggio
    Nel 2012 c'è stato un pesante deficit dei ghiacciai artici.
    N_iqr_timeseries.png
    Dopo la seconda decade di luglio 2020, non abbiamo superato il record. E siamo rientrati entro i limiti, della peggior annata di sempre.
    Se non ricordo male però il 2012 non fu un brutto inverno

  10. #20
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Ricorda bene, mi vengono in mente le nevicate da galaverna... Solo parte del Nord fu esclusa da quella serie di copiose nevicate. Blizzard fantastico qua nel ferrarese.

    Diciamo tutto è iniziato gli ultimi giorni di Gennaio 2012. Poi è il freddo è andato avanti per due settimane. Il freddo Febbraio 2012 coincide con il deficit Artico peggiore di sempre.

    Guardate qua..SMB_combine_SM_day_EN_20200808.png
    Ultima modifica di Sandro; 12/08/2020 alle 11:05

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