Verissimo, anche a me piace leggere i contributi di ghiaccio, con la comparazione sulle mappe.
Farà impressione vedermi parlare tramite tutta questa matematica, ma ci sono tantissime cose che non ho trattato analiticamente e le conosco come magari tanti di voi solo per cultura generale fatta su internet ad esempio per me rimane ancora un mistero il perchè una dinamica tropicale come la madden riesca ad influenzare il tempo delle medie latitudini, dato che quando si fa una trattazione di base della circolazione extratropicale i tropici vengono tagliati fuori. Sicuramente la teoria quasi geostrofica sulla quale si basa tutta la precedente discussione non può essere applicata alle latitudini tropicali.
Io sull'argomento posso dire solo un'ultima cosa: dalle carte si possono riconoscere quali sono quei sistemi sinottici che stanno producendo scambi di energia tra la cinetica zonale e la cinetica eddy, un'idea infatti è di ipotizzare una possibile forma dei sistemi sinottici, ossia la traiettoria che percorre il vento attorno ad un massimo o minimo di pressione. Perchè ipotizzare la forma del sistema sinottico? perchè la funzione che descrive la traiettoria delle masse d'aria altro non è che la soluzione delle equazioni. In genere, quando le equazioni sono complicate, si fanno degli ansatz, ossia sia ipotizzano soluzioni, le si buttano dentro le equazioni e si impongono condizioni sui parametri affinchè l'equazione sia soddisfatta. Qua si fa una cosa simile, si ipotizza la forma dei sistemi sinottici per capire come sono i flussi di momento prodotti da quella particolare forma. Naturalmente le funzioni che ora vi mostro sono solo casi particolari, ma si può facilmente generalizzare
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è un espressione molto complicata, ma che se plottata da questi risultati
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Le velocità eddy si ricavano facendo le derivate di quell'espressione in x per ottenere Uex e in y per ottenere Uey, come potete notare si è ipotizzata anche una funzione che descriva come varia il vento geostrofico con la latitudine. Il termine di scambio di cinetica tra la zonale e la eddy che abbiamo già discusso diventa la relazione sottostante
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Il parametro A>0 corrisponde alla figura di destra, A<0 a sinistra. Il seno alla quarta è una quantità sempre positiva. Anche tutte le altre costanti sono definite positive. Se A è positivo, tutto il termine è negativo quindi quel sistema sinottico sta trasferendo energia cinetica dalla zonale alla eddy, il sistema sinottico si amplifica e la zonalità rallenta, potrebbe portare alla formazione di una rossby con oscillazioni meridiane.
Se A è negativo tutto il termine è positivo, un sistema sinottico come quello a sinistra cede energia alla zonalità e la circolazione meridiana si spegne.
Quelli nella figura sono proprio sistemi sinottici, quando sono come quello a destra si amplificano, come quello a sinistra si esauriscono e la zonalità accelera. Quando i sistemi sinottici si allungano in quel modo con asse nordovest-sudest, il sistema sinottico si gonfia a spese della zonalità, sono quelli i sistemi che vanno cercati sulle carte meteo per avere oscillazioni meridiane e possibili svolte invernali
Esempio: i ponti di weijkoff hanno asse sudovest nordest, sono come quello a sinistra. I ponti di wejikoff cedono energia alla zonalità, che vi può sembrare strano magari ma in realtà no perchè sono associati a NAO positiva, a nord di un ponte di wejikoff la zonalità è sempre sparata. Alta di latitudine si, ma sparatissima. Allungamenti delle azzorre verso l'europa non hanno grandi speranze di riuscire ad amplificarsi. Interessantissime sono le situazioni in cui il getto canadese affonda verso sudest, allora si può venire a creare la situazione di destra, nonchè gli omega blocking. Un esempio molto interessante a tal proposito è del settembre 2019, infatti il 22 del mese un'ondata di maltempo è giunta sull'italia spinta da un flusso atlantico che ha puntato il mediterraneo, mentre aria più mite è risalita dall'europa orientale verso quella nordoccidentale. Il mese era iniziato con una forte zonalità e quel settembre si era mostrato molto secco fino a quel momento. Quell'evento ha pompato il sistema saccatura-promontorio in europa con brusco arresto delle velocità zonali sul nsotro settore dando una svolta alla stagione autunnale che aveva preso una piega bruttissima ad inizio settembre. In quell'occasione infatti il trasferimento di energia cinetica dalla zonalità alle oscillazioni mediriane è stato tale che il vortice polare non si è più ripreso fino a fine novembre, con successive frequenti ondate di maltempo e continui ritrasferimenti di energia dalla cinetica zonale alla eddy. Peccato però poi che da dicembre sia stato un disastro ahahah.
Aggiungo che per i sistemi con asse est ovest o nord sud si dimostra che non c'è scambio di energia tra la zonalità e la circolazione meridiana. Quello che si vede in genere è che se il sistema magari inizialmente si gonfia, magari può arrivare ad una condizione tipo ridge atlantico con asse nord-sud in cui rimane stazionario per un po', proprio grazie a questo fatto, murando la zonalità, ma chiaramente prima o poi dovrà cedere. La situazione più interessante è senza dubbio quella con asse nordovest-sudest
La cinetica eddy è quella verticale giusto?
Scritto ad ogni modo in maniera chiara (almeno per me) per quanto sia complesso.
