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Risultati da 441 a 450 di 1953
  1. #441
    Vento fresco L'avatar di Cloover
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Tra una decina di giorni, quindi a cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre ritengo ormai estremamente probabile (ma non solo da oggi lo penso, come ben sapete ) che verrà raggiunta la soglia NAM del valore di +1,5 e decretato secondo letteratura un raffreddamento stratosferico estremo che ha tutta l'aria di permanere e di rinnovarsi a più riprese.

    I flussi di calore benché potenzialmente agevolati, durante questo mese, dal passaggio della convezione tropico-equatoriale in area pacifica, sono rimasti decisamente bassi.

    Allegato 543596e

    Le prospettive non vedono peraltro a breve alcuna inversione di tendenza dal momento che si stanno già rinnovando in troposfera caratteristiche tipiche di un regime Nina like non certamente favorevol alla riattivazione degli eddy heat fluxes sulla prima onda.
    Quest'ultima è quasi completamente latitante come ben dimostra il forte raffreddamento in alta stratosfera già visibile a fine ottobre.
    Tale situazione, caratterizzata da trasporti verticali decisamente scarsi, mostra tutte le sue conseguenze anche sul deficit di ozono che nuovamente si presenta all'inizio della nuova stagione invernale e con improbabili aspettative di un'inversione di tendenza.

    Allegato 543597

    Sulla stratosfera quindi direi che c'è davvero poco da aggiungere a meno che non si verifichino fatti nuovi sui quali non nutrirei grosse aspettative almeno per il momento.

    Le dinamiche relative al condizionamento della troposfera e alle sue modalità lasciano invece spazio a margini di dubbio che nascono dal complesso dell'impianto teleconnettivo e dalle peculiari caratteristiche attuali del comparto eurasiatico.
    Partendo da quest'ultimo infatti dobbiamo indubbiamente considerare la recente eredità alle latitudini artiche di un deficit di ghiaccio record accompagnato da anomalìe termiche localmente ben superiori ai 5°C riguardanti non solo la terraferma ma soprattutto il mare

    Allegato 543599

    Una tale situazione, eredità della trascorsa stagione estiva, porta con sé delle marcate conseguenze all'atto della ripartenza del vortice troposferico costringendo, proprio a causa del forte divario termico rispetto al polo, alla creazione di una corrente a getto polare fortemente condizionata dalla presenza delle anomalìe predette e al contempo alla divergenza di una sezione dello stesso getto molto a sud rispetto al marcato raffreddamento a cui sono andate incontro le sottostanti pianure russo-siberiane.

    Allegato 543601
    Allegato 543603
    E' pertanto possibile, al di là dell'impianto stratosferico che poco lascia all'immaginazione, che la troposfera debba operare attraverso una sinergia "forzata" dalle anomalìe evidenziate le quali inducano il vpt alla ricerca di un equilibrio frutto, da una parte del forcing stratosferico, dall'altra dalle suddetti componenti accompagnate o, se vogliamo agevolate, da ulteriori fattori quali un indice IOD neutro o, in tendenza legg negativo, da una PDO negativa e da un EA index che potrebbe venir forzato verso valori neutrali o comunque non troppo penalizzanti rispetto a quella che , in alternativa ad una persistente e prevalente zonalità con invadenza anticiclonica insistente alle medie latitudini, potrebbe invece per l'Europa centrale e in parte meridionale essere una "scappatoia fredda".
    Questo si potrebbe realizzare, grazie alla sinergia delle componenti accennate, se il vortice troposferico, assumesse una posizione defilata rispetto l'artico eurasiatico e si addossasse maggiormente verso le latitudini subartiche del Pacifico e sull'Alaska.


    ad esempio così:
    Allegato 543609Allegato 543611

    o magari così:

    Allegato 543613Allegato 543614

    anche se qui avrei qualche dubbio circa il riscaldamento strato di allora.

    Ovviamente la mia è solo un'ipotesi.
    La penso simile, ma traslato su Febbraio/Marzo
    Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/

  2. #442
    Bava di vento
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Tra una decina di giorni, quindi a cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre ritengo ormai estremamente probabile (ma non solo da oggi lo penso, come ben sapete ) che verrà raggiunta la soglia NAM del valore di +1,5 e decretato secondo letteratura un raffreddamento stratosferico estremo che ha tutta l'aria di permanere e di rinnovarsi a più riprese.

    I flussi di calore benché potenzialmente agevolati, durante questo mese, dal passaggio della convezione tropico-equatoriale in area pacifica, sono rimasti decisamente bassi.

