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  1. #341
    Burrasca L'avatar di luca_mo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Sempre magistrale @mat69, del resto anche i forecast di ECMWF iniziano a vedere questo aumento dell'heat flux. Inoltre a supporto della tua tesi circa una Stratosfera non ancora "pronta" per diventare forzante è visibile come l'u-change scenda/permanga su valori negativi, sintomo di scarsa trasmissione di moto dall'alto verso il basso .

    fluxes.png
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  2. #342
    Vento teso L'avatar di carbo70
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Grazie per questi post così chiari. Vorrei approfittare della tua competenza per una domanda sui meccanismi che permettono all'alta termica di deviare le correnti da ovest.

    Tu dici che "l'aria molto fredda di origine artica e poi continentalizzata creerà un blocco nei confronti delle correnti più miti occidentali costringendo la corrente a getto a divergere proprio laddove l'aria gelida tenderà a stratificare e ad ispessirsi dal basso".

    Sapevo che l'alta termica esisteva solo alle quote più basse e che spesso alle quote superiori addirittura c'è una bassa pressione. Come riesce l'alta termica a deviare il getto se questo passa a 300hp e l'alta è confinata ben al di sotto dei 500hp?



    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    La trattazione della stratosfera risulta spesso sterile se non è collegata all'osservazione di ciò che avviene in troposfera.
    Obiettivamente ci sono alcuni aspetti da rilevare prima di tornare a parlare del vps.

    Oggi l'osservazione dei modelli attrae inevitabilmente la nostra attenzione al comparto eurasiatico verso il quale gli effetti della Nina possono essere di rilievo in quanto a distanze temporali "verosimili" mettono in evidenza l'interessante sviluppo dell'alta pressione termica.

    Allegato 542767 Allegato 542768


    L'area inserita nel riquadro è quella dentro la quale l'aria molto fredda di origine artica e poi continentalizzata creerà un blocco nei confronti delle correnti più miti occidentali costringendo la corrente a getto a divergere proprio laddove l'aria gelida tenderà a stratificare e ad ispessirsi dal basso.

    Allegato 542769

    La parte superiore del getto costituisce un'ammaccatura rispetto al regolare percorso tracciato dalla corrente polare che non solo si evidenzia in troposfera ma anche in stratosfera fino alle quote medio-alte.
    Si tratta di eddy heat fluxes moderati sulla prima onda che porteranno ad una contenuta dislocazione della massa del vps verso l'artico siberiano e ad una sua contrazione.

    Allegato 542770

    E' del tutto probabile a fronte di un vps molto freddo in alta stratosfera che anche alle quote inferiori (10/30 hpa) si assista ad un approfondimento delle isoipse fino a valori prossimi a quelli di uno Strat Cooling senza tuttavia al momento creare i presupposti per il superamento della soglia critica del NAM (+1,5)

    Allegato 542771

    I successivi tempi per la realizzazione compiuta di un Ese cold possono essere al momento non chiaramente definibili proprio in ragione della scarsa determinabilità dei disturbi arrecati dai flussi della troposfera benché moderati in quanto scarsamente sostenuti dall'azione del Pacifico (PNA negativo).

    Nel frattempo porrei la mia attenzione a quanto accadrà nel corso dei prossimi 7/10 giorni all'interno delle pianure russo-siberiane in quanto la partita è ancora in mano alla troposfera.

    Durerà?

  3. #343
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    Ecco credo che questi ritardi all’approfondimento serviranno solo a farci mangiare gennaio e febbraio...sbaglio?


    Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

    e che altro deve fare per approfondire
    faremo molto probabilmente un valore prossimo ai record dell'ao di novembre se le determinazioni si mantengono costanti
    quanto al concetto di "mangiare" ritengo opportuno fare un approfondimento
    specialmente dopo le recenti vicissitudini e il terrore che le soglie nam ormai costantemente instillano negli inermi forumisti freddofili
    sarebbe fin troppo facile prendere qualche valore di tale indice qui e là in annate rammentate tutt'altro che per l'estrema coriaceità del vpt e sconfessare le solite retoriche sulle stagioni finite ancor prima di iniziare o la totale ineluttabilità di certi accadimenti ma è opportuno fare un ragionamento un pò più articolato
    capitolo: non ci sono più le stratosfere di una volta
    ghg, diminuzione dell'ozono derivata dall'utilizzo dei CFC, scomparsa di eruzioni in grado di portare grosse quantità di solfati fino a certe quote, e riduzione consistente dell'attività solare rispetto ai cicli immediatamente precedenti all'ultimo paio (con impatto sia su temperature che sulla produzione di ozono) stanno incidendo fortemente sui valori termici e barici della medio-alta strato
    non esiste una sola annata ormai da parecchio tempo in cui, a prescindere dagli episodi che caratterizzano la fine del semestre freddo, si siano osservati valori di geopotenziali quantomeno neutri a tali quote sino ad inizio autunno

    Schermata 2020-11-11 alle 16.29.55.png







    questo aspetto poi ce lo ritroviamo in avvio di stagione e contraddistingue sempre i medesimi piani che a prescindere dall'intensità del vortice troposferico si mantengono saldi sulla propria climatologia, anche perchè fino a novembre gli eventi dei flussi di calore anche se sopramedia in genere sono ancora troppo acerbi per andare a incidere così significativamente sino in alta strato e portare a rimbalzi s-t degni di questo nome
    flussi di calore autunnali per altro che non vedono cali significativi anche alle quote di riferimento che dovrebbero denunciare in maniera più sensibile questo aspetto come alcune valutazioni sull'amplificazione artica si sarebbero aspettate

    Schermata 2020-11-11 alle 16.30.37.png

    Schermata 2020-11-11 alle 16.30.57.png
    ora sappiamo bene che negli eventi low flux è necessario vedere una progressiva impennata dei flussi sino a raggiungere un picco significativo che comporti una contrazione sino in alta strato
    nel caso attuale sono settimane che i flussi sono su livelli infimi ma questo non ha fatto seguito ad alcun importante evento termodinamico essendo la fase ottobrina in cui c'è stato un effimero dialogo prematura, conseguentemente il vps ha proseguito da sua climatologia attuale a raffreddarsi e approfondirsi






    Un occhiata all'autunno-schermata-2020-11-10-alle-14.42.25.png


    come si nota chiaramente il vps alla quota di riferimento della soglia, e ancor di più alle quote superiori, parte già da valori lontani dalla sua vecchia climatologia e già in piena estate eccede al ribasso più deviazioni standard
    l'andamento evidenzia come nel mese di ottobre ci sia stato un leggero rimbalzo dovuto alla modesta incidenza dal basso e a seguire abbia proseguito tranquillamente e senza scossoni il suo naturale approfondimento
    ne deriva attualmente un vps medio alto e un vpt molto forti che stanno seguendo il loro naturale approfondimento peculiare alla stagione, senza andare a disturbarsi significativamente a vicenda
    mi sento di dire che anche l'evento di compressione e dislocamento atteso sul finale di mese per via dei modesti disturbi parzialmente convergenti al vpt non farà altro che confermare tale status a prescindere che vada a portare il nam alla quota di riferimento su valori di soglia superiori, visto che già ora siam nei pressi
    in definitiva il punto quale:
    che essendo in stato di SC semipermanente bisogna essere ancor più cauti circa l'attribuire dinamiche da ese cold ogni qual volta che il vps, specialmente a quote dove l'incidenza dell'alta strato è forte, si approfondisce oltre un certo livello, altrimenti si rischia di non fare i conti con una realtà che è ormai cambiata

