Non è proprio così, si può parlare di "aborto" e anomalia nel 2016 - quando comunque la prima fase W-QBO era risultata più breve e debole del normale - ma attualmente parlerei di debole E-QBO, non di totale fallimento di questa fase:
Vorrei inoltre mettere in guardia dal "predire" l'inverno solo sulla base di uno o due indici. Sappiamo che la W-QBO - da verificare l'effettiva forza questo inverno - associata ad un minimo solare tende a rafforzare il VPS e a inibire i SSW a fine inverno (mi si corregga se sbaglio), ma questi dati sono di loro non sufficienti a descrivere la complessità dell'inverno alle medie latitudini. Se il segnale infatti pare essere forte a gennaio, con una tendenza a NAO positiva - un effetto non da poco, ma ancora insufficiente se preso da solo - nella prima parte dell'inverno invece non c'è una forte correlazione, mentre l'ultima parte dell'inverno potrebbe risolversi in una "contesa" tra il flusso atlantico/vortice polare e le masse fredde continentali.
Vediamo inoltre che negli ultimi 40 anni abbiamo avuto inverni per noi positivi (almeno per il trend invernale degli ultimi 50 anni) in regime di principiante o forte W-QBO, come 1981, 1983, 1986, 1991, 1999, 2000, 2002, 2005, 2009, 2011 e il gennaio 2017. E ce ne sono diversi di pessimi in E-QBO.
ti dirò, proprio quest'anno non c'è da parte mia ottimismo o pessimismo, è piuttosto piatta la cosa. sapevamo già, visto il deficit artico, che a ottobre ci saremmo ritrovati nuovamente con un VPS in veloce e forte raffreddamento (siamo ancora una volta in zona record a 1hPa se non sbaglio) e approfondimento, con i soliti probabili risvolti degli ultimi anni.
quindi qualsiasi cosa positiva che arriverà sarà tanto di guadagnato, sono in pace insomma e coglieremo anche quest'anno tutti gli aspetti nuovi su cui studiare, almeno questo non ce lo può togliere nessuno
sono già improntato ad un outlook per novembre, che speriamo i nostri del CTS faranno, e la possibilità che la prima fase invernale/ultima parte di autunno sia la più movimentata c'è.
Si vis pacem, para bellum.
Io invece vorrei trovare un predittore per il Nord Atlantico. Negli ultimi anni, mi sembra che si sia almeno parzialmente "guastato" l'accoppiamento tra AO e NAO - che prima erano sincrone - e che l'Oceano "giochi da solo", purtroppo per noi con un forte flusso zonale. Basterebbe, anche in fase di prevalente NAO positiva, che il flusso non fosse troppo teso e scendesse di latitudine, lasciando campo libero al raffreddamento delle masse continentali ed alla loro espansione verso ovest; poi il resto ce lo possiamo giocare. O che le SSTA si disponessero in modo da favorire una migliore (per noi) disposizione degli assetti barici a ovest dell'Europa, sempre però evitando grandi e profonde depressioni in prossimità dell'Europa, sennò siamo punto e a capo.
La PDO è una bestia strana e soprattutto non c'è un modo univoco per misurarla, i due indici pubblicamente disponibili sono fortemente divergenti negli ultimi anni (probabilmente per una diversa lettura del GW). Secondo la PDO originale (di Mantua) siamo su valori più neutri che negativi, dopo la breve parentesi di fine inverno. L'indice NCEI a cui immagino tu faccia riferimento è più negativo di circa 0,8 rispetto a quello di Mantua e mi sembra veramente troppo basso.
2020-01-01T00:00:00Z -0.23 2020-02-01T00:00:00Z -0.68 2020-03-01T00:00:00Z -0.82 2020-04-01T00:00:00Z -0.57 2020-05-01T00:00:00Z 0.09 2020-06-01T00:00:00Z -0.08 2020-07-01T00:00:00Z -0.38 2020-08-01T00:00:00Z -0.28
La situazione attuale come noti giustamente è fortemente spuria (se guardassimo la data odierna addirittura lievemente positiva), la lieve negatività degli ultimi mesi dipende solo dal fatto che la zona centrale del Pacifico ha anomalie positive più forti rispetto alla costa americana.
È giusto dire che la PDO dovrebbe scendere in conseguenza alla niña, però finché l'impronta della Niña sulla circolazione atmosferica è chiara a livello tropicale ma debole o assente a livello di PNA è inevitabile vedere andamenti ambigui delle SSTA nord Pacifiche. La niña comunque sta procedendo bene, non farti ingannare dallo stallo in zona 3.4. Le ultime settimane sono state più favorevoli ad un calo in zona 4 che in 3.4, però le premesse sono ottime per un ulteriore rinforzo nei prossimi giorni. Prima o poi dovrebbe iniziare a condizionare anche la PDO.
Giusto ma attento al fatto che l'imprimatur potrebbe partire proprio da questa fase della Mjo che va ad ondulare il getto polare in modo diverso rispetto a quanto avuto ad oggi:
Un'occhiata all'autunno
Matteo
Potrebbe aiutare, ma non sono convinto del fatto che possa produrre un cambiamento duraturo, se guardiamo le VP è evidente la presenza di anomalie stazionarie associate alla Niña e la sostanziale soppressione della MJO (intesa come onda mobile in movimento verso est), un movimento più serio potrebbe arrivare verso metà mese ma è troppo distante per avere certezze.
vp200.GFS.anom.KELVIN.5S-5N.png
Il rischio è che si risolva tutto in un calo del PNA nei prossimi giorni (comunque rilevante visto che non si scendeva nettamente in negativo da mesi) e poi si ritorni su. Peraltro i modelli tendono a sottostimare sistematicamente il PNA nelle ultime settimane, non vorrei che il calore accumulato nel nord Pacifico rendesse particolarmente difficile l'adeguamento del PNA alla fase di niña.
Ultima modifica di snowaholic; 06/10/2020 alle 11:10
Giusto per non andare OT: gli indici del Pacifico avranno influenza sull'andamento del Vortice Polare, stratosferico o troposferico?
Si, è possibile che il PNA risalga ma è probabile che il suo trend ondulatorio si mantenga tale con tendenza al ribasso dei valori.
Del resto che non si tratti subito di un crollo definitivo si evincerebbe anche dal comportamento del GWO e dalle anomalìe di momento angolare che in base alle proiezioni potrebbero riportarsi su valori grossomodo positivi.
Cattura.JPG
Matteo
Grazie!
Rimango solo un attimo perplesso sull'andamento dell'indice nel periodo precedente al 1935, su quell'alternanza di periodi(ni) di 1-2 anni positivi e negativi moderati, senza una direzione precisa, che paradossalmente sarebbe un affievolimento del trend secondo me abbastanza più marcato rispetto agli anni 1998-2020 (sempre SE quest'anno e il prossimo segnano la svolta): questi ultimi mi sembrerebbero più una via di mezzo tra l'andamento anonimo avuto fino ai primi '30 e le grandi ondulazioni anche forti dalla seconda metà dei '30 alla prima parte del 1998
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