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  1. #251
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Vortice polare in perfetta forma, anche ottobre l'AO chiuderà vicinissimo a zero, per la statistica.

    Allegato 541268

    Immagine

    Il VPS e il VPT sono vicini al coupling. La dinamica con cui avviene l'accoppiamento vedrebbe la caduta dei geopotenziali in media stratosfera sotto la morsa della troposfera (AO che se ne va in territorio molto positivo) e l'alta stratosfera molto fredda già da settembre. Ma stavolta rispetto agli anni passati abbiamo un VP molto tonico, come monitorato da fine agosto e nonostante il break della prima parte di ottobre.
    Questo ultimo fatto mi fa escludere lo stratcooling precoce per il 2020.
    una cosa non ho capito, lo stracooling precoce per il 2020 intendi a dicembre?e quindi se ci sarà potrebbe essere in gennaio febbraio?

    chi è che parlava di un 2001-2002?
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  2. #252
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    magari riesce a non farlo proprio che poi, lo stratcooling è già pienamente in atto e pure forsennatamente, è l'ESE Cold che spero non riesca farlo proprio
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #253
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    magari riesce a non farlo proprio che poi, lo stratcooling è già pienamente in atto e pure forsennatamente, è l'ESE Cold che spero non riesca farlo proprio
    lui parla di SC....
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  4. #254
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    una cosa non ho capito, lo stracooling precoce per il 2020 intendi a dicembre?e quindi se ci sarà potrebbe essere in gennaio febbraio?

    chi è che parlava di un 2001-2002?
    Si intendo a dicembre, se avviene a fine febbraio non è più interessante. Lo è solo per gli amanti della statistica.
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  5. #255
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da 4ecast Visualizza Messaggio
    Si intendo a dicembre, se avviene a fine febbraio non è più interessante. Lo è solo per gli amanti della statistica.
    Ma volesse il cieloIl NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro invernoIl NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro invernoIl NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro invernoIl NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno


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  6. #256
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    La sensazione, ripeto sensazione, è che la diminuzione del gradiente termico orizzontale che s'instaura in Autunno tra Polo e regioni sub polari, sia una spada di Damocle significativa per le sorti del nostro inverno.
    Ora sottoscrivo quanto detto da Alessandro che lo SC ormai è scontato, visto che la media non è più rappresentativa di quello che accade in stratosfera, soprattutto in alto, tuttavia quello che è significativo è il VPS, ossia le vorticità che esso è in grado di generare, la loro organizzazione, la loro capacità di trasmettersi verso la troposfera.
    Di fatto partiamo spesso con un piede nella fossa, sappiamo che dall'alto sono molto probabili azioni significative votate ad una netta accelerazione delle velocità zonali.
    L'unica speranza risiede nella troposfera, nella capacità di generare onde di Roosby significative al punto di "strappare" la tropopausa e andare su in stratosfera.
    Ma questo non è sufficiente: passato il filtro della tropopausa, azioni ad una sola onda sono spesso deleterie per le sorti dei nostri inverni, servono due onde per mandare al tappeto il "mostro" stratosferico.
    E avere due onde che riescono a passare il filtro significa giocoforza avere alte pressioni di blocco in Atlantico. Ma ahi noi, e torno al punto di partenza, l'amplificazione artica sembra, ripeto sembra, negare tutto questo con un ritardo acclarato nella maturazione del VPT che, gioco forza, matura molto tardi ed inibisce le possibilità di blocchi significativi.
    Credo che questo loop possa modificarsi solamente con un reset ed una nuovo equilibrio nei centri di convezione tropicali, tradotto in una NINA strong ma soprattutto duratura. Nella speranza che tutto ciò crei quel ribaltone sul Pacifico settentrionale e che tutti i treni d'onda dell'emisfero nord si comportino in maniera diversa.
    A quel punto, credo, avremo le possibilità di avere Inverni sotto media anche da noi, non 4 giorni freddi solo su metà stivale (perché va bene tutto, ma un'onda corta o un'onda lunga divergente non si nega a nessuno).