    occore di conseguenza seguire con grande attezione le peculiari contingenze stagionali
    l'anno scorso ad esempio abbiamo osservato un andamento autunnale del tutto opposto che ha condotto verso un allineamento da manuale grazie a numerose interazioni t-s prima di giungere alla chiusura definitiva proprio in avvio di 2020
    tutto questo per dire cosa?
    i risvolti di questo approfondimento "per corrispondenza" tra i due livelli in termini pratici possono essere tranquillamente gli stessi, visto che la circolazione è già ben oliata da settimane e in assenza di inciampi particolari per quel che ne sappiamo potrebbe continuare a esserlo ancora a lungo, ma questo decorso è di tutt'altra natura rispetto a quello della passata stagione ed è importante non mettere tutto nello stesso calderone
    una postilla sulle epv
    il loro rinforzo oltremisura, specie a certe quote, non è garanzia di alcunché
    ci sono casi in cui il vp troposferico diventa un buco nero senza avere necessità di una contropartita di egual misura a 30km di altezza
    di conseguenza anche per quanto riguarda questo parametro ritroviamo valori tutt'altro che scontati in rapporto alla forza dell'ao
    Schermata 2020-11-11 alle 16.31.43.png

    mentre la medio bassa strato è sempre più coerente con l'andamento del vpt e quindi è un parametro che inevitabilmente ne viene condizionato
    Schermata 2020-11-11 alle 16.32.00.png
    Ultima modifica di Alessandro1985; 11/11/2020 alle 16:51
    C'ho la falla nel cervello


  4. #344
    Uragano L'avatar di baccaromichele
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Potrebbe saltare qualche record giornaliero di intensità del vps a cavallo tra prima e seconda decade di dicembreIMG_20201111_162437.jpgIMG_20201111_162444.jpg

    Inviato dal mio Redmi Note 8T utilizzando Tapatalk

  5. #345
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    e che altro deve fare per approfondire
    faremo molto probabilmente un valore prossimo ai record dell'ao di novembre se le determinazioni si mantengono costanti
    quanto al concetto di "mangiare" ritengo opportuno fare un approfondimento
    specialmente dopo le recenti vicissitudini e il terrore che le soglie nam ormai costantemente instillano negli inermi forumisti freddofili
    sarebbe fin troppo facile prendere qualche valore di tale indice qui e là in annate rammentate tutt'altro che per l'estrema coriaceità del vpt e sconfessare le solite retoriche sulle stagioni finite ancor prima di iniziare o la totale ineluttabilità di certi accadimenti ma è opportuno fare un ragionamento un pò più articolato
    capitolo: non ci sono più le stratosfere di una volta
    ghg, diminuzione dell'ozono derivata dall'utilizzo dei CFC, scomparsa di eruzioni in grado di portare grosse quantità di solfati fino a certe quote, e riduzione consistente dell'attività solare rispetto ai cicli immediatamente precedenti all'ultimo paio (con impatto sia su temperature che sulla produzione di ozono) stanno incidendo fortemente sui valori termici e barici della medio-alta strato
    non esiste una sola annata ormai da parecchio tempo in cui, a prescindere dagli episodi che caratterizzano la fine del semestre freddo, si siano osservati valori di geopotenziali quantomeno neutri a tali quote sino ad inizio autunno

    Schermata 2020-11-11 alle 16.29.55.png

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    questo aspetto poi ce lo ritroviamo in avvio di stagione e contraddistingue sempre i medesimi piani che a prescindere dall'intensità del vortice troposferico si mantengono saldi sulla propria climatologia, anche perchè fino a novembre gli eventi dei flussi di calore anche se sopramedia in genere sono ancora troppo acerbi per andare a incidere così significativamente sino in alta strato e portare a rimbalzi s-t degni di questo nome
    flussi di calore autunnali per altro che non vedono cali significativi anche alle quote di riferimento che dovrebbero denunciare in maniera più sensibile questo aspetto come alcune valutazioni sull'amplificazione artica si sarebbero aspettate

    Schermata 2020-11-11 alle 16.30.37.png

    Schermata 2020-11-11 alle 16.30.57.png
    ora sappiamo bene che negli eventi low flux è necessario vedere una progressiva impennata dei flussi sino a raggiungere un picco significativo che comporti una contrazione sino in alta strato
    nel caso attuale sono settimane che i flussi sono su livelli infimi ma questo non ha fatto seguito ad alcun importante evento termodinamico essendo la fase ottobrina in cui c'è stato un effimero dialogo prematura, conseguentemente il vps ha proseguito da sua climatologia attuale a raffreddarsi e approfondirsi