    Allegato 543596e

    Le prospettive non vedono peraltro a breve alcuna inversione di tendenza dal momento che si stanno già rinnovando in troposfera caratteristiche tipiche di un regime Nina like non certamente favorevol alla riattivazione degli eddy heat fluxes sulla prima onda.
    Quest'ultima è quasi completamente latitante come ben dimostra il forte raffreddamento in alta stratosfera già visibile a fine ottobre.
    Tale situazione, caratterizzata da trasporti verticali decisamente scarsi, mostra tutte le sue conseguenze anche sul deficit di ozono che nuovamente si presenta all'inizio della nuova stagione invernale e con improbabili aspettative di un'inversione di tendenza.

    Allegato 543597

    Sulla stratosfera quindi direi che c'è davvero poco da aggiungere a meno che non si verifichino fatti nuovi sui quali non nutrirei grosse aspettative almeno per il momento.

    Le dinamiche relative al condizionamento della troposfera e alle sue modalità lasciano invece spazio a margini di dubbio che nascono dal complesso dell'impianto teleconnettivo e dalle peculiari caratteristiche attuali del comparto eurasiatico.
    Partendo da quest'ultimo infatti dobbiamo indubbiamente considerare la recente eredità alle latitudini artiche di un deficit di ghiaccio record accompagnato da anomalìe termiche localmente ben superiori ai 5°C riguardanti non solo la terraferma ma soprattutto il mare

    Allegato 543599

    Una tale situazione, eredità della trascorsa stagione estiva, porta con sé delle marcate conseguenze all'atto della ripartenza del vortice troposferico costringendo, proprio a causa del forte divario termico rispetto al polo, alla creazione di una corrente a getto polare fortemente condizionata dalla presenza delle anomalìe predette e al contempo alla divergenza di una sezione dello stesso getto molto a sud rispetto al marcato raffreddamento a cui sono andate incontro le sottostanti pianure russo-siberiane.

    Allegato 543601
    Allegato 543603
    E' pertanto possibile, al di là dell'impianto stratosferico che poco lascia all'immaginazione, che la troposfera debba operare attraverso una sinergia "forzata" dalle anomalìe evidenziate le quali inducano il vpt alla ricerca di un equilibrio frutto, da una parte del forcing stratosferico, dall'altra dalle suddetti componenti accompagnate o, se vogliamo agevolate, da ulteriori fattori quali un indice IOD neutro o, in tendenza legg negativo, da una PDO negativa e da un EA index che potrebbe venir forzato verso valori neutrali o comunque non troppo penalizzanti rispetto a quella che , in alternativa ad una persistente e prevalente zonalità con invadenza anticiclonica insistente alle medie latitudini, potrebbe invece per l'Europa centrale e in parte meridionale essere una "scappatoia fredda".
    Questo si potrebbe realizzare, grazie alla sinergia delle componenti accennate, se il vortice troposferico, assumesse una posizione defilata rispetto l'artico eurasiatico e si addossasse maggiormente verso le latitudini subartiche del Pacifico e sull'Alaska.


    ad esempio così:
    Allegato 543609Allegato 543611

    o magari così:

    Allegato 543613Allegato 543614

    anche se qui avrei qualche dubbio circa il riscaldamento strato di allora.

    Ovviamente la mia è solo un'ipotesi.
    Ma le tempistiche? Si parla dell ultima parte invernale ...o possibile in ogni mese? Grazie

  3. #443
    Uragano L'avatar di Marcoan
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Vecchia banana genovese, hai cancellato gli anni degli esempi

  4. #444
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Marcoan Visualizza Messaggio
    Vecchia banana genovese, hai cancellato gli anni degli esempi
    vabbè è facile:
    '89 e '90
    C'ho la falla nel cervello


  5. #445
    Vento fresco L'avatar di Alessandro669
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    La tocca piano Matteo

  6. #446
    Vento teso L'avatar di GiagiKarlo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da Fabry18 Visualizza Messaggio
    dove dobbiamo accendere i ceri?
    a che santo dobbiamo votarci?
    bisogna fare dei sacrifici umani e/o animali?
    praticare castità?



    io penso sempre ad anni di nina molto forte dove però alla fine il nostro lo abbiamo avuto (98/99 su tutti)
    Io direi che un paio di reni per uno sono sufficienti
    Avatar: una data che sogno spesso la notte.
    PS: la neve caduta allora era più alta della mia altezza attuale.
    PPS: sì, è il 2005.