  7. #257
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    A novembre secondo me avremo un prevalente Atlantic Ridge...sul prosieguo non mi esprimo....ed in ogni caso come te mi auguro che questa Nina ( che ormai sembrerebbe viaggiare fra il moderato e il forte) non sia un episodio e che possa riequilibrare parzialmente o in buona parte, tutte le anomalie che si sono venute a creare dopo i due big nino del 1998 e del 2016, che sono stati intervallati da nine ma con scarso o nulla accoppiamento oceano/atmosfera ( NINO LIKE).

  8. #258
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Oltre a quanto detto in precedenza circa gli effetti sul gradiente prodotti dall'amplificazione artica ribadito anche da Angelo81, ci sono ulteriori complessità rispetto la stagione attuale.
    Gli effetti del coupling oceano/atmosfera della Nina che unitamente ad altre forzanti teleconnettive parrebbero essere in grado di creare minori disturbi allo sviluppo del vortice polare troposferico (mettiamoci pure una WQbo), ma che portano come contropartita ad un indebolimento dei flussi verticali, scontano un precario equilibrio locale (ovvero proprio sull'artico) dovuto principalmente al forte deficit di ghiacci dell'artico asiatico rispetto quello alaskiano.

    Cattura.JPG
    Ritengo pertanto abbastanza difficile preconizzare il mese di novembre come caratterizzato da AO/NAO saldamente positivi.
    Teniamo oltretutto presente che l'area pacifica, ovvero quella dalla quale normalmente si diramano dalla troposfera i più consistenti flussi di calore (qualora non si tratti di blocchi stazionari dovuti al blob pacifico), andrà a scontare una fase contraddistinta da PNA neutro/negativo e da un momento angolare in progressivo calo (GLAAM).

    cfsv2_aam_fcst_current (1).png
    Se la stagione autunnale in presenza di queste forzanti porta sovente con sè i prodromi di un raffreddamento anticipato nelle pianure russo-siberiane (dato peraltro la probabile inversione di gradiente orizzontale dovuta alla resilienza delle t. sopra norma nelle regioni artiche) con progressiva influenza verso l'Europa centrale nel mese di novembre che potrebbe vivere una fase invernale anticipata, la scarsa penetrazione dei flussi di calori oltre la tropopausa prepara il terreno per un progressivo intenso raffreddamento stratosferico che i modelli cominciano ad intravedere a lungo termine.

    gfs_nh-eqltime_0800K_20201023.png ens_nh-stratUT_010hPa_20201023.png

    Il ..."difetto" sta proprio nella fase iniziale di rinascita del vp e nell'asincronia tra la tropo e la stratosfera, che non permette in condizioni teleconnettivamente favorevoli (quindi NON quelle presenti) di mantenere l'equilibrio dei flussi necessario a mantenere la partita in mano alla troposfera o per lo meno a minimizzare gli effetti degli eventi stratosferici estremi ormai di fatto ricorrenti quasi ogni anno.
    Matteo



  9. #259
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Oltre a quanto detto in precedenza circa gli effetti sul gradiente prodotti dall'amplificazione artica ribadito anche da Angelo81, ci sono ulteriori complessità rispetto la stagione attuale.
    Gli effetti del coupling oceano/atmosfera della Nina che unitamente ad altre forzanti teleconnettive parrebbero essere in grado di creare minori disturbi allo sviluppo del vortice polare troposferico (mettiamoci pure una WQbo), ma che portano come contropartita ad un indebolimento dei flussi verticali, scontano un precario equilibrio locale (ovvero proprio sull'artico) dovuto principalmente al forte deficit di ghiacci dell'artico asiatico rispetto quello alaskiano.