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    come si nota chiaramente il vps alla quota di riferimento della soglia, e ancor di più alle quote superiori, parte già da valori lontani dalla sua vecchia climatologia e già in piena estate eccede al ribasso più deviazioni standard
    l'andamento evidenzia come nel mese di ottobre ci sia stato un leggero rimbalzo dovuto alla modesta incidenza dal basso e a seguire abbia proseguito tranquillamente e senza scossoni il suo naturale approfondimento
    ne deriva attualmente un vps medio alto e un vpt molto forti che stanno seguendo il loro naturale approfondimento peculiare alla stagione, senza andare a disturbarsi significativamente a vicenda
    mi sento di dire che anche l'evento di compressione e dislocamento atteso sul finale di mese per via dei modesti disturbi parzialmente convergenti al vpt non farà altro che confermare tale status a prescindere che vada a portare il nam alla quota di riferimento su valori di soglia superiori, visto che già ora siam nei pressi
    in definitiva il punto quale:
    che essendo in stato di SC semipermanente bisogna essere ancor più cauti circa l'attribuire dinamiche da ese cold ogni qual volta che il vps, specialmente a quote dove l'incidenza dell'alta strato è forte, si approfondisce oltre un certo livello, altrimenti si rischia di non fare i conti con una realtà che è ormai cambiata

    occore di conseguenza seguire con grande attezione le peculiari contingenze stagionali
    l'anno scorso ad esempio abbiamo osservato un andamento autunnale del tutto opposto che ha condotto verso un allineamento da manuale grazie a numerose interazioni t-s prima di giungere alla chiusura definitiva proprio in avvio di 2020
    tutto questo per dire cosa?
    i risvolti di questo approfondimento "per corrispondenza" tra i due livelli in termini pratici possono essere tranquillamente gli stessi, visto che la circolazione è già ben oliata da settimane e in assenza di inciampi particolari per quel che ne sappiamo potrebbe continuare a esserlo ancora per settimane, ma questo decorso è di tutt'altra natura rispetto a quello della passata stagione ed è importante non mettere tutto nello stesso calderone
    una postilla sulle epv
    il loro rinforzo oltremisura, specie a certe quote, non è garanzia di alcunché
    ci sono casi in cui il vp troposferico diventa un buco nero senza avere necessità di una contropartita di egual misura a 30km di altezza
    di conseguenza anche per quanto riguarda questo parametro ritroviamo valori tutt'altro che scontati in rapporto alla forza dell'ao
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    mentre la medio bassa strato è sempre più coerente con l'andamento del vpt e quindi è un parametro che inevitabilmente ne viene condizionato
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    Che dire....intervento MONUMENTALE, grazie Alessandro!

  6. #346
    Vento fresco L'avatar di Diego 14
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    e che altro deve fare per approfondire
    faremo molto probabilmente un valore prossimo ai record dell'ao di novembre se le determinazioni si mantengono costanti
    quanto al concetto di "mangiare" ritengo opportuno fare un approfondimento
    specialmente dopo le recenti vicissitudini e il terrore che le soglie nam ormai costantemente instillano negli inermi forumisti freddofili
    sarebbe fin troppo facile prendere qualche valore di tale indice qui e là in annate rammentate tutt'altro che per l'estrema coriaceità del vpt e sconfessare le solite retoriche sulle stagioni finite ancor prima di iniziare o la totale ineluttabilità di certi accadimenti ma è opportuno fare un ragionamento un pò più articolato
    capitolo: non ci sono più le stratosfere di una volta
    ghg, diminuzione dell'ozono derivata dall'utilizzo dei CFC, scomparsa di eruzioni in grado di portare grosse quantità di solfati fino a certe quote, e riduzione consistente dell'attività solare rispetto ai cicli immediatamente precedenti all'ultimo paio (con impatto sia su temperature che sulla produzione di ozono) stanno incidendo fortemente sui valori termici e barici della medio-alta strato
    non esiste una sola annata ormai da parecchio tempo in cui, a prescindere dagli episodi che caratterizzano la fine del semestre freddo, si siano osservati valori di geopotenziali quantomeno neutri a tali quote sino ad inizio autunno