  7. #447
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Tra una decina di giorni, quindi a cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre ritengo ormai estremamente probabile (ma non solo da oggi lo penso, come ben sapete ) che verrà raggiunta la soglia NAM del valore di +1,5 e decretato secondo letteratura un raffreddamento stratosferico estremo che ha tutta l'aria di permanere e di rinnovarsi a più riprese.

    I flussi di calore benché potenzialmente agevolati, durante questo mese, dal passaggio della convezione tropico-equatoriale in area pacifica, sono rimasti decisamente bassi.

    Allegato 543596e

    Le prospettive non vedono peraltro a breve alcuna inversione di tendenza dal momento che si stanno già rinnovando in troposfera caratteristiche tipiche di un regime Nina like non certamente favorevol alla riattivazione degli eddy heat fluxes sulla prima onda.
    Quest'ultima è quasi completamente latitante come ben dimostra il forte raffreddamento in alta stratosfera già visibile a fine ottobre.
    Tale situazione, caratterizzata da trasporti verticali decisamente scarsi, mostra tutte le sue conseguenze anche sul deficit di ozono che nuovamente si presenta all'inizio della nuova stagione invernale e con improbabili aspettative di un'inversione di tendenza.

    Allegato 543597

    Sulla stratosfera quindi direi che c'è davvero poco da aggiungere a meno che non si verifichino fatti nuovi sui quali non nutrirei grosse aspettative almeno per il momento.

    Le dinamiche relative al condizionamento della troposfera e alle sue modalità lasciano invece spazio a margini di dubbio che nascono dal complesso dell'impianto teleconnettivo e dalle peculiari caratteristiche attuali del comparto eurasiatico.
    Partendo da quest'ultimo infatti dobbiamo indubbiamente considerare la recente eredità alle latitudini artiche di un deficit di ghiaccio record accompagnato da anomalìe termiche localmente ben superiori ai 5°C riguardanti non solo la terraferma ma soprattutto il mare

    Allegato 543599

    Una tale situazione, eredità della trascorsa stagione estiva, porta con sé delle marcate conseguenze all'atto della ripartenza del vortice troposferico costringendo, proprio a causa del forte divario termico rispetto al polo, alla creazione di una corrente a getto polare fortemente condizionata dalla presenza delle anomalìe predette e al contempo alla divergenza di una sezione dello stesso getto molto a sud rispetto al marcato raffreddamento a cui sono andate incontro le sottostanti pianure russo-siberiane.

    Allegato 543601
    Allegato 543603
    E' pertanto possibile, al di là dell'impianto stratosferico che poco lascia all'immaginazione, che la troposfera debba operare attraverso una sinergia "forzata" dalle anomalìe evidenziate le quali inducano il vpt alla ricerca di un equilibrio frutto, da una parte del forcing stratosferico, dall'altra dalle suddetti componenti accompagnate o, se vogliamo agevolate, da ulteriori fattori quali un indice IOD neutro o, in tendenza legg negativo, da una PDO negativa e da un EA index che potrebbe venir forzato verso valori neutrali o comunque non troppo penalizzanti rispetto a quella che , in alternativa ad una persistente e prevalente zonalità con invadenza anticiclonica insistente alle medie latitudini, potrebbe invece per l'Europa centrale e in parte meridionale essere una "scappatoia fredda".
    Questo si potrebbe realizzare, grazie alla sinergia delle componenti accennate, se il vortice troposferico, assumesse una posizione defilata rispetto l'artico eurasiatico e si addossasse maggiormente verso le latitudini subartiche del Pacifico e sull'Alaska.


    ad esempio così:
    Allegato 543609Allegato 543611

    o magari così:

    Allegato 543613Allegato 543614

    anche se qui avrei qualche dubbio circa il riscaldamento strato di allora.

    Ovviamente la mia è solo un'ipotesi.
    Bella analisi tropo Matteo
    Ipotesi da tenere in debita considerazione quella della dislocazione opposta a noi del VPT e quindi lo spazio concesso per una circolazione continentale o secondaria
    I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
    Always looking at the sky

  8. #448
    Burrasca L'avatar di luca_mo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Tra una decina di giorni, quindi a cavallo tra fine novembre ed inizio dicembre ritengo ormai estremamente probabile (ma non solo da oggi lo penso, come ben sapete ) che verrà raggiunta la soglia NAM del valore di +1,5 e decretato secondo letteratura un raffreddamento stratosferico estremo che ha tutta l'aria di permanere e di rinnovarsi a più riprese.

    I flussi di calore benché potenzialmente agevolati, durante questo mese, dal passaggio della convezione tropico-equatoriale in area pacifica, sono rimasti decisamente bassi.

