Non vedo attinenza tra questo ragionamento e la situazione attuale.
Il riscaldamento siberiano è generato da una azione prettamente troposferica che vede lo sbilanciamento del VP verso il Pacifico, non da una accelerazione forzata dall'alto, visto anche che le PV sono e resteranno piuttosto basse.
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La soglia comunque non verrà superata nei prossimi giorni prima dell'arrivo del warming siberiano, i modelli su queste distanze temporali sono molto affidabili, quindi l'unico modo per superarla sarebbe avere un rimbalzo successivo per compressione, ma come scrive Ale questo lo avresti al termine dell'attuale interazione TST.
Gli spaghi di ECMWF tuttavia ci dicono che questo è considerato molto improbabile dal modello (che potrà anche sbagliare, ma la previsione attuale è questa). A mio avviso è anche una soluzione piuttosto logica, visto che questo sbilanciamento del VP tenderà a produrre un riscaldamento stazionario senza peraltro riuscire a scalzare il SH. Un eventuale successivo tentativo di accentramento del VP quindi troverebbe molti ostacoli, a partire dal SH e dallo stato della convezione tropicale. Quindi difficilmente quel riscaldamento sarà seguito da un crollo sostenuto dei flussi che potrebbe agevolare un ESE.
già come inizia non è che mi piaccia granché, sinceramente. Ottobre di scambi meridiani ne ha visti, poi non so che cosa si aspettano ad ottobre normalmente, ma questo non è di certo roba ridicola:
il solo mese senza scambi meridiani di sorta è stato novembre.
sul resto va beh, come non si può dire che andremo in contro ad ESE cold sicuramente entro breve, non si può nemmeno dire che andremo incontro a MMW.
Se fanno previsioni stagionali come tengono le stazioni meteo, siamo a cavallo
Si vis pacem, para bellum.
E se l'attesa dell'ESE fosse essa stessa l'ESE?
Luca Bargagna
Filippo Casciani previsore di Meteodue.it/
Potra' o non potra' essere o non essere ma quale sarebbe il problema? Non credo sia in grado di sovvertire il percorso medio della corrente a getto che ha un chiaro imprinting di divergenza da un lato/abbassamento dall'altro, con la figura dell'hp asiatico che potrebbe anzi gonfiarsi a causa delle vorticita' dislocate. Tra l'altro la transizione in PDO- pare piuttosto matura, cosi come le relative sst in deciso miglioramento. Credo fortemente che l'ESE non sia un interruttore, e vada contestualizzato al pregresso, che vede un VP autunnale che ha preso maggiore forza rispetto a tante ultime annate.
Se in 3 giorni il long dei modelli passa da un AD molto pronunciato, che infatti lasciava presagire un trasferimento del disturbo a carico della sola prima onda, a questo
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Con VP più centrato in sede polare, forte presa di vorticità sul settore Pacifico e 3 waves pattern ma soprattutto con una resilienza davvero incredibile dell’hp russo parzialmente termicizzato, allora diventa assolutamente impossibile e superfluo fare analisi a lungo termine con un minimo di senso e attendibilità.
Rimaniamo in attesa e osserviamo, le cose si stanno mettendo ben diversamente rispetto a quanto si credeva fino a qualche giorno fa
Io invece noto ogni anno alcuni utenti anche molto esperti che lo considerano come un interruttore on/off...e sinceramente non capisco perchè; per fortuna ho un'ottima memoria e mi ricordo anche certi discorsi che venivano fatti a fine dicembre 2016 per lo "spauracchio" ese....poi abbiamo avuto 3 settimane memorabili.
esatto
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