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    questo aspetto poi ce lo ritroviamo in avvio di stagione e contraddistingue sempre i medesimi piani che a prescindere dall'intensità del vortice troposferico si mantengono saldi sulla propria climatologia, anche perchè fino a novembre gli eventi dei flussi di calore anche se sopramedia in genere sono ancora troppo acerbi per andare a incidere così significativamente sino in alta strato e portare a rimbalzi s-t degni di questo nome
    flussi di calore autunnali per altro che non vedono cali significativi anche alle quote di riferimento che dovrebbero denunciare in maniera più sensibile questo aspetto come alcune valutazioni sull'amplificazione artica si sarebbero aspettate

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    ora sappiamo bene che negli eventi low flux è necessario vedere una progressiva impennata dei flussi sino a raggiungere un picco significativo che comporti una contrazione sino in alta strato
    nel caso attuale sono settimane che i flussi sono su livelli infimi ma questo non ha fatto seguito ad alcun importante evento termodinamico essendo la fase ottobrina in cui c'è stato un effimero dialogo prematura, conseguentemente il vps ha proseguito da sua climatologia attuale a raffreddarsi e approfondirsi

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    come si nota chiaramente il vps alla quota di riferimento della soglia, e ancor di più alle quote superiori, parte già da valori lontani dalla sua vecchia climatologia e già in piena estate eccede al ribasso più deviazioni standard
    l'andamento evidenzia come nel mese di ottobre ci sia stato un leggero rimbalzo dovuto alla modesta incidenza dal basso e a seguire abbia proseguito tranquillamente e senza scossoni il suo naturale approfondimento
    ne deriva attualmente un vps medio alto e un vpt molto forti che stanno seguendo il loro naturale approfondimento peculiare alla stagione, senza andare a disturbarsi significativamente a vicenda
    mi sento di dire che anche l'evento di compressione e dislocamento atteso sul finale di mese per via dei modesti disturbi parzialmente convergenti al vpt non farà altro che confermare tale status a prescindere che vada a portare il nam alla quota di riferimento su valori di soglia superiori, visto che già ora siam nei pressi
    in definitiva il punto quale:
    che essendo in stato di SC semipermanente bisogna essere ancor più cauti circa l'attribuire dinamiche da ese cold ogni qual volta che il vps, specialmente a quote dove l'incidenza dell'alta strato è forte, si approfondisce oltre un certo livello, altrimenti si rischia di non fare i conti con una realtà che è ormai cambiata

    occore di conseguenza seguire con grande attezione le peculiari contingenze stagionali
    l'anno scorso ad esempio abbiamo osservato un andamento autunnale del tutto opposto che ha condotto verso un allineamento da manuale grazie a numerose interazioni t-s prima di giungere alla chiusura definitiva proprio in avvio di 2020
    tutto questo per dire cosa?
    i risvolti di questo approfondimento "per corrispondenza" tra i due livelli in termini pratici possono essere tranquillamente gli stessi, visto che la circolazione è già ben oliata da settimane e in assenza di inciampi particolari per quel che ne sappiamo potrebbe continuare a esserlo ancora a lungo, ma questo decorso è di tutt'altra natura rispetto a quello della passata stagione ed è importante non mettere tutto nello stesso calderone
    una postilla sulle epv
    il loro rinforzo oltremisura, specie a certe quote, non è garanzia di alcunché
    ci sono casi in cui il vp troposferico diventa un buco nero senza avere necessità di una contropartita di egual misura a 30km di altezza
    di conseguenza anche per quanto riguarda questo parametro ritroviamo valori tutt'altro che scontati in rapporto alla forza dell'ao
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    mentre la medio bassa strato è sempre più coerente con l'andamento del vpt e quindi è un parametro che inevitabilmente ne viene condizionato
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  7. #347
    Tempesta violenta L'avatar di Fabry18
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    e che altro deve fare per approfondire
    faremo molto probabilmente un valore prossimo ai record dell'ao di novembre se le determinazioni si mantengono costanti
    quanto al concetto di "mangiare" ritengo opportuno fare un approfondimento
    specialmente dopo le recenti vicissitudini e il terrore che le soglie nam ormai costantemente instillano negli inermi forumisti freddofili
    sarebbe fin troppo facile prendere qualche valore di tale indice qui e là in annate rammentate tutt'altro che per l'estrema coriaceità del vpt e sconfessare le solite retoriche sulle stagioni finite ancor prima di iniziare o la totale ineluttabilità di certi accadimenti ma è opportuno fare un ragionamento un pò più articolato
    capitolo: non ci sono più le stratosfere di una volta
    ghg, diminuzione dell'ozono derivata dall'utilizzo dei CFC, scomparsa di eruzioni in grado di portare grosse quantità di solfati fino a certe quote, e riduzione consistente dell'attività solare rispetto ai cicli immediatamente precedenti all'ultimo paio (con impatto sia su temperature che sulla produzione di ozono) stanno incidendo fortemente sui valori termici e barici della medio-alta strato
    non esiste una sola annata ormai da parecchio tempo in cui, a prescindere dagli episodi che caratterizzano la fine del semestre freddo, si siano osservati valori di geopotenziali quantomeno neutri a tali quote sino ad inizio autunno