    Allegato 543596e

    Le prospettive non vedono peraltro a breve alcuna inversione di tendenza dal momento che si stanno già rinnovando in troposfera caratteristiche tipiche di un regime Nina like non certamente favorevol alla riattivazione degli eddy heat fluxes sulla prima onda.
    Quest'ultima è quasi completamente latitante come ben dimostra il forte raffreddamento in alta stratosfera già visibile a fine ottobre.
    Tale situazione, caratterizzata da trasporti verticali decisamente scarsi, mostra tutte le sue conseguenze anche sul deficit di ozono che nuovamente si presenta all'inizio della nuova stagione invernale e con improbabili aspettative di un'inversione di tendenza.

    Allegato 543597

    Sulla stratosfera quindi direi che c'è davvero poco da aggiungere a meno che non si verifichino fatti nuovi sui quali non nutrirei grosse aspettative almeno per il momento.

    Le dinamiche relative al condizionamento della troposfera e alle sue modalità lasciano invece spazio a margini di dubbio che nascono dal complesso dell'impianto teleconnettivo e dalle peculiari caratteristiche attuali del comparto eurasiatico.
    Partendo da quest'ultimo infatti dobbiamo indubbiamente considerare la recente eredità alle latitudini artiche di un deficit di ghiaccio record accompagnato da anomalìe termiche localmente ben superiori ai 5°C riguardanti non solo la terraferma ma soprattutto il mare

    Allegato 543599

    Una tale situazione, eredità della trascorsa stagione estiva, porta con sé delle marcate conseguenze all'atto della ripartenza del vortice troposferico costringendo, proprio a causa del forte divario termico rispetto al polo, alla creazione di una corrente a getto polare fortemente condizionata dalla presenza delle anomalìe predette e al contempo alla divergenza di una sezione dello stesso getto molto a sud rispetto al marcato raffreddamento a cui sono andate incontro le sottostanti pianure russo-siberiane.

    Allegato 543601
    Allegato 543603
    E' pertanto possibile, al di là dell'impianto stratosferico che poco lascia all'immaginazione, che la troposfera debba operare attraverso una sinergia "forzata" dalle anomalìe evidenziate le quali inducano il vpt alla ricerca di un equilibrio frutto, da una parte del forcing stratosferico, dall'altra dalle suddetti componenti accompagnate o, se vogliamo agevolate, da ulteriori fattori quali un indice IOD neutro o, in tendenza legg negativo, da una PDO negativa e da un EA index che potrebbe venir forzato verso valori neutrali o comunque non troppo penalizzanti rispetto a quella che , in alternativa ad una persistente e prevalente zonalità con invadenza anticiclonica insistente alle medie latitudini, potrebbe invece per l'Europa centrale e in parte meridionale essere una "scappatoia fredda".
    Questo si potrebbe realizzare, grazie alla sinergia delle componenti accennate, se il vortice troposferico, assumesse una posizione defilata rispetto l'artico eurasiatico e si addossasse maggiormente verso le latitudini subartiche del Pacifico e sull'Alaska.


    ad esempio così:
    Allegato 543609Allegato 543611

    o magari così:

    Allegato 543613Allegato 543614

    anche se qui avrei qualche dubbio circa il riscaldamento strato di allora.

    Ovviamente la mia è solo un'ipotesi.
    Secondo te Matteo la possibilità di un vortice più addossato su Alaska/Pacifico sarebbe strettamente collegata all'indebolimento dell'Hp pacifico?
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

  9. #449
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da luca_mo Visualizza Messaggio
    Secondo te Matteo la possibilità di un vortice più addossato su Alaska/Pacifico sarebbe strettamente collegata all'indebolimento dell'Hp pacifico?
    Non ho molto capito che cosa intendi.
    Comunque a mio avviso concorrerebbero due fattori: gli effetti della Nina ma soprattutto la resilienza di un vpt forte rispetto alle anomalie termiche dell'artico eurasiatico
    Matteo



  10. #450
    Burrasca L'avatar di luca_mo
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    Predefinito Re: Il NASCENTE Vortice Polare 2020/21 ed il futuro inverno

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Non ho molto capito che cosa intendi.
    Comunque a mio avviso concorrerebbero due fattori: gli effetti della Nina ma soprattutto la resilienza di un vpt forte rispetto alle anomalie termiche dell'artico eurasiatico
    Nel senso che l'indebolimento dell'Hp pacifico dovuto alla Nina, unito alle variazioni in zona PDO vanno a modificare l'asse delle rimonte dell'Hp pacifico lasciando (diversamente dagli ultimi anni) "sguarnito" il settore da te indicato come possibile zona di disassamento del VP.
    "Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."

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