    Cattura.JPG
    Ritengo pertanto abbastanza difficile preconizzare il mese di novembre come caratterizzato da AO/NAO saldamente positivi.
    Teniamo oltretutto presente che l'area pacifica, ovvero quella dalla quale normalmente si diramano dalla troposfera i più consistenti flussi di calore (qualora non si tratti di blocchi stazionari dovuti al blob pacifico), andrà a scontare una fase contraddistinta da PNA neutro/negativo e da un momento angolare in progressivo calo (GLAAM).

    cfsv2_aam_fcst_current (1).png
    Se la stagione autunnale in presenza di queste forzanti porta sovente con sè i prodromi di un raffreddamento anticipato nelle pianure russo-siberiane (dato peraltro la probabile inversione di gradiente orizzontale dovuta alla resilienza delle t. sopra norma nelle regioni artiche) con progressiva influenza verso l'Europa centrale nel mese di novembre che potrebbe vivere una fase invernale anticipata, la scarsa penetrazione dei flussi di calori oltre la tropopausa prepara il terreno per un progressivo intenso raffreddamento stratosferico che i modelli cominciano ad intravedere a lungo termine.

    gfs_nh-eqltime_0800K_20201023.png ens_nh-stratUT_010hPa_20201023.png

    Il ..."difetto" sta proprio nella fase iniziale di rinascita del vp e nell'asincronia tra la tropo e la stratosfera, che non permette in condizioni teleconnettivamente favorevoli (quindi NON quelle presenti) di mantenere l'equilibrio dei flussi necessario a mantenere la partita in mano alla troposfera o per lo meno a minimizzare gli effetti degli eventi stratosferici estremi ormai di fatto ricorrenti quasi ogni anno.
    Mi inserisco soltanto per un chiarimento: il quadro trleconnettivo che hai descritto, poco favorevole alla propagazione dei flussi di calore verso la stratosfera, potrebbe quindi condurci dritti verso uno SC early?

  10. #260
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Angelo_81 Visualizza Messaggio
    La sensazione, ripeto sensazione, è che la diminuzione del gradiente termico orizzontale che s'instaura in Autunno tra Polo e regioni sub polari, sia una spada di Damocle significativa per le sorti del nostro inverno.
    Ora sottoscrivo quanto detto da Alessandro che lo SC ormai è scontato, visto che la media non è più rappresentativa di quello che accade in stratosfera, soprattutto in alto, tuttavia quello che è significativo è il VPS, ossia le vorticità che esso è in grado di generare, la loro organizzazione, la loro capacità di trasmettersi verso la troposfera.
    Di fatto partiamo spesso con un piede nella fossa, sappiamo che dall'alto sono molto probabili azioni significative votate ad una netta accelerazione delle velocità zonali.
    L'unica speranza risiede nella troposfera, nella capacità di generare onde di Roosby significative al punto di "strappare" la tropopausa e andare su in stratosfera.
    Ma questo non è sufficiente: passato il filtro della tropopausa, azioni ad una sola onda sono spesso deleterie per le sorti dei nostri inverni, servono due onde per mandare al tappeto il "mostro" stratosferico.
    E avere due onde che riescono a passare il filtro significa giocoforza avere alte pressioni di blocco in Atlantico. Ma ahi noi, e torno al punto di partenza, l'amplificazione artica sembra, ripeto sembra, negare tutto questo con un ritardo acclarato nella maturazione del VPT che, gioco forza, matura molto tardi ed inibisce le possibilità di blocchi significativi.
    Credo che questo loop possa modificarsi solamente con un reset ed una nuovo equilibrio nei centri di convezione tropicali, tradotto in una NINA strong ma soprattutto duratura. Nella speranza che tutto ciò crei quel ribaltone sul Pacifico settentrionale e che tutti i treni d'onda dell'emisfero nord si comportino in maniera diversa.
    A quel punto, credo, avremo le possibilità di avere Inverni sotto media anche da noi, non 4 giorni freddi solo su metà stivale (perché va bene tutto, ma un'onda corta o un'onda lunga divergente non si nega a nessuno).
    che poi la cosa divertente è che il gradiente termico si assottiglia ma quello barico va in direzione opposta
    C'ho la falla nel cervello


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