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    questo aspetto poi ce lo ritroviamo in avvio di stagione e contraddistingue sempre i medesimi piani che a prescindere dall'intensità del vortice troposferico si mantengono saldi sulla propria climatologia, anche perchè fino a novembre gli eventi dei flussi di calore anche se sopramedia in genere sono ancora troppo acerbi per andare a incidere così significativamente sino in alta strato e portare a rimbalzi s-t degni di questo nome
    flussi di calore autunnali per altro che non vedono cali significativi anche alle quote di riferimento che dovrebbero denunciare in maniera più sensibile questo aspetto come alcune valutazioni sull'amplificazione artica si sarebbero aspettate

    Schermata 2020-11-11 alle 16.30.37.png

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    ora sappiamo bene che negli eventi low flux è necessario vedere una progressiva impennata dei flussi sino a raggiungere un picco significativo che comporti una contrazione sino in alta strato
    nel caso attuale sono settimane che i flussi sono su livelli infimi ma questo non ha fatto seguito ad alcun importante evento termodinamico essendo la fase ottobrina in cui c'è stato un effimero dialogo prematura, conseguentemente il vps ha proseguito da sua climatologia attuale a raffreddarsi e approfondirsi

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    come si nota chiaramente il vps alla quota di riferimento della soglia, e ancor di più alle quote superiori, parte già da valori lontani dalla sua vecchia climatologia e già in piena estate eccede al ribasso più deviazioni standard
    l'andamento evidenzia come nel mese di ottobre ci sia stato un leggero rimbalzo dovuto alla modesta incidenza dal basso e a seguire abbia proseguito tranquillamente e senza scossoni il suo naturale approfondimento
    ne deriva attualmente un vps medio alto e un vpt molto forti che stanno seguendo il loro naturale approfondimento peculiare alla stagione, senza andare a disturbarsi significativamente a vicenda
    mi sento di dire che anche l'evento di compressione e dislocamento atteso sul finale di mese per via dei modesti disturbi parzialmente convergenti al vpt non farà altro che confermare tale status a prescindere che vada a portare il nam alla quota di riferimento su valori di soglia superiori, visto che già ora siam nei pressi
    in definitiva il punto quale:
    che essendo in stato di SC semipermanente bisogna essere ancor più cauti circa l'attribuire dinamiche da ese cold ogni qual volta che il vps, specialmente a quote dove l'incidenza dell'alta strato è forte, si approfondisce oltre un certo livello, altrimenti si rischia di non fare i conti con una realtà che è ormai cambiata

