Originariamente Scritto da
Alessandro1985
la nina in condizioni di circolazione polare stabile accelera la zonalità nel pacifico perchè arretra i centri medi di vorticità in uscita e questo in condizioni produce valori di
pna mediamente neutrali o debolmente negativi
di contro nelle fasi in cui il getto inizia a ondularsi questo arretramento favorisce un treno d'onda che va a sviluppare la componente ondulatoria e quindi la reattività meridiana del getto in uscita sull'atlantico rispetto alle fasi caratterizzate da
pdo fortemente positiva
un elemento che può generare forti oscillazioni nel pacifico (oltre alle perturbazioni di origine tropicale) è anche la presenza di un SH ben strutturato che può indurre le famose frustate del
pna da - a +
quello che manca al momento è una controprova della condizione circolatoria in assenza di una condizione estremamente compatta della cella polare quale è quella osservata nel recente passato
su questo ci sono alcuni elementi che potrebbero generare una discontinuità con delle conseguenze da valutare, nella fattispecie:
una situazione che nonostante i valori raggiunti in area
enso dalle
sst (seppur temporaneamente rientrati su valori moderati) non si presenta lineare rispetto a tali valori in rapporto all'accoppiamento atmosferico:
il
SOI infatti dopo un picco significativo raggiunto tra la seconda parte dell'estate e l'inizio dell'autunno è rientrato verso valori neutrali
ottobre registra un valore di 4.2 e la media degli ultimi 30 giorni di 6.3
per fare un raffronto i valori raggiunti durante l'ultimo trimestre o-n-d caratterizzato da nina forte (2010) sono:
ottobre 18.3
novembre 16.4
dicembre 27.1
questo aspetto si nota anche nell'andamento della convezione che mediamente predilige le fasi 4-5-6 e viene soppressa nel resto dell'indopacifico mentre in questo caso sta presentando una certa vivacità anche tra 8-1-2 nonostante delle
pv discontinue che non permettono al grafico rmm di valutarne la magnitudo adeguatamente
l'altro aspetto che non avrebbe permesso un deciso accoppiamento con il treno d'onda tipico delle fasi di nina intensa è lo strutturale surplus di calore che questi anni ha accompagnato il pacifico settentrionale e in particolar modo l'area
pna
questa situazione si sta finalmente stemperando con una certa decisione negli ultimi giorni ma è ancora lungi da presentare una distribuzione delle anomalie tipica della annate da nina forte, ovviamente al netto dei valori assoluti
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quindi si parla di un'annata di transizione con forti aspetti di discontinuità rispetto a una circolazione decisamente connotate in alcuni punti chiave nel recente passato e che deve ancora trovare la piena concretizzazione
questo si abbina, come detto da Matteo, a un'uscita dall'estate polare in condizioni di fortissimo
deficit il quale a condotto, nonostante il recente recupero per il rinforzo della cella polare, a sviluppare un dipolo estremamente marcato della concentrazione del pack rispetto all'artico siberiano, anomalo anche per le annate recenti
tutti questi aspetti, questo a mio avviso, potrebbero in qualche modo rimodulare gli equilibri rispetto ad annate tipicamente da nina intensa, laddove la nicchia che si costruisce il vpt a tutte le quote (tra alaska, bering e kamcatka) in associazione con una maggiore propensione a una divergenza prolungata del getto in ingresso sul continente eurosiatico, porta allo sviluppo delle condizioni ottimamente già discusse da Matteo
le quali possono, specialmente nelle fasi dell'inverno maturo per ovvie ragioni termodinamiche, condurre a circuiti continentali anche eclatanti
quindi per sommi capi puoi avere assetti di questo tipo nel caso prevalga la componente lineare
Allegato 543720
o piuttosto quella oscillatoria
Allegato 543721
questo secondo ovviamente preferibile al di là dei risvolti troposferici locali nell'ottica di una maggiore propensione alle onde lunghe convergenti e quindi a una situazione favorevole all'instabilizzazione su tutta la colonna
ovviamente fermo restando che stiamo parlando delle fasi pertinenti a una discontinuità dinamica rispetto a un copione zonale che certamente non ha bisogno di presentazioni
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