Ciao matteo mi pare ci capire la vedi molto diversamente da @4ecast, una bella partita io onestamente credo che quest'anno il maggiore deficit sul lato est scandinavo nella 1 metà invernale dara' filo da torcere al forte VP arroccato con asse Siberia/Nord atlantico
ciao a tutti
mi permetto di inserirmi in questa discussione per segnalare un mio piccolo contributo sul tema. La maggior parte di voi queste cose le sa già, naturalmente, ma forse questo articolo può servire da introduzione a coloro che stanno iniziando a curiosare fra questi argomenti.
Come sara l'inverno? Fatti e misfatti a proposito di previsioni stagionali - Icona Clima
Lorenzo
Articolo interessante , non sono d'accordo solo su questa affermazione:
" la stagione fredda è mediamente più prevedibile di quella calda"
Per me non è proprio così, a mio avviso mediamente la stagione calda è grandemente più prevedibile di quella fredda.
si va sempre più verso un'annata eccezionalmente complessa secondo me
nina che potrebbe confermarsi davvero consistente e duratura (vedasi a tal proposito l'assetto IOD e sopratutto IOSD, importante anche per la prossima estate)
pdo che potrebbe seguitare a non assecondare granché enso
ammanco glaciale che potrebbe essere più veritiero da verificare rispetto alle ipotesi di alcuni studi di impatto vp in assenza dello status pacifico degli ultimi anni, per altro pack che viene incentivato dalla circolazione al ricompattamento verso il polo geografico e rende ancor più palese il ritardo di estensione verso la siberia
qbo con una colonna veramente inedita, fase positiva che rompe il ciclo salendo dal basso ma viene incalzata da un nuovo rinforzo esterliess
siamo proprio sicuri che si manterrà positiva nei prossimi mesi
C'ho la falla nel cervello
Ahahah che minestrone ale. .io non sarei sicuro di nulla ps io vedo con favore quel blocco est scandinavo... per IOD e indiano mi pare siano positivi per la prossima estate l'ottimo @snowhaolic ci dirà
Ciao Danieli,
è un piacere finalmente leggere l'attenzione di un professionista nei confronti di studi da te correttamente definiti sperimentali nella pratica.
Vorrei peraltro aggiungere alla tua ottima disamina che un ulteriore fattore di aleatorietà si è aggiunta rispetto al passato ed è determinata dalla sostanziale variazioni delle condizioni al contorno rispetto le forzanti teleconnettive le quali hanno comportato sovente alcune non trascurabili variazioni rispetto gli output statistici tradizionali.
L'evidente imprinting conferito all'atmosfera dal riscaldamento degli oceani e in maniera più marcata del Pacifico e del Mar Artico ha creato non poche varianti rispetto a prima.
Basti pensare, per fare solo un esempio alla nuova forzante indotta dal Gw (in particolare dal warm blob del nord Pacifico) che prende il nome di NAD (North American Dipole) responsabile delle prolungate e rovinose fasi di siccità nella west coast nord americana dal 2012 al 2018 dovute ad un ridge altopressorio semipermanente e, di converso ad una insistente discesa di aria artica nell'est canadese con impatto sul proungamento della NAO positiva anche al di fuori della salda e tradizionale correlazione con l'AO index.
Ma ci sono molti altri esempi.
Sperimentalità quindi ancora più messa alla prova dalle .... "varianti in corso d'opera" del nostro clima!
Un cordiale saluto
Matteo
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