La domanda che ti ho posto serve perchè, da quanto ho capito, i sistemi sinottici che mostrano un asse allungato NW -> SE tolgono energia alla zonalità trasferendola alle alte quote (?), mentre i sistemi che mostrano un asse allungato SW-> NE danno energia alla zonalità togliendola alle alte quote (?) venendo così "schiacciati" dalla zonalità stessa che sorreggono sulle loro "teste" (cioè sulle latitudini più a nord del sistema).
Al tempo stesso, se è così come ho scritto, i sistemi con asse NW -> SE, trasferendo energia alle alte quote, la destabilizzano?
Permesso che ci capisco molto poco e infatti sull'equazione ho "tiltato".
È molto interessante e comprensibile il tuo intervento ghiaccio e mostra come l'applicazione matematica descriva bene il trasferimento orizzontale e verticale di energia.
Se non ricordo male uno dei predictor del mmw split è proprio un blocco di alta pressione alla quota di 500 di hPa che muove dalla Scandinavia /Europa verso nw.
Ecco che tornerebbe perfettamente con il trasporto verticale di energia schematizzato sopra.
Buona giornata
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
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Stamattina vorrei concentrare l’attenzione su un elemento che già si vede da un paio di aggiornamenti nei forecast strato del FU Berlin, cioè l’incremento dell’u-change visto nei giorni di poco precedenti al Natale. Questo grafico mostra come le velocità zonali vengano modificate dall’immissione di vorticità (EPV). Il picco che si vede appunto in quei giorni è quindi generato da un impulso stratosferico (che per influenzare là tropo non ha bisogno per forza di un ESE) che va a trasferire vorticità verso la troposfera. Queste masse a vorticità positiva andranno verosimilmente a condizionare il regime atmosferico nel nord emisfero nei giorni appena successivi al Natale, portando ad un probabile temporaneo aumento dell’AO. Considerando la dinamica antecedente, come vista attualmente dai modelli, con probabile dinamica di blocco in Atlantico, è verosimile un riaccentramento delle masse artiche con onda atlantica in allungamento verso nord-est e afflusso di aria continentale verso l’Europa
Ottimo Daniele.
Diciamo che questo è il prezzo da pagare del ciambellone.
Seconda considerazione: verrà ri-imessa in troposfera una notevole quantità di energia.....E infatti ad un immissione di energia l'attività delle due onde riprenderà in modo importante.
Terza considerazione: i GM stanno ballando molto. Come diceva Matteo prima l'impulso in arrivo dall'altro unito ad un lettura del wawe train in area Pacifica difficoltosa (escono run alterni tra condizioni assimilabili a ENSO+ / - ) stà rendendo la lettura della dinamica pv difficile.
Comunque in logica di quanto detto da Daniele monitoriamo cosa andrà a pescare l'asse dell'onda Atlantica.
Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!
post interessante ma che mi lascia una quantità di dubbi e perplessità...come sempre non tutti i termini dell'equazione sono a me noti, quindi sulle equazioni, a parte alcune notazioni (<>) che non conosco o troncature per me poco comprensibili (non si capisce nella prima che ci sta a fare dopo la prima equaz [Uqx] ecc...E' un sistema di 2 equazioni?).
Ma a prescindere da questo, ho forti dubbi che sia come dici tu sul fatto degli assi...il fatto è che negli ultimi anni abbiamo avuto pattern di quel tipo e abbiamo visto a che tipo di inverni siamo andati incontro. Ci sono dei casi particolari in cui l'asse nordovest sudest può determinare un progressivo stallo alla circolazione zonale, ma sono inefficaci secondo me in un regime di GW come adesso...una situazione simile a quella da te descritta è avvenuta per esempio se non erro nel 1963, ma tutte le volte che recentemente i modelli hanno abbozzato un percorso simile hanno fallito la previsione. Detto questo si riscontra che in media un asse di quel tipo non porta a una configurazione di stallo secondo me...potrebbe forse portare a una negativizzazione della NAO ma non sempre credo (ti parlo per semplice esperienza diretta). Viceversa sappiamo tutti come è andato il 2012 e come lì i flussi erano chiaramente con asse sudovest nordest.
Può darsi che per L'INNESCO di pattern invernali quel tipo di dinamica da e descritto potrebbe inizialmente avere un ruolo e su questo forse sarebbe utile approfondire...
E' comunque di grande interesse il tuo discorso per quelli sono sicuramente elementi fondamentali per descrivere le sinottiche invernali. In particolare sarebbe interessante, se ti andasse, che tu facessi una trattazione semplice e comprensibile per tutti (o quasi) su come i flussi cambiano dal zonale agli eddy e come questi sono in relazione tra loro.
aggiungo un altra cosa sul discorso del Wejikoff (che non imparerò mai come si scrive! )... banalmente, dipende tutto da dove partono i flussi, credo che non si possa fare un ragionamento in termini assoluti su queste cose, se il flusso parte troppo addossato al continente è vero quello che dici, ma se parte dal centro atlantico il discorso è molto differente...è importante anche rendersi conto del contributo delle masse continentali e degli oceani nella stabilità dei pattern e dei blocking...(qui dico un ovvietà) e da questo punto di vista un asse sudovest nordest da origine a forti divergenze che via via si amplificano...
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