    occore di conseguenza seguire con grande attezione le peculiari contingenze stagionali
    l'anno scorso ad esempio abbiamo osservato un andamento autunnale del tutto opposto che ha condotto verso un allineamento da manuale grazie a numerose interazioni t-s prima di giungere alla chiusura definitiva proprio in avvio di 2020
    tutto questo per dire cosa?
    i risvolti di questo approfondimento "per corrispondenza" tra i due livelli in termini pratici possono essere tranquillamente gli stessi, visto che la circolazione è già ben oliata da settimane e in assenza di inciampi particolari per quel che ne sappiamo potrebbe continuare a esserlo ancora a lungo, ma questo decorso è di tutt'altra natura rispetto a quello della passata stagione ed è importante non mettere tutto nello stesso calderone
    una postilla sulle epv
    il loro rinforzo oltremisura, specie a certe quote, non è garanzia di alcunché
    ci sono casi in cui il vp troposferico diventa un buco nero senza avere necessità di una contropartita di egual misura a 30km di altezza
    di conseguenza anche per quanto riguarda questo parametro ritroviamo valori tutt'altro che scontati in rapporto alla forza dell'ao
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    mentre la medio bassa strato è sempre più coerente con l'andamento del vpt e quindi è un parametro che inevitabilmente ne viene condizionato
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    mamma che ho scatenato

    prima di tutto complimenti, in secondo luogo, e scendo proprio terra terra...
    questa novità di approfondimento fortissimo, ma in linea con le tempistiche stagionali credo sia una delle poche, se non l'unica carta da giocarci.
    No spoken word....Just a scream

    stazione meteo di casa: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/ITAGLI6

  8. #348
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Il fatto che si proceda verso un approfondimento del vps non necessariamente mette una pietra sopra ai prossimi mesi.
    Anzi nella disposizione del vpt, seppur bello vorticoso, si notano delle modificazioni importanti rispetto all'anno scorso.
    Aggiungiamo che, smaltito il surplus termico e ricomposto il pack artico, vedremo con il primo rallentamento del jet streaming, come si posizioneranno le onde planetarie in troposfera.
    Se i giovani sapessero, se i vecchi potessero!!!

  9. #349
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da carbo70 Visualizza Messaggio
    Grazie per questi post così chiari. Vorrei approfittare della tua competenza per una domanda sui meccanismi che permettono all'alta termica di deviare le correnti da ovest.

    Tu dici che "l'aria molto fredda di origine artica e poi continentalizzata creerà un blocco nei confronti delle correnti più miti occidentali costringendo la corrente a getto a divergere proprio laddove l'aria gelida tenderà a stratificare e ad ispessirsi dal basso".

    Sapevo che l'alta termica esisteva solo alle quote più basse e che spesso alle quote superiori addirittura c'è una bassa pressione. Come riesce l'alta termica a deviare il getto se questo passa a 300hp e l'alta è confinata ben al di sotto dei 500hp?

    Perché qualsiasi ostacolo preesistente alla libera circolazione delle masse d'aria che sia solido (una montagna) o un altro fluido (una massa d'aria con caratteristiche diverse) genera una traslazione non solo orizzontale della massa ma anche verticale sulla colonna soprastante imponendo una trasmissione verticale di calore (eddy heat flux) e di momento (eddy momentum flux).
    Se così non fosse qualsiasi ostacolo presente in bassa troposfera che incide sulla circolazione sinottica avrebbe effetti limitati alla propria presenza e quindi alla propria altitudine mentre così evidentemente non è.
    Matteo



  10. #350
    Burrasca L'avatar di luca_mo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Porano444 Visualizza Messaggio
    Il fatto che si proceda verso un approfondimento del vps non necessariamente mette una pietra sopra ai prossimi mesi.
    Anzi nella disposizione del vpt, seppur bello vorticoso, si notano delle modificazioni importanti rispetto all'anno scorso.
    Aggiungiamo che, smaltito il surplus termico e ricomposto il pack artico, vedremo con il primo rallentamento del jet streaming, come si posizioneranno le onde planetarie in troposfera.
    Certo è che gli aggiornamenti GFS di oggi vedono un NAM>+1.5 in terza decade/fine mese, vedremo quanto sarà condizionante
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

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